IN FUGA DAL MIO PASSATO

2

Buio.
"E così buio quì."
"Dove mi trovo?"
"Sento la pioggia."
Sono tutta bagnata e ho freddo.
"Mi fa male dappertutto."
"Sono così stanca..."
Sto camminando, non so da quanto tempo ormai.
I piedi mi fanno male non li sento quasi più, fa davvero troppo freddo.
I polmoni bruciano e il cuore batte furioso nel petto; ho il fiato corto.
La testa pulsa, alzo una mano e cerco di toccarmela ma appena la sfioro gemo di dolore. Anche il fianco fa male ad ogni passo.
"Aiuto...!"
"Qualcuno mi aiuti..."
"Non riesco a parlare..."
"Non riesco ad urlare..."
"Nessuno mi sente...sono sola..."
Guardo in basso, verso i miei piedi che toccano il pavimento duro.
Cemento?

E una strada ma non vedo nulla a causa della pioggia.
"Devo cercare aiuto. Forse qui troverò qualcuno" Due fari di un auto vengono verso di me accecandomi, so di essere in pericolo eppure non mi muovo.

Perché non ci riesco? Sono paralizzata; ho cosi tanta paura.
Morirò così?
Sono davvero stanca...mi si chiudono gli occhi e vorrei solo riposare...

Sento l'auto slittare a pochi centimetri da me ma non reagisco, il mio corpo non risponde ai comandi.
Sento dei passi nella pioggia e qualcuno che mi chiama.
Non vedo da dove arriva. Ho ancora gli occhi chiusi.
Cerco di riaprirli ma non riesco a mettere a fuoco, la luce dei fari mi ha accecato temporaneamente...spero.
<<...sta bene?...mi sente?...>> ancora quella voce.
"Chi mi chiama?"
Faccio forza con il collo indolenzito e mi giro verso quella voce...
Incontro due occhi azzurri come l'oceano.
"Sembrano preoccupati..."
"Sembrano tristi..."
Il mio sguardo si posa sul resto del viso.
E un uomo. E molto alto. Ha una mano dentro la felpa
"Cosa tiene lì dentro?" Penso terrorizzata

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Occhi freddi che mi fissano.

Il ghigno macabro sulle labbra.

"Non mi scappi"...quella voce...

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Mi risveglio dal flashback e vedo gli occhi di quell'uomo squadrarmi, soffermandosi in un punto preciso del mio stomaco...dove ho più dolore.

"Devo dirgli qualcosa!"
"Devo chiedergli aiuto!"
"Devo scappare!"
Aspetta...perché devo scappare?
Ho paura e sto tremando! Non saprei dire se per il freddo o per il terrore che mi scorre dentro.
"Salvami!"
Sento il suo braccio attorno alle mie spalle.
"Devo assolutamente parlargli!"
"Forza! Di qualcosa!!" Sprono me stessa.

<<Aiutami>> dico con voce flebile, c'è lo fatta finalmente, spero mi abbia sentito.
Ma subito tutto diventa tutto nero.
"No! Non voglio tornare nel buio."

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"Corri"
"Corri più forte che puoi..." mi ripeto.
I polmoni bruciano ma non posso fermarmi.
"Se mi prende sono morta"
Dei passi si avvicinano velocemente, non voglio girarmi.
Sento il suo respiro sul collo.
<<Ti ho presa!>>

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<<NOOOOO!!>>
Apro gli occhi e subito gemo di dolore tossendo furiosamente, mi fa male dappertutto. Faccio fatica persino a respirare, quell'incubo era così vivido così reale.
"Si, era solo un brutto sogno...non può essere accaduto realmente" Penso passandomi una mano sulla fronte sudata.
Dopo che la tosse è passata mi guardo in torno e noto di essere nel letto di un'ospedale, il rumore di una macchina scandisce i battiti del mio cuore che lentamente stanno tornando normali. Ho delle flebo attaccate al braccio sinistro, il polso e fasciato e indolenzito.
Sento un dolore atroce alla testa e al fianco.