7 Smile

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Il cellulare vibró sul comodino della camera da letto.

L'uomo fino a poco fa addormentato si mise subito sull'attenti e prese in mano il telefono accettando la chiamata.
Era abituato a ritmi di lavoro serrati che gli richiedevano di essere vigile a qualsiasi orario della notte e del giorno.
Quindi la sua mente non fece fatica ad uscire dal sonno e prendere lucidità in fretta.

<<Pronto>>

<<Signore, sono io>> rispose la voce dall'altra parte della linea.

<<Spero tu abbia buone notizie per chiamare a quest'ora>> disse Smile appoggiandosi alla sponda del letto

<<Si, signore ho trovato la ragazza!>>

<<Bene>> un ghigno perverso si formò sulle sue labbra
<<Hai scoperto qualcosa? Ha già parlato con la polizia?>>

<<Si ho parlato un po con lei e ho scoperto una cosa interessante: sembra abbia perso la memoria a causa di uno shok dovuto all'aggressione e che adesso non ricordi nemmeno il suo nome. Non ha parlato con nessun agente...>>

<<Bene e un ottima notizia, sai già come procedere>> disse leccandosi le labbra impaziente all'idea di poter mettere nuovamente le mani sul collo esile della ragazza.

<<Non ha parlato con nessun agente ma...abbiamo un problema>> la voce dall'altra parte della linea sembró titubante.
<<Sai che non mi piacciono le persone che tergiversano>> il tono dell'uomo si fece minaccioso
<<Ho incontrato una nostra vecchia conoscenza>>
<<Di chi stai parlando, sputa il rospo!>> stava perdendo la pazienza
<<Drake Miller>>

Smile strinse più forte il cellulare nel pugno appena sentii pronunciare quel nome.
L'ex agente speciale dell'FBI, 8 anni prima era arrivato a tanto cosi dallo scoprire la verità.
E adesso era tornato a metteregli i bastoni fra le ruote.
Aveva sottovalutato Miller, pensava che ormai fosse un uomo distrutto e che vagasse per il paese come uno zombie, cercando di redimersi facendo il buon samaritano per trovare persone scomparse o quelle che non volessero essere trovate; fuggitivi e latitanti per lo più.
Nel suo lavoro era bravo, troppo, ed era una spina nel fianco.
Lo aveva lasciato vivo come monito per averlo sfidato, vivere per lui sarebbe stata la punizione piu adatta, ucciderlo invece avrebbe solo messo fine al suo tormento.
Smile non sarebbe stato mai così magnanimo.
Ma adesso che si era di nuovo messo in mezzo aveva firmato la sua condanna a morte.

Come era potuto succedere che fosse stato proprio lui a trovare quella ragazza.
Proprio Lei.
Di tutte le sue vittime, lei che gli era scappata da sotto le mani, lei che era stata salvata da Miller, lei che era collegata con un filo invisibile al suo stesso salvatore...
Non poteva permettere che entrambi scoprissero la verità o che continuassero a vivere ancora a lungo, era arrivato il momento di toglierli di mezzo una volta per tutte.
Ciò che non fece anni prima lo avrebbe portato a termine una volta per tutte.

Riperé all'interlocutore dall'altro capo della linea i suoi ordini.
Avrebbe voluto pensarci di persona lui stesso, vederlo inginocchiato davanti a sé, tagliare la gola e vedere il sangue di Miller schizzare le pareti del suo ufficio.

"Sarebbe come il miglior orgasmo della mia vita" pensò chiudendo gli occhi e godendo immaginando la scena, mentre il suo membro diventava duro.
Ma sarebbe stato troppo rischioso esporsi.
Quindi a malincuore dovette delegare l'onorato compito al suo uomo, sperando che almeno lui non lo avesse deluso come il primo.

<<Mmh... tesoro chi era al telefono>> la voce assonnata della donna distesa accanto lo distrasse dalle sue elucubrazioni.
<<Lavoro cara, scusa se ti ho svegliato>> le rispose guardando distrattamente l'anello d'oro all'anulare sinistro
<<Ma va tutto bene?>> la donna sembro preoccupata per il marito
<<Niente di cui tu debba preoccuparti, tranquilla>> disse girandosi su un fianco per accarezzare la guancia della moglie
<<E che sembri arrabbiato, sai che a me puoi dire tutto, voglio solo che tu stia bene>> disse guardandolo con occhi devoti
<<E ti amo tanto per questo, lo sai vero?>> cercò di virare il discorso su un tema meno spinoso, non gli piacevano i ficcanaso.

La donna sorrise dolcemente al marito accarezzandogli i pettorali.
<<E cos'altro ami di me>> disse civettuola
<<Mmh, fammi pensare...>> tergiversò apposta
Lei gli diete una sberla sul petto con il viso imbronciato facendolo ridacchiare.
<<Devi pure pensarci?!>> le sue guance si gonfiarono come una bambina a cui avevano tolto le caramelle

Smile si spostò sopra sua moglie e si mise in mezzo alle sue gambe facendo strisciare l'erezione dura contro la sua intimità nuda.

<<Sai che sti sto solo prendendo in giro, tesoro>> ridacchio sul suo collo con una risata finta, leccandogli la pelle sensibile
<<Si ma ancora non hai detto cosa ami di me>> continuó lei accarezzando le spalle possenti del suo uomo in adorazione.

<<Amo i tuoi capelli, i tuoi occhi, il tuo sorriso..>> le sussurrò all'orecchio
<<Amo il suono della tua voce quando ti faccio gridare come solo io so fare, amo il tuoi gemiti soffocati quando ti faccio godere mentre ti scopo>> continuó lasciando una scia di baci sul collo e mordendo i capezzoli turgudi facendola ansimare e gridare di piacere.

<<Amo quando raggiungi l'orgasmo che ti ho concesso di avere, amo sapere di trovarti...>>
Mise una mano fra le pieghe della sua femminilità e fece scivolare su e giù le dita fra i suoi umori per poi immergerle dentro con facilità strappandole un urletto di piacere.
<<...sempre pronta per me>> continuó con voce roca
<<Mmh...aahh...>> i gemiti della moglie si fecero sempre più forti quando lui aumentò il ritmo torturando il suo sesso e premendo forte il pollice sul suo nodo di eccitazione.

<<E amo fottutamente stare dentro di te!>> disse togliendo le dita velocemente ed entrandole dentro con un colpo di reni che le strappò un grido di dolore.
Inizió a spingere sempre più forte e a ritmo serrato, non le diede neanche il tempo di abituarsi a quell'invasione.
Entró ed usci con delle stoccate sempre piu forti facendo scontrare furiosamente i loro corpi e producendo dei rumori simili a schiaffi. Avevano entrambi il fiato corto per lo sforzo.
Il sudore imperlava le loro fronti.
Il marito strizzò forte un seno della donna e tirò il capezzolo facendola urlare di più, dolore e piacere si mischiano nella mente della moglie.

Smile si impossesó della sua bocca divorandola e bloccando altre grida, portò la mano che prima stringeva il seno sul collo della moglie e strinse fino quasi a soffocarla.
Si mise in ginocchio allargandole le gambe all'estremo per penestrarla più a fondo mentre la sovrastava con la sua mole e strinse maggiormente la presa sul collo.

Spinse sempre più forte, sempre più in profondità, sempre più eccitato.
Vedere la sua donna godere e soffocare allo stesso tempo lo rendeva euforico.
<<Amo soprattutto quando me lo stringi così mentre ti soffoco>> disse affannato

La moglie godeva e soffocava contemporaneamente ormai al limite delle sue forze.
Con un ultimo colpo di reni il marito raggiunse l'orgasmo e riversó il suo seme dentro di lei facendo venire anch'essa fra spasmi e convulsioni.

Ancora dentro di lei continuó a stringere la mano sul collo della moglie, che era in cerca d'aria e graffiava con le unghie il braccio del marito nella speranza di fargli allentare la presa, fino a quando non ebbe piu la forza di combattere e le sue braccia ricaddero mollemente sul materasso.
Continuó ancora per un po guardandola negli occhi ormai riversi all'insù.

Godette di quel unico istante che separava la vita dalla morte e lascio la presa, dandole il permesso di poter tornare a respirare.

La moglie inspiro a fondo e tossí convulsamente, ci mise molto per tornare a respirare normalmente, la gola le faceva malissimo e non riusciva quasi a deglutire.
Quando fu di nuovo calma gattonò vicino al marito, che si era allontanato soddisfatto, chiedendogli il permesso di potersi sdraiare abbracciata a lui; gli venne concesso.

Appoggiò quindi la testa sul petto villoso del marito
<<E stato...>>La moglie prese un profondo respiro deglutendo dolorosamente e tornò a parlare <<...intenso>>
<<Come tutte le notti, cara. Adesso dormi, sei stanca>> le ordinò baciandole la fronte e chiuse gli occhi anche lui addormentandosi finalmente appagato.

IN FUGA DAL MIO PASSATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora