<<Я нашел предателя>>
Ho trovato il traditore<<Хорошо! Я хочу чистую работу.>>
Bene! Voglio un lavoro pulito<<Да.>>
Si.Nix terminò la chiamata con Smile e mise il cellulare nella tasca interna del cappotto.
Sotto le vesti da uomo elegante e posato, dall'apparenza normale si nascondeva un sicario.
Per lui faceva differenza che le sue vittime fossero uomini, donne o persino bambini, erano semplicemente bersagli da eliminare, ovviamente dietro lauta "ricompensa".
Non provava emozioni o sentimenti, quelli gli erano stati estirpati da bambino dalla sua stessa madre.
Nessuno sapeva chi fosse, da dove venisse o quale fosse il suo nome, si faceva chiamare Nix ed era un assassino.-
In quel momento si trovava nel luogo dove il Traditore si era nascosto, Smile lo aveva avvertito; se non fosse riuscito a portate a termine il lavoro sarebbe stato presto un uomo morto, non esisteva posto sulla faccia della terra dove sarebbe stato al sicuro.
Nix lo aveva trovato troppo facilmente, questo gli fece comprendere di una cosa: Era una trappola.La caccia all'uomo faceva parte del divertimento per Nix, senza quella non sarebbe stato lo stesso.
Quella sera la fortuna non girava a suo favore.
Era notte fonda, la luna coperta da fitte nubi ancora cariche si pioggia nonostante avesse appena piovuto. Il mercenario si trovava lì, nel Motel ai confini di una cittadina sperduta dello Utah, dove si facevano affari di ogni genere e ci si vendeva per una dose.Parcheggió l'auto lontano dal Motel, spense il motore ed una volta uscito prese il pacchetto di Silk Cut estraendo con la bocca una sigaretta e accendendola con lo zippo.
Guardó quell'aggeggio di metallo con disprezzo, mentre aspirava una generosa dose di fumo, lo teneva come monito per non dimenticare il passato.
L'incisione riportava il volto di una donna con le mani giunte in una preghiera, chi lo avrebbe visto da fuori poteva sembrare che raffigurasse la Madonna, ma di sacro in quell'immagine non c'era nulla.
Quella donna non pregava nessun essere celestiale, no.
Quello era il simbolo dell'oppressione e della schiavitù sulle donne che il traffico umano portava con sé.Percorse con calma la strada che lo avrebbe portato davanti la porta del bersaglio, non aveva fretta, voleva godersi la sua sigaretta prima si sporcarsi le mani con il sangue del traditore.
La strada era ancora umida e nell'aria si sentiva odore di pioggia e di piscio. Il Motel era frequentato da spacciatori e puttane, il posto ideale dove far sparire una persona. La polizia avrebbe considerato la morte del suo bersaglio come una regolazione di conti e avrebbe archiviato il caso senza suscitare troppo clamore.
Arrivato davanti alla porta della stanza fece un ultimo tiro e trattenne il fiato mentre buttava il mozzicone a terra.
Espiró piano il fumo dal naso ed estrasse la pistola silenziata dalla fondina nascosta nella sua giacca.
Con un colpo fece saltare la serratura ed entró senza il minimo rumore.
Una volta entrato Nix si era subito accorto che qualcosa non andava, lo sentiva sulla pelle come un formicolio che sale lungo il braccio fino ad arrivare alla nuca.
La stanza era piccola, il letto a due pizze era posto al centro, un comodino a lato con una abat-jour malandata che molto probabilmente non funzionava neanche e un piccolo muro di vetri colorati separava l'ambiente da quella che Nix presuppose fosse la porta del bagno. Un unica finestra rischiarava l'ambiente grazie alla luce artificiale dei lambioni in lontananza. Il tanfo che c'era in quella stanza era peggio di quello all'esterno, dal mix di odori concentrati si capiva della scarsa igiene non solo delle persone che vi alloggiavano ma anche della pulizia pressoché inesistente dell'ambiente.
Un odore in particolare attiró l'attenzione di Nix, anche seppur lieve a lui non sfuggì. L'odore nauseabondo del sangue ferroso gli entró nelle narici e da li gli sarebbe rimasto per qualche giorno.
Sul letto giaceva una figura maschile: il bersaglio, o così doveva far sembrare.
Ad una persona inesperta si poteva far credere che quell'uomo stesse semplicemente dormendo, ma Nix aveva capito fin da subito che vi giaceva un cadavere.
Come aveva supposto poco prima di entrare nella stanza quella era una trappola.
Per un attimo, un singolo attimo, aveva sperato di sbagliarsi, aveva sperato che il suo avversario non fosse così stupido da credere di riuscire a tendergli un inganno così prevedibile.Con la coda dell'occhio vide un movimento dietro di sé ed ebbe la conferma che sì, il suo bersaglio era davvero così stupido.
Sospirò sconsolato, bramava di incontrare qualcuno alla sua altezza, ma nessuno in trent'anni di vita lo era mai stato.
Nella mano teneva ancora la sua amata Colt M1911 dotata di silenziatore che strinse nel pugno con l'indice a sfiorare il grilletto.Il freddo acciaio di una pistola gli si posò sulla nuca e una voce appena sussurrata gli entró nell'orecchio.
<<Sei finito!>> sibilló il mercenario ma Nix non rispose, quindi continuó più sicuro di avere il famoso sicario in pugno.
<<Pensavi che sarebbe stato così facile uccidermi?>> ridacchió <<Sapevo che saresti venuto a cercarmi quando Smile non avesse avuto più mie notizie, quindi ho deciso di tenderti una trappola e tu ci sei caduto in pieno ahahah...hai firmato la tua condanna!>>
<<Non avresti dovuto scomodarti tanto>> sospirò Nix <<speravo me l'avresti resta piu complicata>> sussurrò piu a se stesso <<Sai bene quanto me che tutto questo non ti sarà servito a nulla e che morirai fra poco meno di un minuto>> continuó senza scomporsi, il tono di voce piatto, con la coda dell'occhio continuava ad osservare i suoi movimenti. Era nervoso e stava sudando parecchio nonostante fuori ci fossero circa 6°C. Il mercenario premette la canna della pistola con più forza sulla nuca del sicario facendogli piegare di lato la testa.
<<Ti sbagli, questa volta sei tu in svantaggio! Se non te ne fossi reso conto sono io che ti punto la pistola alla testa! Se fai un solo movimento sei morto!>>
Sulle labbra di Nix si formò un sorriso sgembo.
<<Ti dirò come andrà invece: ti toglierò la pistola e saro io a piantarti un proiettile nel cervello e vedere il tuo sangue schizzare le pareti di questa topaia dove ti sei nascosto>> fece una pausa in modo che il cervello del suo avversario assorbisse le sue parole <<spero che tu abbia fatto una bella cena, perchè sarà stata l'ultima>> con un movimento improvviso Nix sferró una gomitata dritta in faccia all'uomo rompendogli il naso, quella distrazione gli fu fatale, Nix disarmó il suo bersaglio torcendogli il braccio dietro la schiena fino quasi a spezzarglielo bloccando così qualsiasi movimento.
<<Aaarghh>> urló di dolore il mercenario.
<<До свидания>>
Addio<<NO! ASPET-->>
BANG.
Andò come aveva detto, nel giro di pochissimo tempo aveva fatto saltare le cervella al mercenario, il suo sangue ora affrescava le pareti di quella stanza ricreando figure astratte.
Molló la presa sul braccio del cadavere del mercenario facendolo strapazzare al suolo e depose la sua arma nella fondina.
Cellulare in mano fece partire la chiamata per comunicare del lavoro eseguito.<<цель устранена>>
Bersaglio eliminatoMa ne aveva un altro piu importante da portare a termine.
Prendere la ragazza e uccidere Drake Miller.
E non vedeva l'ora di giocare un po con loro prima.Spazio autrice:
Buongiorno a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo, abbiamo visto un piccolo assaggio di un nuovo personaggio entrato in scena.
Chi sarà questo fantomatico Nix e cosa si cela nel suo passato?!
Forse lo scopriremo in questo libro o forse no, chi lo sa?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere e stellinate a più non posso!🌟🌟🌟🌟🌟Alla prossima! 🤗
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IN FUGA DAL MIO PASSATO
RomanceCosa succede quando il passato da cui sei scappato riesce a trovarti? Beh, hai due possibilità: morire o combattere! Lui ex agente speciale del FBI un tipo affascinante capelli neri e occhi di un azzurro cosi bianco da sembrare dei blocchi di ghiacc...