Prologo

139 8 6
                                    

Qualcuno sta gridando...
Ho la gola in fiamme!
Chi è che grida così forte?
Mi fa male la testa, che qualcuno lo faccia smettere!
Un uomo è davanti a me, ha il viso coperto, riesco a vederne solo gli occhi.
Quel colore... le sue pupille sono dilatate...
Sembra fuori di sé, sembra.....eccitato.
Non può essere...
Ho paura di quegli occhi.
Il suo sguardo non mi piace, e strano.
Non c'è pietà in lui.
Ancora quelle grida strazianti...sono io?!
Devo scappare! Devo allontanarmi!
Vuole farmi del male, ma mi tremano le gambe, non riesco a fare un passo.
Mi afferra il polso e lo stringe con forza.

<<Lasciami!!>> cerco di liberarmi ma la sua presa è ferrea.
<<Sta ferma!!>> la sua voce è terrificante, eppure familiare.
Mi dimeno e con l'altro braccio tiro pugni e calci, grido con tutta la forza che ho ma è tutto inutile.

<<Ti ho detto di stare ferma!!>>
Mi colpisce alla testa con qualcosa di duro e per un attimo vedo tutto bianco. Un forte bruciore si irradia in quel punto.
Le mie ginocchia cedono, ma l'uomo mi tiene appesa dal polso stretto ancora nella sua mano.
Devo riprendermi e fuggire.
Mi guardo intorno: siamo in un bosco.
L'uomo mi tira con sé facendoci inoltrare nel fitto degli alberi.

<<Cosa vuoi farmi?>> chiedo disperata e con le lacrime agli occhi.
<<Adesso noi due ci faremo un bel giretto fra i boschi>> si gira a guardarmi.
<<Perché?>> sussurro disperata ancora stordita dalla botta alla testa.
<<Lo sai benissimo perché, non fare la finta tonta>> ridacchia come se fosse una cosa ovvia.
<<Adesso che ti ho ritrovata ci divertiremo tantissimo noi due!>> continua voltandomi le spalle.
Poi riprende a camminare trascinandomi sé nell'oscurità.

IN FUGA DAL MIO PASSATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora