IN FUGA DAL MIO PASSATO

17 Smile

Davanti la grande finestra del suo ufficio, che si affacciava sullo skyline della città, Smile fece partire la chiamata a Nix, doveva riferirgli un informazione importante e che ci sarebbero stati dei cambiamenti.

Era venuto a sapere da un suo informatore dove Drake stesse portando la ragazza.

Pensava che quel luogo fosse sicuro, ma si era sbagliato già una volta.

Era stato in grado di rapire sotto il suo naso la sua amata.

Possibile che Miller fosse tanto sciocco da portarla nello stesso luogo in cui il suo incubo ebbe inizio?

O aveva in mente un piano e sapeva qualcosa che lui non sapeva?!

Qualsiasi cosa fosse non sarebbe stato diverso questa volta.

Il telefono squilló due volte e Nix rispose.

<<Готовый?>>
     Pronto?

<<Cambio di programma>> gli comunicó
<<Dovrai accantonare la missione per il momento>>

<<Che devo fare?>>

<<Dovrai seguirli e tenerli d'occhio, senza intervenire. Li lasceremo vivere ancora per un po'. Ho un piano>>

<<Ricevuto ma ti costerà il doppio, sai bene che non amo i cambi di programmi>>

<<Lo so>> sbuffó irritato Smile stringendo il pugno della mano nascosta nella tasca. Trattare con Nix non era mai facile, si faceva pagare profumatamente e quando c'era qualche imprevisto il prezzo saliva a dismisura ma era uno dei migliori e per il momento i suoi servigi erano utili.
A quel problema avrebbe pensato più avanti.

<<Мы поговорим>>
     Ci sentiamo

Dopo che Nix ebbe chiuso la chiamata Smile non potè nascondere il sorriso maligno che affiorò dalle sue labbra all'idea di poter mettere le mani sull'agente Miller.

Voleva distruggerlo e vedere nei suoi occhi la disperazione, la stessa che aveva molti anni prima quando lui stesso aveva messo fine alla vita della persona che Miller amava di più al mondo.

Fare capire a quell'ex agente del FBI che era un omuncolo e un essere impotente contro la sua grandezza, e che avrebbe dovuto sottomettersi al suo volere.

Aveva intenzione di annientarlo e privarlo di ogni speranza come in passato.

Si sarebbe divertito a lasciarlo guardare impotente mentre faceva ciò che voleva della ragazza.

Aveva un conto in sospeso con lei, e non avrebbe avuto pace fino a quando non gli è l'avesse fatta pagare per tutto.

Avrebbero pagato per le loro colpe.

Lui perché aveva osato sfidarlo, lei per un conto in sospeso.

Entrambi dovevano soffrire.

Entrambi dovevano morire.

<<Presto, molto presto avranno ciò che meritano>> fece vagare lo sguardo di nuovo sullo skyline della città, pensando alle persone lì sotto, così piccole e così insignificanti.
Avrebbe schiacciato sotto le sue scarpe chiunque si fosse messo in mezzo.