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Dodici anni dopo, molte cose erano cambiate.

La Toman era stata sciolta, Takemichi e Hinata si stavano per sposare, Draken aveva aperto il suo negozio di moto e tutti gli altri della gang stavano vivendo la loro vita serenamente. Tutti tranne uno. L'unica persona che ancora viveva con la testa nel passato, perso nei suoi ricordi, in cui era ancora felice e sorrideva accanto alla persona che amava.

Mikey ora era a capo della Bonten, l'organizzazione criminale più pericolosa del Giappone. Era nota per compiere atti terribili e nemmeno la polizia riusciva a fermare tutte le azioni illegali che commettevano. 

Tuttavia oggi era un giorno diverso, un giorno speciale. Erano passati dodici anni dalla morte di (T/n) e davanti a lui c'era seduto Takemichi Hanagaki con una pistola puntata alla testa da Sanzu Haruchiyo. 

- E' il miglio futuro, eh?- lo sguardo di Mikey è corrugato dalle occhiaie nere che gli circondavano gli occhi mentre osserva la persona davanti a lui.- Allora volevi vedermi...

Takemichi alza tremante una piccola busta che aveva in tasca. Era stropicciata ma aveva un bel sigillo color oro a chiuderla.

- Che cos'è?

- Un invito al mio matrimonio...vorrei che tu venissi. Tutti...stiamo bene...proprio come tu hai promesso dodici anni fa. Tutti, tranne te.

Il ragazzo dai capelli rosa spinge la pistola sulla tempia di Takemichi. Il contatto del freddo metallo con la sua pelle lo fa sudare freddo. 

- Ehi...pensa bene prima di parlare o ti ammazzo coglione.

- Lasciaci soli Sanzu.

Il ragazzo osserva per qualche secondo Takemichi prima di mettere via la pistola e guardarlo con aria di insufficienza. Lo odiava e non si preoccupava nemmeno di celarlo. 

- Ok. Aspetto di sotto. 

Ora nella stanza isolata di un edificio abbandonato erano rimasti solo Takemichi e Mikey. Due ex amici, che un tempo erano uno la spalla dell'altro, mentre ora erano dei perfetti sconosciuti. 

- Mikey che cos'è questa storia degli "impulsi oscuri"? Io credevo che la ragione dei tuoi cambiamenti fosse la morte di Shinichiro, o (T/n)... ma mi sbagliavo.

L'aria viene spezzata da un colpo di pistola. Takemichi si zittisce immediatamente per poi cadere a terra affannando e cercando di respirare, ma ogni singolo respiro gli tagliava i polmoni. Un altro colpo lo colpisce allo stomaco, sopra di lui c'è Mikey che gli puntando la pistola. Tre colpi colpiscono Takemichi, causandogli delle ferite mortali. 

- Io non volevo incontrarti, non puoi salvare tutti. Il tuo viaggio finisce qui. 

Mikey lascia cadere la pistola per terra prima di girarsi e allontanarsi con le mani in tasca, lasciando il suo amico in una pozza di sangue. 

- Metterò fine a tutto questo. 

Sale le scale un gradino alla volta per arrivare in fine sul balcone che dava sulla città. Una volta arrivato in alto l'aria è fresca, mentre il vento gli sposta i capelli facendolo rabbrividire. Si affaccia sul cornicione del edificio guardando il mondo davanti a se, macchina dopo macchina, persona dopo persona, finché non la vede, la donna che amava.

Semplicemente lei, il suo sorriso, i suoi capelli morbidi, le sue piccole mani, la sua personalità, il suo carisma, ogni cosa che lo faceva stare bene pensando a lei. Era accanto a lui, esattamente dov'era lui ora, lo teneva per mano, le dita erano intrecciate come le loro menti, i loro cuori battevano all'unisco, i loro occhi luccicavano ad ogni battito di palpebre. Lei gli esprimeva tutto il suo amore, i suoi sentimenti, era la sua migliore amica, una spalla su cui piangere. Ogni particella del suo corpo era accanto a lui, il suo calore, le sue carezze e le sue teneri parole. 

- Mia piccola (T/n)-chin, il mondo senza di te è un eterna sofferenza.- chiude gli occhi prendendo una gran boccata d'aria, gli sembrò di respirare per la prima volta.- Ti sto per raggiungere.

Sul suo volto non scorgono nessuna emozione, solo lacrime che gli rigano le guance. Stava piangendo, dopo anni che non era riuscito a farlo. Si sentiva vivo per la prima volta. L'ultimo pensiero prima di buttarsi è rivolto a lei, a quanto dannatamente l'amava, a quanto gli mancava e a quanto l'avrebbe voluta baciare un'ultima volta, per poter sentire nuovamente il suo calore e le sue morbide e dolci labbra. Poi tutto diventò nero. 

Nell'oscurità due ombre si avvicinano e intrecciano le loro mani insieme, creando una piccola luce. Sono fronte contro fronte, mentre si abbracciano in un tenero ballo volteggiando nel vuoto oscuro e freddo, ma che riescono a riscaldare con il loro calore.

Mi sei mancato.

Ti ho trovata finalmente.







Right person, not enought time [Mikeyxreader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora