Hogwarts

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Prima di lasciarvi alla storia:
-per quanto riguarda la scelta della casata, io sono personalmente Corvonero quindi sono stata di parte.
-Se non aveste letto i libri, gli Avery vengono citati come una delle famiglie di Mangia Morte che seguivano Voldemort.
-Inutile dire che alcune cose verranno cambiate.
-Se ci tenete al Professor Vitius, mi dispiace ma lui non ci sarà nella storia.
-Siete liberi di immaginare chiunque vogliate per il personaggio di Bellatrix (Helena, Katie McGrath che viene utilizzata spesso per lei, o chiunque vi piaccia di più).
-Caitlin Stacey è l'attrice che ha ispirato me per il personaggio di Olivia, ma ancora una volta, voi potete immaginare qualcun altro
-La storia è classificate come completata perché ho tutti i capitoli già pronti, devo solo pubblicarli.

Mi bastò alzare lo sguardo verso il castello per sentire il mio cuore perdere un battito. Subito la mia mente sembrò portarmi indietro nel tempo, facendomi rivivere il periodo in cui non vedevo l'ora di iniziare l'anno scolastico: mi vidi al primo anno, piccola e spaventata, con gli occhi grandi che studiavano il nuovo ambiente con confusione ed interesse. Mi vidi poi anno dopo anno acquisire più sicurezza, circondata sempre da persone che avevo considerato amici e quasi inconsciamente, i miei occhi si posarono sul viale in cui solitamente c'erano le carrozze guidate dai Thestral; particolari creature dalla testa di drago, lunghe code e corpi quasi scheletrici, con due ampie ali simili a quelle di un pipistrello e un paio di occhi bianchi privi di iridi e pupilla. Nonostante il loro spaventoso aspetto, erano tutti estremamente innocui e amichevoli nei confronti degli umani. La loro caratteristica particolare, tuttavia, era quella di poter essere visibili solo agli occhi di coloro che avevano visto qualcuno morire. In quel momento, c'era solo una carrozza che immaginai avessero fatto preparare per me, dato che gli studenti sarebbero arrivati soltanto in serata. Dunque, sistemai il mio bagaglio su di essa e mi sedetti al suo interno. Allora, il Thestral aprì le proprie ali e spiccò il volo, portando la carrozza con sé.

Il viaggio fino al castello sembrò più lungo di quanto in realtà non fosse, infatti ebbi l'impressione di essere stata seduta per ore intere piuttosto che per pochi minuti. In passato, il mio viaggio era sempre accompagnato da alcuni amici desiderosi di raccontarmi la propria estate e all'epoca sembrava persino troppo breve per poterci dire tutto. Al contrario del presente, dove la solitudine ed il silenzio sembravano pesarmi sul petto come se qualcuno ci avesse lasciato cadere un macigno. Con eleganza e leggerezza, l'animale si posò a terra, poco distante dall'ingresso della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove notai con mia grande sorpresa una figura ad attendermi in cima alle scale. Scesi dalla carrozza, sorridendo sinceramente all'uomo che mi attendeva. Alto, con una barba e dei capelli estremamente lunghi e di un colore simile all'argento. Due piccoli occhi azzurri coperti da un paio di occhiali sottili che sembrava scendergli lungo il naso, regalandogli comunque un'aria quasi regale.

<<Olivia, è un piacere vederti>>, disse il preside dalla scuola. Albus Silente. Scese le scale per avvicinarsi a me, mentre io scendevo dalla carrozza. Mi strinse in un abbraccio quasi paterno, cogliendomi alla sprovvista.

<<Silente, è un piacere essere tornata>>, dissi.

<<No, non è vero. Ma fingerò di crederci>>, rispose con calma, inclinando verso l'alto l'angolo destro della bocca. Una piccola risata priva di divertimento abbandonò le mie labbra.

<<Entriamo. Immagino tu voglia riposare o comunque darti una rinfrescata dopo il viaggio. Sai che è richiesta la tua presenza stasera durante la cena di benvenuto>>, disse, accompagnandomi verso le scale.

<<Il bagaglio...>>, mi fermai, notando che non si trovava più sulla carrozza.

<<Ti attende già nella tua stanza>>, mi informò. Ovviamente.

The one that got awayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora