La guerriera

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<<Kreacher, puoi lasciarci adesso>>, disse in maniera brusca, voltando le spalle all'elfo e a me. Guardandomi intorno, mi resi conto che mi aveva fatta portare in una piccola casa in mezzo al bosco, simile a quella che avevano Andromeda e Ted. Ma quella casa aveva per noi un significato particolare, dato che dal momento in cui avevo lasciato Hogwarts, era diventato il nostro piccolo rifugio per stare insieme lontane dagli altri. E lei, che era diventata in così poco tempo la preferita del Signore Oscuro, aveva impregnato le mura di magia, con innumerevoli incantesimi che la proteggevano e al tempo stesso rendevano invisibile agli occhi di maghi e babbani. 

<<Non ti ucciderebbe essere più gentile>>, mormorai, schiarendomi la gola poiché la voce era venuta fuori più bassa ed insicura di quanto mi aspettassi. Sembrava che solo in quel momento avessi compreso pienamente in che situazione mi trovavo: senza bacchetta, faccia a faccia con colei che mi odiava e che aveva ucciso suo cugino poiché i traditori meritavano lo stesso trattamento dei "sanguemarcio", come li chiamavano loro. 

<<Io? Gentile?>>, rispose, aprendosi in una piccola risata meschina. Quando si voltò verso di me, aveva tra le mani due bicchieri di Firewhiskey, poggiò uno dei due sul tavolo e lo fece scivolare verso di me. Lo afferrai, senza distogliere lo sguardo dal suo per poter seguire ogni suo singolo movimento.

<<Potrebbe essere avvelenato per quanto ne so>>, dissi. Inarcò un sopracciglio, prima di sospirare in maniera annoiata. Prese la propria bacchetta, e dovetti combattere contro ogni mio istinto per non sussultare, e con un movimento della stessa, fece sì che il bicchiere che aveva dato a me si avvicinasse a lei e viceversa.

<<E poi ricorda che non ho paura di sporcarmi le mani. Dunque, se proprio dovessi ucciderti, lo farei in maniera diretta. Non come una codarda>>, disse, spostando una sedia per potersi sedere. 

<<Come hai fatto con Sirius>>, borbottai prima di potermi fermare. L'angolo destro della sua bocca si inarcò verso l'alto. Quel gesto mi innervosii così tanto che continuai, alzando il tono della voce.

<<Come hai fatto con Frank ed Alice>>. I suoi occhi si posarono nei miei e ci misi un po' a rendermi conto che Azkaban sembrava averla incattivita ancor di più: i suoi occhi erano più freddi e cattivi, come se qualcuno avesse rubato tutta l'allegria che possedevano in passato. Il suo volto, pallido e sciupato come quello di un cadavere, mostrava dei lineamenti appuntiti e duri. I suoi capelli erano più disordinati del solito e, in qualche modo, persino loro sembravano renderla più spaventosa di quanto non fosse stata in passato.

<<Sirius ed io ci stavamo scontrando. Lui era troppo sicuro di sé, si è distratto un secondo credendo di avere la meglio e un incantesimo che mi aveva lanciato contro, che io avevo schivato, l'ha colpito in pieno petto>>, disse con tranquillità. <<E per quanto riguarda i Paciock, be', loro sono un'altra storia>>, continuò, terminando di bere dal suo bicchiere. Il mio era ancora pieno.

<<Sì, loro sono un'altra storia. Le vittime della tua ossessione per quel...quell'essere>>, dissi, caricando l'ultima parola di veleno come se fossi stata il serpente che tanto adorava. Sospirò.

<<Il giorno in cui morì>>, iniziò, cogliendomi alla sprovvista. Conoscendola, avrei immaginato che avrebbe reagito male appena menzionato il suo padrone, invece, la cosa non sembrò toccarla più di tanto. 

<<Era da solo. Doveva semplicemente uccidere un bambino, niente di estremamente pericoloso. Perciò, tutti noi ci trovavamo in luoghi diversi quella sera, però tutti sentimmo che qualcosa non andava. Il marchio bruciò per interminabili minuti, poi ci fu un istante in cui l'inchiostro sbiadì così tanto da diventare quasi invisibile. Infine, iniziammo a sentire che qualcosa era andato storto a Godric's Hollow; che il bambino era sopravvissuto. Senza più un padrone, iniziarono tutti ad agire in maniera incauta: tua sorella venne a cercare te, la maggior parte si fece arrestare, altri provarono a scappare ed altri ancora ad inventare stupidi pretesti per spiegare il motivo della loro alleanza al Signore Oscuro. Ma Vivienne non era l'unica ad essere ancora furiosa con te, anche Rodolphus e Rabastan volevano fartela pagare e quando sentirono che stavi per andartene in un luogo sicuro, decisero di venirti a cercare. Dissi a quei due idioti che non eri a casa tua; Silente non sarebbe stato così stupido da lasciarti lì, ma loro mi ignorarono. Inoltre, erano convinti di essere invincibili per la presenza di Crouch e si presentarono a casa tua. Quando Narcissa mi disse che non mi avevano dato ascolto ed erano andati a cercarti comunque, mi affrettai a raggiungerli. Tu non eri lì, ma c'erano gli altri due Auror, già a terra, colpiti dalla Maledizione Cruciatus e decisi a non pronunciare una parola né riguardo al Signore Oscuro né riguardo il luogo in cui ti avrebbero portata. Perciò, come ti ho detto, loro sono una storia diversa perché arrivai giusto in tempo per farmi arrestare. Non ebbi il piacere di torturali>>, disse, osservando il muro dinnanzi a sé con la mascella serrata. Boccheggiai, cercando le parole per poter controbattere, tuttavia il mio cervello non sembrò essere in grado di trovarle. Strinsi le sopracciglia. 

The one that got awayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora