Quell'estate(pt.1)

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Flashback per l'incontro con Silente accennato nel capitolo "La guerriera". Inoltre spoiler per quanto riguarda Animali Fantastici-sia il primo che I crimini di Grindelwald.
Ps: io non credo alla storia di Aurelius, anche perché è un po' insensata, tuttavia fingeremo che abbia un senso per il corso di questa storia.

Appena Ron, Harry ed Hermione si chiusero la porta alle spalle, Silente mi indicò con la mano di sedermi di fronte a lui. Feci come aveva detto, assicurandomi di tenere ben in vista la bacchetta per evitare che provasse nuovamente a sottrarmela. 

<<Ti lascerò andare...>>, disse.

<<Mi "lascerai"? Cosa credi di essere, il mio padrone?>>, domandai, stringendo le sopracciglia e serrando la mascella. Non si scompose, limitandosi ad incrociare le dita e posare gli indici contro le proprie labbra, studiandomi con attenzione. 

<<Ho formulato male la frase. Sei libera di andartene appena vuoi>>, mormorò, <<Ma prima, vorrei che mi accompagnassi in un viaggio, alla fine del quale, se deciderai di andare, non ti fermerò ma se dovessi decidere di restare...ne sarei estremamente felice>>, disse, accavallando le gambe. 

<<E perché mai dovrei farlo?>>, chiesi, inarcando un sopracciglio.

<<Perché questo viaggio riguarda te, Olivia. Alla fine, mi aspetto due reazioni da parte tua: accettare la verità o ignorarla. In entrambi i casi, io non mi intrometterò. In entrambi i casi, la scelta sarà solo e soltanto tua>>, spiegò. 

<<Come potrebbe questo viaggio avere a che fare con me, Albus? So tutto quello che c'è da sapere su di me e la mia famiglia>>, dissi, aprendomi in un piccolo sorriso amaro. Scosse la testa.

<<Ti sorprenderebbe scoprire quante cose non sai. Anch'io, tutt'oggi, sono consapevole che alcuni dettagli del mio passato sono e saranno per sempre un mistero>>, rispose. Lo odiavo quando si comportava in quella maniera: era evidente che era a conoscenza di tutto quello che mi riguardava, però invece di dirmelo direttamente, preferiva che sudassi per scoprirlo. Forse c'entrava qualcosa la gratificazione; la soddisfazione nel rendersi conto che ero giunta a quell'obiettivo grazie a me e le mie abilità. Ma lo odiavo comunque, perché in quel momento mi sentivo senza forze.

<<Alcune cose, magari, sono destinate a restare misteriose>>, dissi. Silente sorrise, portando i suoi occhi azzurri oltre le mie spalle. 

<<Non quando siamo in guerra. Quando siamo in guerra, dobbiamo scoprire quanto più possiamo, Olivia, soprattutto se queste scoperte indeboliscono il nostro nemico>>, mormorò. Drizzai le spalle, sporgendomi in avanti.

<<Riguarda...?>>. Silente annuì. 

<<In questo periodo di tempo, ho fatto delle ricerche poiché avevo bisogno di conoscere quanti più dettagli possibili della vita di Lord Voldemort. Non avrei mai immaginato, però, che questo viaggio mi avrebbe condotto a riscoprire dettagli del mio passato; né tanto meno che una parte di esso fosse direttamente collegato a te>>, disse. 

<<Quando partiamo?>>, domandai, evitando il suo sguardo perché proprio non mi andava di vedere la sua espressione trionfante. 

<<Domattina. Non abbiamo tempo da perdere>>. 

***

La Materializzazione fino in America era assolutamente fuori discussione, anche perché nessun mago poteva ricoprire una tale distanza con la propria magia. Anche se ero pienamente consapevole di questo dettaglio, mi sconvolse comunque venire a sapere che avremmo viaggiato in aereo. C'era qualcosa di esilarante alla vista di Silente con vestiti da babbano, che si guardava intorno con attenzione e cercava di evitare lo sguardo curioso della gente che lo indicava e sussurrava. Giunti a New York, come immaginavo, persino il suo look passò in secondo piano: erano tutti troppo impegnati ad andare a lavoro, ad occuparsi dei propri affari per notarlo. Quei pochi che lo notavano, invece, non sembravano sconvolti più di tanto, probabilmente abituati a vedere stili più stravaganti del suo. 

The one that got awayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora