Quell'estate(pt.2)

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<<Come, scusa?>>, chiesi, sperando di aver frainteso le sue parole. Silente si voltò verso di me, stringendo le mani contro il cornicione della finestra come se avesse bisogno di quel supporto per evitare di cadere.

<<Aurelius Silente era mio fratello minore; frutto di una relazione extraconiugale da parte di mio padre. Finse la propria morte per poter evadere da Azkaban e poco prima che morisse per davvero, conobbe ed ebbe un figlio con una donna. Sola e senza denaro, decise di andare in America in cerca di fortuna e per dare una vita migliore a suo figlio: dopotutto, Percival Silente era comunque l'uomo che aveva attaccato tre babbani senza motivo...era comunque un criminale e essere associata a lui non le avrebbe reso la vita facile. Ovviamente, pensò che la cosa più giusta da fare fosse cercare un nuovo inizio, ignara che sarebbe morta su quella nave>>, spiegò. 

<<E come è possibile che questo sconosciuto sia mio nonno, Albus? Mio padre ha sposato una donna dei "Ventotto", ma so per certo che non si tratta della tua famiglia>>, borbottai, incrociando le braccia al petto.

<<Esattamente. Ma, devi sapere che dopo la nascita di Nikolai, tua madre era furiosa e non riusciva a perdonare il tradimento di tuo padre. Lui decise di organizzare un viaggio insieme a lei in Austria per cercare di riparare il matrimonio. Tua madre conobbe ed ebbe una breve ma intensa relazione con un giovane: il figlio di Aurelius. Nove mesi dopo, nascesti tu>>, disse. Una piccola risata isterica abbandonò le mie labbra.

<<Come fai a saperlo?>>, chiesi, stringendo le sopracciglia. 

<<Come ti ho detto, ero alla ricerca di informazioni per indebolire Lord Voldemort e siccome il suo operato e quello di Grindelwald si somigliano, ho trovato saggio fare un tuffo nel passato per provare a trovare dei punti in comuni che mi consentissero di sconfiggere Tom. Durante uno dei miei viaggi, mi sono recato a Nurmengard, la fortezza e prigione del mio vecchio nemico e lì abbiamo avuto modo di parlare. Non perdendo l'opportunità di sbeffeggiarmi, mi ha chiesto come mi sentivo a fingermi così buono sapendo che avevo ucciso due miei fratelli>>, disse. Feci un passo indietro, ricordando la strana storia e le voci che giravano intorno alla morte di sua sorella Arianna. Erano stati tutti pettegolezzi tipici delle feste dei purosangue, ma nessuno conosceva concretamente la verità sulla misteriosa morte di sua sorella, di sua madre e del motivo per il quale suo padre avesse attaccato tre babbani innocenti.

<<Non reagire, così, ti prego. Vedi, la giovane Arianna venne scoperta da tre ragazzini mentre utilizzava la magia. Furono crudeli con lei e arrivarono a picchiarla per forzarla a farlo di nuovo e di nuovo, ma lei era terrorizzata e da allora, iniziò a reprimere la propria magia. Divenne un obscurus. Mio padre tormentò i tre ragazzi che l'avevano ridotta in quello stato, accettando senza opporsi il suo destino di trascorrere ogni giorno della sua vita ad Azkaban. Mia madre, Kendra, decise che la cosa più saggia da fare fosse cambiare città affinché nessuno ci facesse domande riguardo Arianna e decise di tenerla nascosta per evitare che facesse del male a qualcuno. Inseguito ai miei anni ad Hogwarts, sentii il bisogno di viaggiare per il mondo e fare nuove esperienze. Ma un giorno, Arianna perse il controllo dei propri poteri e terminò per uccidere mia madre; quest'ultima era vecchia ormai e non riusciva a controllarla o starle dietro come Aberforth, l'altro mio fratello. Terminai il mio viaggio e tornai a casa, consapevole che non potevo più permettermi di fantasticare poiché dovevo occuparmi di loro due. Ammetto che nell'egoismo e la superficialità di un ragazzo, li odiavo e avrei preferito che non esistessero. Il mio malcontento e la mia amicizia con Grindelwald- e ti prego di avere pazienza poiché ti racconterò questa storia in un altro momento-, crearono una forte tensione in casa con Aberforth. Una sera, mentre noi tre stavamo litigando, Arianna si intromise per provare a fermarci ed uno di noi tre terminò per colpirla; uccidendola>>, disse, abbassando lo sguardo verso il pavimento come se potesse vedere il corpo inerme di sua sorella steso davanti a sé.

The one that got awayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora