Sono passati già due lunghi giorni dalla mia "convivenza" con Bakugou, e per ironia del destino, ci hanno messo nella stessa stanza. È un tipo di poche parole... davvero poche. In stanza, il silenzio regna sovrano. Si sente solo il suo respiro affannoso, un'atmosfera pesante e i passi delle persone che girano per i corridoi. Tutto ciò è imbarazzante per entrambi. Non è certo il tipo con cui puoi instaurare un rapporto. Lui è lì, muto come un pesce, a fissare inesorabilmente un punto della parete, immerso nelle sua musica a tutto volume.
Non so nemmeno per quanto tempo dovrò sopportare la sua presenza, e già mi brucia l'idea di essere qui. E non parliamo della notte. Durante la notte, nonostante io sia una persona che adora dormire e potrebbe farlo senza sosta per ventiquattro ore, l'unica cosa che mi trattiene dal non ucciderlo è lui stesso. Non dorme. Mai. È costantemente in allerta, con il respiro regolare e gli occhi fissi su di me. Quel suo sguardo fisso su di me non mi permette di stare tranquilla nemmeno per un istante. E non ho chiuso occhio per due notti. Ho due occhiaie che nemmeno un lenzuolo tirato fino al mento riuscirebbe a coprire.
"Oggi facciamo qualcosa di diverso" dice all'improvviso, facendomi sobbalzare e ritornare alla realtà.
"Che intendi con qualcosa di diverso?" faccio virgolette ripetendo le sue parole.
"Nel programma c'è scritto di farti socializzare" dice, leggendo un foglio, con fare scocciato.
"Non ci credo, avete un programma su come trattarmi?" chiedo ironica.
"Non ti è permesso guardare!" sbotta e mi guarda male.
"Senti un po', mi hanno detto che eravamo compagni di classe, ma stranamente non ricordo nessuno di così rude" sbuffo, scocciata.
"Neanche io mi ricordo di una stupida comparsa come te" fa una smorfia, guardando il suo cellulare.
"Non hai la minima intenzione di far partire una conversazione?"
"È così evidente?" mi guarda con la coda dell'occhio, in maniera seria.
"Come sei noioso" sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
"Non sono certo un compagno di giochi, sono solo l'idiota che ha deciso di farti finire con le spalle al muro quella sera. E devo dire che è stato abbastanza facile farlo. Questo mi fa pensare a quanto tu sia debole e insignificante" dice, senza peli sulla lingua.
"Il mio non è un Quirk che si può usare nei combattimenti corpo a corpo. Al massimo posso usare le persone che ho posseduto per combattere" ringhio.
"Inutile" ripete, senza neanche guardarmi.
"Senti tu!" mi avvicino.
"Sta' ferma dove sei, e non avvicinarti" dice, ringhiando, puntandomi la sua mano piena di piccole esplosioni sulla faccia. "Rimettiti subito al tuo posto" ordina.Con la rabbia a mangiarmi anche il più piccolo osso del mio corpo, mi rimetto al mio posto, guardandolo male. Vorrei solo fargli saltare la testa, in questo preciso istante. Ma la testa salterebbe a me se usassi il mio Quirk.
Dopo quasi un'ora passata nel silenzio più assoluto, la mia rabbia inizia ad affievolirsi, e nel momento stesso in cui inizio a rilassarmi, vedo Bakugou alzarsi e andare verso il bagno, senza dire nulla. Mentre l'acqua del rubinetto inizia a scorrere, sento un incessante battere alla porta, seguito da un'implorante voce maschile che dice "Per favore, aprimi". Non sento alcuna obiezione da parte di Bakugou, quindi mi alzo dalla mia posizione e mi dirigo verso la porta, solo per rimanere completamente sorpresa davanti a un gruppo di ragazzi. Un ragazzo coi capelli rossi strizza più volte gli occhi, come se non volesse crederci, per poi zittire e attirare l'attenzione dei suoi compagni.
"Mori... sei proprio tu?" chiede il ragazzo dai capelli rossi, avvicinandosi.
"Sì" lo guardo, incerta della mia risposta.
"Sei... sei proprio tu! È lei ragazzi!" esclama, contento.
"Non ci credo! Dovrei ucciderti! Hela ti odio!" mi sgrida una ragazza che somiglia più ad un alieno che ad un umanoide, prolungando la A nel mio nome, saltandomi addosso.
"Sei viva! Ma tu brutta stupida, te ne vai a fare il cattivo?!" sbotta un altro ragazzo biondo, con un simbolo della saetta nero tra i capelli, asciugando velocemente le lacrimucce sotto gli occhi. "Potevi farti male... sei una stupida!"
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King of Explosions || Katsuki Bakugou
Fanfiction/!\ C O M P L E T A /!\ Due caratteri complementari, forse troppo impulsivi. Dopo quasi un anno dalla fuga di Hela, la ragazza corvina torna allo Yuei, costretta da quello che sarà il suo compagno di avventure, Bakugou Katsuki. Fuoco e benzina, i l...