Capitolo 6

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Mi sveglio di soprassalto, sentendo la sveglia di Bakugou. Mi guardo velocemente intorno, cercando di realizzare il posto in cui mi trovo, capendo poco dopo fosse la stanza in cui dormo con Bakugou. Mi stropiccio velocemente gli occhi chiedendo a Bakugou di spegnere quell'affare.

"Alzati o faremo di nuovo tardi per colpa tua!" sbotta.
"Abbassa la voce, sono solo le sei del mattino" mi lamento coprendomi fino alla testa con il lenzuolo.
"Alzati, idiota!" mi toglie le lenzuola dalle mani, facendolo cadere per terra, lasciandomi scoperta.
"Ma vai da solo a scuola, io ormai so dov'è. Potrei venire con Kaminari!" continuo a lamentarmi.
"Sei sotto la mia tutela, non posso lasciarti con uno ancora più idiota di te"
"Chiedimelo per favore, e magari ci penso" ridacchio.
"Io non chiedo niente a nessuno. Alzati o ti faccio esplodere!" sento i suoi passi allontanarsi.
"Sei proprio un rompi palle, Bakugou" dico sottovoce.

Mi alzo, una volta per tutte, preparandomi con la mia calma, senza ascoltare le urla minacciose di Bakugou. Non ha senso urlare così tanto, lo sa che sono sveglia. Sa anche che non posso perdermi, ormai so la posizione della classe, e anche se potrei chiedere ad uno dei nostri compagni di accompagnarmi. Scendo nella stanza principale, sedendomi con gli altri per fare colazione.

"Wow ragazzi, avete delle facce" ridacchio, notandoli tutti stanchi e molto assonnati.
"Se il tuo fidanzato non urlasse alle sei del mattino, riuscirei a svegliarmi con più calma!" incalza Kaminari.
"Cosa hai detto?!" alle sue spalle appare Bakugou.
"Nulla! Assolutamente nulla!" continua a mangiare il biondo, non guardando Bakugou.
"Mi era sembrato di sentire qualcosa!" continua l'altro.
"E lascialo stare, l'ha fatto solo per scherzare. E poi non ha mica torto, dovresti smetterla di gridare già dalla mattina. Non fa bene alla salute di nessuno" continuo a consumare la mia colazione.
"Non è mica colpa mia se qualcuno non vuole alzarsi all'orario prestabilito" si siede di fronte a me, mangiando anche lui.
"Ripeto, ormai so come andare a scuola. Se ti preme così tanto arrivare in anticipo, vai. Io verrò con gli altri" faccio spallucce.
"Ehi! Non sarebbe una cattiva idea! Siamo sicuramente più divertenti di questa massa bionda esplosiva!" ride Mina.
"Come mi hai chiamato!" ringhia Bakugou.
"Dai Bakugou calmati! Mori non ha tutti i torti. Tranquillo la tratteremo bene" sorride Uraraka.
"Ma assolutamente no! Imparate a farvi gli affari vostri!"

Alzo gli occhi al cielo mentre finisco la mia colazione, ascoltando Bakugou discutere con gli altri. Guardandomi intorno noto la mancanza di Midoriya. Magari sta ancora dormendo.

"Dov'è Midoriya?" chiedo, bloccando la conversazione accesa.
"Perché vuoi saperlo?" domandano Uraraka e Bakugou insieme.
"Scusate, non parlo più" rido ironica. "Pensavo facesse colazione con voi, tutto qua" faccio spallucce.
"È con Mirio Togata" afferma Kirishima.
"Chi?" chiedo confusa.
"Lemillion?" prova il rosso, ma vedendo la mia confusione continua a parlare. "È uno dei Big Three! Non ci credo che non lo conosci!"
"È quel tipo alto, biondo... una piccola brutta copia di All Might?" chiedo, incerta.
"Sì! Visto che lo conosci!" sorride Kirishima.
"Come fai a conoscerlo?" domanda Iida.
"Beh, è capitato che ci scontrassimo. O meglio, che si scontrasse con i miei compagni" mi correggo. "Io non ero quasi mai in prima linea" aggiungo bevendo il mio latte.
"Li definisci ancora tuoi compagni?" chiede all'improvviso il figlio di Endevor. "Eppure sembra ti abbiano abbandonata qui. Se fossero davvero tuoi compagni non credi sarebbero venuti a salvarti?" mi guarda male.
"Todoroki!" lo rimprovera Uraraka.
"Sto solo dicendo la verità"
"E tu ti aspetti dica tutto quello che riguarda i miei compagni a voi?" alzo un sopracciglio.
"Adesso siamo noi i tuoi compagni-"
"No. Non lo siete" lo interrompo bruscamente.

Il silenzio pervade l'aria mentre camminiamo verso la classe. Sento il peso delle nostre tensioni accumulate, ma nessuno di noi è disposto a rompere quel silenzio. Decido di distogliere lo sguardo da quello di Todoroki e di uscire, seguita da Bakugou, andando verso la nostra aula, senza scambiare una parola. Guardo furtivamente Bakugou, che è accanto a me, e noto una traccia di frustrazione sul suo volto. È evidente che anche lui sta lottando con i suoi pensieri. Decido di lasciar perdere per il momento e concentrami sulla lezione, cercando di superare questo momento di incertezza.

King of Explosions || Katsuki BakugouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora