Capitolo 32

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Alcune cose serie accadono in questo capitolo amico XD alcuni di voi potrebbero amarmi o odiarmi per questo!

Ma il dramma è la parte migliore di questo libro ;)

BUON APPETITO!!! CAPITOLO 32


~Julia ~

Siamo stati in questa stanza per così tanto tempo ormai. I colpi di pistola si sentivano ancora , ho davvero paura. Soprattutto sapendo che Luciana è ancora là fuori e che Jason non è al mio fianco. Ad ogni colpo di pistola, il mio corpo si solleva. È così forte... papà dove sei?

Non passò molto tempo prima che sentissi bussare alla porta, dovrei aprirla? Voglio dire, e se fosse Luciana e fosse nei guai?

Non ci ho pensato due volte prima di alzarmi rapidamente dall'abbraccio della ragazza e aprire la porta di metallo sprangata. Ci è voluto un po' ma sono riuscita ad aprire la porta.

Divenne visibile un uomo vestito di nero.

"Ehm, chi sei?" chiedo, assicurandomi di restare nella stanza.

"Julia? La costa è sgombra, la ragazza mi ha chiesto di venire a prenderti" Dice con voce profonda...non me la bevo proprio. Mio padre mi ha sempre detto che se c'è qualcuno che non conosco che mi ha chiesto di venire con lui, io resto fermo o scappo. In questo momento non c'è alcuna opzione per eseguire.

Tengo Ava e Natalie dietro di me. Non mi fido affatto di questo ragazzo, quindi gli chiedo...

"Quale ragazza?"

Ma sembrava ignaro della mia domanda. Prima che me ne rendessi conto, mi afferrò per il collo e iniziò a trascinarmi lungo il corridoio. Natalie dice a sua sorella di stare indietro e lei inizia a prendere a calci il ragazzo e ad afferrarlo.

"Lasciala andare!" Lei urla forte. Lui la prende per i capelli e la butta giù per le scale mentre io lotto per togliere la sua mano dal mio collo.

"Natalie!" Ana piange mentre tiene la testa alzata fuori dalla stanza.

Mio Dio, i miei occhi si allargano quando vedo il corpo senza vita in fondo alle scale. Natalia. Le lacrime iniziano a formarsi nei miei occhi e vorrei così tanto correre da lei per vedere se sta bene, ma il ragazzo ha una stretta stretta su di me.

Mi trascina lungo il corridoio, passando davanti ad Ava.

"Ava! resta lì dentro va bene dolcezza, non uscire!" grido.

Mi trascina in una stanza e ci avviamo verso il balcone dove ci sono delle scale. Sento ancora degli spari nella direzione opposta. Oh no, ha intenzione di rapirmi? No, no, no! Per favore, non anche io.

Arriviamo in fondo alle scale e lui inizia a trascinarmi verso il bosco, i lunghi alberi che bloccano la vista della casa e le vesciche ai piedi mi fanno rallentare e stancare.

"Continua a camminare" L'uomo mi spinge. Ma non posso continuare.

Mi metto in ginocchio e cerco di riposarmi.

"Ho detto cammina!" Tira fuori una pistola dalla tasca e me la punta alla testa. Sento il freddo metallo toccarmi e inizio subito a piangere ancora di più. Uccidimi e basta, me lo merito.

E poi all'improvviso...

SCOPPIO.

I miei occhi sono ben chiusi. eh? Apro gli occhi mentre guardo i ramoscelli e la terra che pozza ai miei piedi. Giro la testa di lato e, con mia sorpresa, il ragazzo è steso a terra, senza vita e con il sangue che gli cola dalla testa. I miei occhi si allargano e mi spavento, è... morto.

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