Capitolo 34

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ENJOYYY

~ Julia ~

Ci sono volute circa 2 ore per arrivare a casa della mamma di papà. Mentirei se dicessi che non ero nervoso di rivederla, l'ultima volta che l'ho fatto ho quasi pianto davanti a lei. Chissà cosa penserà di me adesso? mi ha visto come una bambina e ho paura che mi tratterà come tale.

Siamo entrati nel vialetto di casa, devo dire che la casa della mamma di papà è molto più grande della sua! è più grande di qualsiasi palazzo normale che abbia mai visto.

Le cameriere e i maggiordomi iniziano a prendere le valigie da entrambe le auto. Rosalina suggerì a papà di prendere una macchina e noi altri un'altra. Ma non c'era modo all'inferno che avrei permesso che accadesse, quindi mi sono seduto in mezzo a loro e mi sono aggrappato al braccio di papà che mi ha lasciato volentieri. Di tanto in tanto mi sorrideva perché sapeva cosa stavo facendo.

"Benvenuti! tutti, per favore, venite, venite" disse la mamma di papà mentre scendevamo dalla macchina. Papà mi ha teso una mano e io l'ho presa volentieri. Guardo Rosalina per vedere che sta guardando le nostre mani unite. Esatto, è mio!

Non mi sono mai sentito più sicuro prima in vita mia.

"Come stai oggi Mamma, ti ringraziamo per averci fatto stare a casa tua, spero non ci intromettiamo" dice Luciana abbracciandola. 

"Oh, sciocchezze, siete sempre i benvenuti a casa mia", dice felice, ma poi ho notato che ha smesso di parlare.

"R-Rosalina?" Dice tranquillamente.

Rosalina le corre incontro e l'abbraccia molto forte e lei fa lo stesso. Non mentirò, sto diventando un po' geloso sapendo che Rosalina le piace più di me

"C-come?" chiede mamma.

"Entriamo prima Mamma, fuori fa un po' freddo"

 Acconsente poi entriamo tutti nell'accogliente casa. Sono rimasto sorpreso, questa casa è di gran lunga la casa più bella che abbia mai visto in vita mia. I disegni erano fantastici e la casa aveva quel tipo di atmosfera accogliente. 

"Babygirl" mi sussurra papà.

Lo guardo e vedo che mi sta sorridendo.

"Condividerai una stanza con me, stai bene?"

Arrossisco quando lo dice. Sapevo già che avrei condiviso una stanza con lui, qualunque cosa accada, ma lui che lo dice come una richiesta mi rende così nervoso ed eccitato allo stesso tempo.

"Le cameriere vi mostreranno tutte le vostre stanze, voglio che tutte le ragazze qui entro le 5:30 aiutino a preparare la cena, e intendo tutte ", dice l'ultima parte mentre sorride ad Ava. Ridacchia e si nasconde dietro sua madre.

Sospiro. Questa sarà una lunga giornata.

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Comincio a sentirmi minacciato da Rosalina. Ogni piccola cosa che cerco di fare lei insiste sempre per farla. Stavo cercando di fare un po' di insalata, ma lei mi ha chiesto di mettere piatti e posate sul tavolo lunghissimo della sala da pranzo. Poi, quando ho provato a fare del succo, ha detto che non andava bene perché c'era del vino.

"Ma non ti è permesso averne un po', vero?" lei chiede. Lo sguardo che mi sta lanciando mi dice che non mi vuole nemmeno intorno.

"Mi-mi è permesso di prenderne un po'..." balbetto. Perché deve farmi sentire così piccolo e inutile?

Prima che potesse dire un'altra parola, me ne andai, andando a cercare papà. Sapevo che mi avrebbe chiesto la mia età, ma non volevo solo dire che avevo 18 anni. Sarebbe stato brutto per papà e so che non gli importa della mia età, ma comunque.

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