Capitolo 15
Paulo dopo la serata trascorsa insieme mi riaccompagnò a casa parcheggiando la sua macchina davanti casa mia.
io: mi.. mi ha fatto piacere trascorrere la serata insieme a te e.. grazie della pizza
dissi ancora seduta sul sedile della macchina torturando le povere maniche della mia felpa
Paulo: di niente
disse guardando davanti a sè con la testa all'indietro poggiata al sedile, poi si voltò verso di me e mi guardò quasi imbambolato.Alzò un angolo della bocca e accennò un sorriso.
Cazzo quanto è bello madre di Dio
io: allora.. io vado
Paulo si avvicinò a me per darmi due caldi baci sulle guance che a contatto sulla mia pelle fredda mi provocarono un brivido
Paulo: ciao ricciolina
disse buttando di nuovo la testa all'indietro sul sedile con un leggero sorriso, che io ricambiai, così dopo aprii la portiera e uscii dalla macchina.Paulo: Diana aspetta
urlò scendendo dall'auto, ma nell'esatto momento in cui lo fece, anche Giorgia uscì di casa, probabilmente per aver sentito i rumori.Che tempismo ragazzi
Si bloccò sull'uscio della porta guardando la scena con occhi e bocca spalancati.
La guardavo anche io con quella stessa espressione mentre Paulo era dietro di me, dall'altra parte della macchina, a guardare la scena senza proferire parola.
Giorgia: Di.. Diana?!
disse quasi sussurrando
io: oh merda
sussurrai a bassa voce con gli occhi spalancati per non farmi sentire da lei.Capisco il motivo di quella sua reazione
Avrei reagito anche io così
Pensa beccare insieme il tuo idolo e la tua migliore amica, oltretutto fuori casa tua, ricordandoti del fatto che alla tua migliore amica non è mai stato a genio il tuo idolo
Sarei rimasta scioccata anche io.
Poggiai le mani dietro la mia schiena e con un cenno della mano feci capire a Paulo che se ne dovesse andare via.
A quel punto avanzai molto velocemente verso Giorgia e notai subito i suoi occhi spalancati fissare il vuoto.
Le passai più volte la mano davanti al viso per farla reinsavire, ma senza riuscirci.
io: Giorgia riprenditi cazzo!
mi imposi dandole un leggero schiaffo sulla guancia e finalmente i suoi occhi si distaccarono dal punto che, da ormai minuti, stava fissando ininterrottamente.La presi per il polso e la trascinai dentro casa, così da darle una spiegazione plausibile di quel che aveva visto.
Non volevo lo scoprisse in quel modo, glielo avrei sicuramente detto io quando sarebbe arrivato il momento giusto.
Gio: Esigo spiegazioni!
esclamò ancora attaccata alla mia presa
io: sediamoci sul divano che ti spiego tutto
dissi e subito dopo mi posizionai comoda sul divano insieme a Giorgia.Gio: sbaglio o quello era Paulo Dybala?
disse con gli occhi spalancati ed io cominciai a tirarmi le maniche della felpa dall'ansia
io: no.. non sbagli
dissi dopo aver fatto un respiro profondo
Gio: che cosa?!
disse quasi urlando, ma io la bloccai attaccando al divano le mie mani sopra le sue.
Alzai lo sguardo.
io: Giorgia.. sei la mia migliore amica.. giuro che prima o poi te l'avrei detto
Gio: detto cosa?!
abbassai lo sguardo
io: eh che.. io e Paulo ecco.. ci stiamo..
scossi la testa rialzando lo sguardo -cioè, siamo amici e qualche volta ci vediamo ecco.. tutto qui
mi guardò allibita con la bocca spalancata
Gio: tu e.. vi, voi.. che cosa?!
balbettava per quanto non riuscisse a crederci
io: già..
annuii con un cenno della testa per poi abbassarla di nuovo
Gio: ma come cavolo hai fatto a diventarci amica?
io: Giorgia..
cominciavo a rialzare la testa
Gio: tu prima lo odiavi
stava parlando da sola
io: Giorgia
la richiamai per la seconda volta
Gio: quale sostanza ti hanno dato per farti cambiare idea su di lui?
io: Giorgia!
alzai la voce e lei finalmente si fermò guardandomi negli occhi
io: calmati! Nessuna sostanza! Ora ti spiego tutto
dissi spazientita e lei annuì semplicemente.
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Ovunque con te || Paulo Dybala
DragosteDiana è una ragazza di 24 anni, costantemente tormentata dalle paranoie, e il suo sogno è quello di diventare una giornalista sportiva. Un giorno decide di trasferirsi a Torino dato che era da ormai tempo che progettava di andare a vivere lì insieme...