Mix di emozioni

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   Capitolo 9

Mi svegliai la mattina seguente verso le dieci: la prima cosa che feci fu recuperare il telefono dal comodino e, come si poteva immaginare, fui travolta da un miliardo di notifiche.

Aprii prima Whatsapp trovandomi un sacco di messaggi di congratulazioni da parte dei miei amici e dei miei parenti.

Risposi a tutti quanti nel giro di dieci minuti ringraziandoli e nel mentre mi scese anche una lacrimuccia.

Dopo aver finito di rispondere a tutti su Whatsapp aprii anche Instagram ed è lì che ci fu il vero delirio: i miei follower da mille aumentarono drasticamente fino ad arrivare a più di sessanta mila nel giro di una sera.

Mi iniziarono a seguire quasi tutti i giocatori della Juve e con essi anche alcune delle loro fidanzate, con cui scambiai qualche parole in dm, e moltissime pagine di gossip iniziarono a parlare di me senza sosta.

Non sapevo cosa significasse essere veramente al centro dell'attenzione, ma in quel momento lo riuscii a capire..

Tra le tante notifiche che iniziai a scorrere pian piano ne vidi una che mi spiazzò per un attimo.

paulodybala ha iniziato a seguirti

Metabolizzai quello che stavo vedendo e poi decisi di ricambiargli il follow.

Il mio battito cardiaco iniziò ad accelerare di poco ed io non me lo spiegai, lasciai semplicemente perdere.

Iniziai un po' a stalkerare il suo profilo e la prima foto che vidi fu l'esultanza alla vittoria contro La Spezia del giorno precedente.

Immaginavo che per lui fosse una grande soddisfazione..

Decisi di mettergli like sperando che lui non lo notasse e così probabilmente fu.. o almeno credo..

Anche quella mattina restai a casa da sola perché Giorgia era al lavoro, così iniziai a dedicare del tempo a me stessa dato che amavo curarmi la pelle e i capelli o comunque amavo prendermi cura di me stessa in generale.

Mi feci una doccia rigenerante lavando anche i miei lunghi capelli ricci e applicandoci sopra una maschera apposita così da districarli meglio e da renderli lucidi una volta asciugati, poi feci la skincare al viso e mi vestii indossando solamente una maglia oversize che mi arrivava fino a metà coscia.

Si, amavo decisamente i vestiti oversize 10 taglie più grandi di me, ma comunque amavo anche indossare vestiti attillati.

Spalancai le finestre della mia camera facendo un respiro profondo con gli occhi chiusi e godendomi il cinguettio degli uccellini insieme al fresco venticello mattutino che mi accarezzava la pelle, causandomi piccoli brividi lungo tutto il corpo.

Amavo quei momenti in cui sembrava che la natura prendesse possesso del mio corpo cullandomi nel mondo dei sogni, ma poi aprivo gli occhi e mi rendevo conto di essere in un mondo di merda dove purtroppo la bellezza della natura viene rimpiazzata da marchingegni tecnologi che ci distraggono solamente da tutto ciò che è la vera realtà.

A volte anche un solo piccolo oggetto creato artificialmente dall'uomo può sovrastare quella che è la più grande bellezza del pianeta, ovvero la natura, ma che non ci rendiamo conto di avere perché troppo impegnati a cercare di vincere ad un gioco o a scorrere qualche stupido video su TikTok.

Sistema la mia stanza abbastanza in disordine e dopo mi recai in cucina per sgranocchiare qualcosa.

"Qualcosa".. tutto il frigo praticamente..

[...]

io: amo io vado a fare un po' di spesa, tu vuoi venire?
Gio: no no amo vai tu che io sono stanca morta, oggi ho lavorato come una pazza
disse distesa sul divano
io: va bene dai allora riposati, tranquilla
Gio: grazie amo
disse mandandomi un bacio volante
io: vado allora, a dopo
Gio: a dopo
dopo quest'ultimo presi la mia borsetta dal tavolo ed uscii di casa.

Nel mentre mi avviavo verso il supermercato, non molto distante da casa mia, sentii il mio telefono dalla borsetta suonare, così mi bloccai sul posto per vedere chi mi avesse scritto.

io: e mo chi è
dissi sbuffando nel mentre recuperavo il mio telefono dalla borsetta.

Molto pigra io..

Era un e-mail da parte di Massimiliano Allegri: mi invitò a partecipare alla partita della Juve contro il Sampdoria, che si sarebbe tenuta all'Allianz Stadium vari giorni dopo, tutto a suo spese, quindi non mi sarei dovuta preoccupare di comprare biglietti nè niente.

Rimasi un po' spiazzata e senza parole da quella sua richiesta così improvvisa e non so il motivo ma cominciarono a venirmi le farfalle nello stomaco.

Non sapevo se rispondergli subito o se riflettere sulla risposta.. non avrei avuto molto piacere di rivivere quelle sensazioni che ho vissuto il giorno prima allo stadio Alberto Picco, ma comunque una proposta del genere non va mai rifiutata..

Un mix di emozioni mi travolse completamente dimenticandomi di essere immobile in mezzo alla folla torinese e che di lì a poco qualche maniaco mi avrebbe presa e portato con sé senza nessun Dybala che mi salvasse, così ricominciai ad incamminarmi verso il supermercato cercando di dimenticarmi di tutti i pensieri che turbavano la mia mente.

Non appena tornai a casa con le mie due buste di spesa colme di cibo e bevande, raccontai tutto a Giorgia facendole leggere l'e-mail che poco tempo prima mi venne inviata dall'allenatore della squadra juventina.

Gio: o mio Dio!
urlò saltellando per tutta casa con le mani sopra la bocca
Gio: hai accettato vero?!
mi chiese fissandomi con gli occhi spalancati
io: in realtà.. non ancora
Gio: che aspetti?!
continuò a chiedermi lei
io: non so se sia la cosa giusta da fare Giorgia..
Gio: scherzi?! Un'occasione come questa non va sprecata così!
sbuffai non sapendo cosa fare e buttandomi a peso morto sul divano
io: dici?
dissi voltando la testa verso Giorgia che nel frattempo si era seduta al mio fianco
Gio: dico si! Ascoltami Diana, lascia da parte il passato per un momento e concentrati sul presente
mi disse ed io cominciai a riflettere sulle sue parole.

io: va bene, mi hai convinta
dissi alzandomi dal divano e Giorgia mi sorrise felice di aver raggiunto il suo obiettivo.

Poco dopo presi il telefono tra le mani e con l'aiuto di Giorgia risposi all'e-mail: ringraziai il Mister per l'ospitalità e gli comunicai che ci sarei sicuramente stata con la mia amica.

Avvisai mia madre della cosa, che lo riferì subito a mio padre, e mi fece le sue più sincere congratulazioni: infondo se stavo vivendo tutto quello era in parte grazie a lei e per questo non basterebbe una vita intera per ringraziarla.

Ovunque con te || Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora