Capitolo 1

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"Sono stufa di essere trattata sempre come una bambina, ho 17 anni non più 3 quando provavo il tuo casco per puro divertimento"
Guardai con aria di sfida mio padre, il celebre Tony Stark, che continuava a guardare fuori dalla finestra con aria assente.
"Alice, ne abbiamo già parlato, sei troppo piccola per entrare a fare parte degli Avengers"
"Ah sì? Io troppo piccola? Che mi dici di Peter eh? Lui ha solo 16 anni"
"Lui è diverso-"
"Diverso per cosa? Ah quindi se io mi mettessi una felpa e dei pantaloni colorati e mi fingessi una supereroina entrerei a far parte dei Vendicatori?"
"Non è questo il punto, basta chiacchere, sei mia figlia e sei troppo piccola" rispose con noncuranza mio padre mentre prendeva il telecomando per accendere il televisore.

Nat, Wanda, Thor e gli altri Avengers rimasero in silenzio mentre la pubblicità dei biscotti appariva sgargiante sullo schermo.
"Tony, io valuterei l'opzione, è una ragazza molto sveglia..." provò a replicare Natasha.
"Non ti ci mettere anche tu Nat, ho già dato la mia risposta definitiva ed è NO" rispose mio padre senza staccare gli occhi dalla TV.

Mi alzai di scatto dalla poltrona dove ero seduta e corsi in camera mia sbattendo la porta. Urlai e mi buttai sul letto mentre calde lacrime cominciarono a rigarmi il volto. "Quando riuscirò ad essere abbastanza per mio padre?" pensai, mentre dei passi familiari si avvicinavano alla porta.
"Ali sono io, dai fammi entrare"
"VATTENE PETER"
"Dai aprimi ho qui qualcosa per te"
Mi alzai svogliatamente dal letto e appena aperta la porta mi trovai davanti Peter con due waffles appena fatti guarniti da un abbondante strato di Nutella. Mi asciugai le lacrime e abbracciai il mio migliore amico, "Sai sempre come farmi felice non è vero Pete?" risi mentre lo feci sedere sull'enorme letto a due piazze. Addentai il waffle e il sapore di cioccolata mi tirò immediatamente su il morale. "Vedrai che prima o poi cederà Ali, sono convinta che tutto questo lo faccia solo per il tuo bene, per proteggerti" disse con tono incerto mentre giocherellava con i lacci della sua felpa. "Sì ma non sono più una bambina cavolo!"
"Questo lo so ma-" la nostra discussione venne interrotta dalla vibrazione del mio telefono, mi alzai dal letto e lo presi dalla scrivania; la scritta "NUMERO SCONOSCIUTO" apparve chiara sullo schermo, Peter si mise una mano davanti alla bocca mentre esclamò: "È FURY!"

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