Capitolo 13

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"Purtroppo no Alice" disse Fury con tono serio
"O mio Dio questa famiglia è problematica" affermai scuotendo la testa
"E non mi chiedete di andarci gentilmente a parlare perché come minimo torno polverizzata"
"Ovviamente no Alice" disse Fury guardando mio padre "Tony vuoi darle tu la notizia?"
Mi feci subito attenta
Tony annuì
"Ti nomino ufficialmente un'Aveneger" disse dandomi una piccola pacca sulla spalla
Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata.
Sbaglio o aveva appena detto che sarei diventata un'Aveneger?"
Pensai mentre non sapevo cosa dire
"Io..." farfugliai "Grazie papà" dissi abbracciandolo più forte del dovuto.
Mi staccai dall'abbraccio e lo guardai negli occhi, ce li aveva lucidi.
"Sono fiero di te amore" mi disse mentre una piccola lacrima gli scivolò sulla guancia.
Cominciai a piangere anche io mentre ridevo tra un singhiozzo e l'altro
"Non so veramente come ringraziarti papi"
Annuì e guardai Fury
"Sei pronta per la tua prima missione ufficiale?" chiese
"Sono pronta" dissi sicura
"Bene allora fai velocemente la valigia, tra non molto partiremo sul vostro aereo diretti alla Stark Tower" affermò "Quella vera non preoccuparti" disse ridendo
"Chiamo gli altri" propose Tony andando verso la sua stanza "Te preparati amore" mi disse con il telefono tra la spalla e l'orecchio
Corsi verso camera mia, ancora non ci credevl, ero un' Avenger cavolo. Feci un respiro profondo e misi in valigia le prime cose che trovai nell'armadio. Corsi di sotto con il mio bagaglio in mano
"Stanno arrivando" mi informò Tony mentre Fury era intento a mettere in ordine alcuni fogli
"Ehi Nick" dissi attirando la sua attenzione "Grazie di aver scelto me"
Mi fecr un sorriso quasi impercettibile
Il campanello suonò
"Vado io" dissi correndo verso l'ingresso
Aprii la porta, davanti a me c'erano tutti gli Avengers, compreso Loki, visibilmente confuso
"Siete tutti pronti ragazzi?" chiesi
"Pronti" risposero all'unisono
Mi precipitai fuori aiutando gli altri a portare le loro valigie, poco dopo Tony ci raggiunse. Prese due delle sue macchine migliori e sgommammo verso l'aeroporto. L'aereo di mio padre era lì ad aspettarci e...aspetta aspetta, il pilota era Rhodey? Non lo vedevo almeno da quando avevo 4 o 5 anni"
"Hey Rodhey" disse Tony stringendogli la mano "Ne è passato di tempo"
"Puoi dirlo forte Stark" rispose guardandomi
"E questa bella ragazza qui è tua figlia?" chiese mentre gli facevo un leggero cenno di saluto
"Ali, ti presento Rodhey" disse Tony mentre mi feci avanti
"Piacere" dissi stringendogli la mano a mia volta
"Onorato" disse Rodhey facendomi un grande sorriso
"Prego entrate" affermò poi rivolto agli altri
Era da tanto che non entravo in un areo, di solito era mio padre a fare i viaggi di lavoro. La vettura era spaziosa illuminata da diversi faretti, mi sedetti su una delle tantissime poltrone, era davvero molto comoda. Mentre gli altri Avengers si accomodavano, infilai le airpods e mi misi ad ascoltare un po' di musica, il viaggio sarebbe durato qualche ora. Guardai fuori dal finestrino, era ancora buio, e senza nemmeno accorgermene, caddi in un sonno profondo.

"Ali" la dolce voce di Loki mi svegliò
Mi stropicciai gli occhi
"Mhh" dissi stiracchiandomi sul sedile
"Siamo arrivati"
Guardai fuori dal finestrino, il sole stava sorgendo, il cielo era coperto di sfumature di rosso
"Che bello" dissi quasi in un sussurro
Mi alzai controvoglia e raggiunsi mio padre che stava portando i nostri bagagli fuori dall'aereo, lo aiutai mentre, alzando lo sguardo, vidi New York all'alba, e la Stark Tower, imponente, che spiccava tra gli altri grattacieli. Era davvero da tantissimo che non ci andavo
"Andiamo Alice" mi disse Nat
Salimmo sul taxi verso la nostra base, nostra suonava veramente strano nella mia testa. Ad aspettarci davanti alla torre c'era Happy, la guardia del corpo di mio padre, alto e con gli occhiali scuri poteva fare paura, ma in realtà era più buono del pane.
"Hey Happy" gli dissi stringendogli la mano "Come stai?"
"Diciamo bene" disse accennando un sorriso
"Signor Stark, posso aiutarla?" chiese a mio padre
"Quante volte devo dirti che puoi chiamarmi Tony? Ma sì, puoi aiutarmi portando le valigie dentro" affermò mentre, seguito da tutti gli Avengers entrava nella torre.
"Buongiorno signor Stark" la voce metallica di Jarvis mi fece sobbalzare
"Sempre pronto eh Jarvis?" disse Tony poggiando uno scatolone a terra
"Sempre" rispose

"Allora ragazzi, andate pure nelle vostre camere a riposare, è stata una lunga nottata, vi sveglierò io tra un paio d'ore" affermò mio padre
"Ah, Steve potresti mostrare ad Alice la sua stanza?"
"Certo Tony" rispose il capitano
"Vieni Alice"
Salimmo entrambi sull'ascensore, diretti verso i piani più alti. C'era un silenzio imbarazzante, era da quel giorno che non ci parlavamo
"Come stai Alice?" mi domandò con un tono dolce
"Mh" risposi
Sentii le sue braccia avvolgermi, mi lasciai andare e lo strinsi
"Per ogni cosa ci sono, sei come una sorella per me" mi sussurrò mentre l'ascensore si apriva
"Grazie capitano" risposi
Mi fece cenno di seguirlo
"Questa è la tua camera, alla tua destra c'è Nat, mentre alla tua sinistra dovrà andare...Loki penso, dato che è sempre stata vuota. Va bene per te?"
Annuii
"Bene allora buon riposo Alice" mi disse chiudendo la porta
Osservai la stanza, era completamente vuota ad eccezione di un letto a due piazze al centro di essa, con un copriletto, un lenzuolo e una coperta al di sopra. Feci il letto e sistemai i miei vestiti nell'armadio. C'era una grande finestra che dava su New York, erano quasi le 8, in strada c'era il solito traffico mattutino. Mi stesi sul letto e fissai il soffitto, tutte queste cose erano successe troppo velocemente, sembrava un film, potremmo morire tutti da un momento all'altro cazzo. Sentii dei passi leggeri fermarsi davanti alla mia porta, poco dopo un biglietto scivolò sotto la mia porta e i passi si allontanarono.
Mi alzai dal letto e lo aprii
"Tra 5 minuti nella mia stanza?
Loki :)"
Sorrisi senza pensarci, mi misi un top e dei pantaloncini un po' più eleganti della tuta che avevo prima, le Jordan e un po' di mascara, mi guardai allo specchio, ero davvero bella.
Uscii dalla mia stanza e bussai a quella di Loki, sentii dei passi avvicinarsi e un Loki sorridente mi accolse
"Entra" mi disse "Aspetta chiudi gli occhi ho una sorpresa per te"
Feci come diceva, il solo contatto delle sue mani sulla mia pelle mi fece rabbrividire, mi guidò e mi fece sedere sul suo letto.
"Apri gli occhi"
Teneva in mano una piccola catenella d'oro, con un ciondolo a forma di pugnale, incastonato con degli smeraldi.
"Questa collana mi fu regalata da mio padre per il mio 500 compleanno"
Lo guardai confusa così sorrise
"È un po' come avere 18 anni per voi umani"
Annuii divertita.
"Qualcuno mi ha detto che tra due giorni è il tuo compleanno, ma lo sai che quando ci sono altre persone sono sempre a disagio" continuò "Beh prendilo un po' come un regalo in anticipo"
Lo guardai negli occhi, ormai quell'azzurro mi era quasi familiare
"Posso?" chiese aprendo la catenina
"Certo"
Mi girai e lui me la mise al collo, mi voltai di nuovo verso di lui. I suoi occhi si spostarono verso il mio décolleté.
"Ti sta benissimo"
Sentii il battito del mio cuore aumentare sempre di più mentre il suo viso si avvicinava al mio, le sue labbra calde si posarono lentamente sulle mie, fu una sensazione bellissima, avrei voluto che quel momento durasse per sempre.

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