Capitolo 24

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Feci una faccia allibita, forse da fuori risultava più divertente che allibita, tanto che a Odino scap-pò un sorrisetto.
"Ma non ti devi preoccupare, nulla accadrà prima di 2 anni"
Tirai un sospiro di sollievo, Loki mi piaceva da morire certo, ma stavamo insieme da poco più di una settimana e sposarsi così di punto in bianco mi sembrava una decisione affrettata.
A questo punto, la situazione degenerò leggermente.
"Quindi signor "padre degli dei"" disse Tony facendo le virgolette con le dita "Mi state dicendo che mia figlia in questo momento è felicemente fidanzata con Loki?"
"Ma è naturale signor Stark, stanno insieme da circa una settimana"
Io fulminai, anzi, oserei dire polverizzai Odino con lo sguardo ma lui si limitò a fare spallucce e a sorridere.
"Alice?" disse mio padre rivolgendosi a me con occhi di fuoco "Quando pensavi di dirmelo?"
Ma non mi lasciò nemmeno il tempo di rispondere
"è un dio Alice, come puoi pretendere di stare con uno come lui? È pazzo, e poi quanti anni ha? 1900? Ti ho dato fin troppa libertà con lui, diventerebbe una cosa impossibile, non te lo posso permettere." Concluse scuotendo la testa
Alzai la testa e dissi l'ultima cosa che avrei voluto dire:
"Va bene"

Tony mi guardò, non capiva.
"Scusa?" disse con tono energico
"Va bene, dimmi quello che vuoi ma non smetterò di stare con lui, non conosci un briciolo di ciò che mi ha fatto provare in questa settimana, dopo la morte di mamma ero a terra, a terra, e solo lui ha avuto la forza di evitare di farmi passare un periodo di merda. Tu lo hai mai provato questo To-ny Stark? Hai mai pensato di definire una persona casa?" ma mi pentii subito dopo delle mie paro-le, perché vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime, e lui dirigersi in camera sua.
Gli corsi dietro, ma lui fu più veloce e mi chiuse la porta in faccia.
"Papà, ti prego aprimi" dissi bussando forte "Non intendevo..."
Ma crollai piangendo sul pavimento. Ero stanca, stanca di tutto, non ci credevo, avevo fallito an-che con mio padre.
Sentii dei passi avvicinarsi, ma non volevo vedere nessuno così mi alzai prima che Loki potesse dire una sola parola. Tirai su col naso e mi chiusi in camera.
Mi accoccolai sul materasso e senza rendermene conto, mi addormentai tra i singhiozzi.

Quando mi svegliai, il sole era già alto. Aprii un occhio, mi sentivo la testa scoppiare. Tastai con la mano il punto dove Hela mia aveva colpito, c'era un bernoccolo grande come un'arancia.
"Ora tutto si spiega" sussurrai tra me e me
Mi tirai su con fatica dal letto, cercando il mio telefono, ma non lo trovai, probabilmente sarà tra le macerie del salone.
Scossi la testa e mi diressi al bagno, la luce dello specchio quasi mi accecò, mi guardai, ero lette-ralmente in condizioni pietose, vi risparmio i dettagli.

Così aprii l'acqua della doccia e mi ci buttai praticamente dentro. Dopo, mi sentivo una persona diversa. Misi la maschera al carbone e andai in cerca di qualcosa da mettermi, ma notai che sul mio comodino c'erano ben due lettere, su una riconobbi la scrittura svolazzante di Loki, l'altra era di Tony.
Per prima aprii quella del dio:
"Hey Alice, so che adesso vorrai restare da sola, ma appena te la senti, sai dove trovarmi
Tuo, Loki"
La appoggiai sul letto, sperando che quella di Tony fosse più lunga.
"Ciao amore, so che questa lettera è l'ultima cosa che vorresti ricevere, ma mi sembrava giusto scriverla.
Per prima cosa mi voglio scusare per la mia reazione, hai 18 anni, e sei in grado di prendere le tue decisioni da sola, ma devi capire che per me sei ancora la mia bambina spensierata che mi rubava i caschi dell'armatura. So che Loki è un bravo ragazzo e se me ne hai parlato così bene sono sicu-ro che si possa definire tale. Ma sappi che se ti dovesse anche solo toccare dovrà fare i conti con me ;)
Ti amo 3000
Tony"

Feci un debole sorriso, era l'unica famiglia che mi rimaneva e gli volevo un bene dell'anima. E poi mi resi conto di avere 18 anni, ODDIO, il mio compleanno era stato il giorno precedente, ma erano successe così tante cose che me ne ero completamente dimenticata.
Mi asciugai i capelli e mi vestii in fretta, volevo andare da Loki il prima possibile.
Uscii in punta di piedi dalla camera, ma la Stark Tower era silenziosissima. Andai un paio di porte più avanti, dove si trovava la sua stanza. E bussai leggermente.

In pochi secondi me lo vidi torreggiare davanti agli occhi.
La prima cosa che fece? Mi abbracciò come mai prima d'ora.
Quando si staccò, mi sorrise.
"Sono così fiero di ciò che hai detto a tuo padre prima che neanche immagini" disse con un filo di voce
Gli sorrisi a mia volta
"Loki...era il minimo che potessi fare, tutto ciò che ho detto lo pensavo e lo penso tutt'ora. Sei la prima persona da cui mi sono veramente sentita amata e di cui sono veramente innamorata" dissi tutto d'un fiato
Ci baciammo, lo amavo sul serio.

Stavo per chiedergli se gli andasse di andare a mangiare un donut per colazione quando sentii la mia canzone preferita, "Die for you" di The Weeknd, risuonare dal garage di Tony.
Loki mi guardò con una faccia divertita.
"Ma che...?" sussurrai prendendolo per mano e scendendo verso il laboratorio
Quando arrivai, la stanza era completamente buia, l'unica cosa che sentivo era la musica. E all'inizio del ritornello, si accesero tutte le luci.
"SORPRESA!"

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