Capitolo 3

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"Ali! Bimbo ragno!" la voce di Tony ruppe il silenzio "venite di sotto, ho preso qualcosa da mangiare per tutti!" Mi alzai dal letto senza dire una parola e Peter fece lo stesso mentre scendevamo le scale che portavano alla sala da pranzo.

Appena svoltato l'angolo trovammo tutti gli Avengers seduti attorno al tavolo intenti a ridere e a scherzare di qualcosa a proposito di una vecchia missione. "Dai venite" ci esortò mio padre con una bottiglia di birra in mano. Ci sedemmo vicini e prendemmo un paio di pezzi di pizza dai vari cartoni sparsi sul tavolo, cercando di partecipare il più possibile alla conversazione, quando il mio telefono vibrò: la notifica di un sms apparve sullo schermo dove Peter puntò immediatamente gli occhi "Nick Fury"
Come due marionette ci alzammo istintivamente dalla sedia e corremmo in camera mia, curiosi di leggere il messaggio.
"Che strazio di sotto" bisbigliò Peter mentre aprivo la porta della mia camera "Come biasimarti Pete" risi mentre davo un'occhiata veloce al testo che diceva:

"Buonasera signorina Stark, come preannunciato, domani lei dovrà presentarsi allo S.H.E.I.L.D alle 6 e 30 del mattino in punto, in caso contrario l'appuntamento, e di conseguenza, la sua opportunità di far parte dell'iniziativa Avengers, sarà eliminata. Una volta arrivata alla base dovra chiedere dell'agente Coulson che la accompagnerà da me. Le consigliamo un abbigliamento sportivo poiché dovrà affrontare almeno due prove. Le auguriamo una buona serata e speriamo di incontrarla domani.
Fury e gli agenti dello S.H.E.I.L.D"

"OH MIO DIO" urlò Peter mentre mi abbracciava fortissimo "Ali hai idea della fortuna che ti è capitata????" gridò ancora più forte
"Abbassa la voce così ci sentirà tutto il vicinato" gli dissi cercando di farlo calmare.
"Oh sì giusto giusto" affermò quasi bisbigliando "ora però dobbiamo prepararci per domani"
"Su questo hai ragione" gli risposi scompigliandogli i capelli. Dopo due ore di continue ricerche della tuta giusta, optammo per questa:

"Ti sta da Dio Aliii" affermò soddisfatto il mio amico "così sei figa ma allo stesso tempo comoda" "Ah

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"Ti sta da Dio Aliii" affermò soddisfatto il mio amico "così sei figa ma allo stesso tempo comoda"
"Ah. Ah. Ah. divertente" dissi ironicamente mentre mi infilavo finalmente il pigiama.
"Sarà meglio che vada" disse sbadigliando Peter. May mi avrà mandato 50 messaggi, dice che non vede l'ora di tornare a New York, l'ho trascinata fin qui con la forza" disse Peter ridendo

Diedi un'occhiata all'orologio e in effetti si era fatto molto tardi,
"Sicuro che non vuoi un passaggio da Tony?"
"No no ho la tuta spiderman ci metto due minuti" mi rassicurò mentre mi abbracciava forte "buona fortuna per domani e mi raccomando sii prudente"
"Quello sicuro" gli risposi "se quei tizi mi sembrano troppo strani prendo e vado via" Lo accompagnai all'ingresso e chiusi la porta.

Sentivo ancora le voci degli altri provenienti dalla sala da pranzo, ma decisi di ignorarle dirigendomi invece nella camera dei miei dove mia madre era intenta a leggere un libro con una tisana in mano.
"Oh tesoro" la voce di Pepper Potts, mia madre, mi invitò ad entrare.
"Certo che di la non finiscono più di parlare" le dissi ridendo sedendomi affianco a lei
"Lo sai com'è quando iniziano non smettono più, tra un po' vado a chiamare papà" affermò. Dato che rimanevo in silenzio decise di parlare: "Fammi indovinare, hai litigato di nuovo con tuo padre per via del tuo desiderio di diventare Avenger non è vero?" Annuii mentre lei mi stringeva a sè.
"Sei una ragazza fantastica Alice, non pensare mai il contrario, vedrai che piano piano si convincerà e ti darà una possibilità ne sono convinta" la abbracciai a mia volta e la ringraziai "Grazie mamma"
"Ora vai a letto però che domani hai scuola" mi incitò, così uscii e mi diressi verso la mia stanza. Presi il telefono, misi la sveglia alla 5 e 30 e spensi la luce.
 Non vedevo l'ora che sorgesse il sole.

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