~Let me escape~. //Steve Rogers//

18

<<LILITH!>>

Clint urla per poi girarsi non vedendomi più al suo fianco. Mi misi la mano destra a lato del torace per premere sulla ferita.

Un colpo di tosse mi fa realizzare che potrei avere un emorragia interna. Dal sangue che mi usciva.

<<Clint?>>

Chiesi sentendo una mano inguantata prendere la mia mano sinistra.

<<Si?>>

<<Chiamami steve>>

Dissi mentre sentivo un pizzichio salirmi sulla gola, un altro colpo di tosse, misi la mano sulla bocca per non sputare il sangue su Clint.

<<O-Okey>>

Disse prima di chiamare un paio di volte Steve dall'auricolare. Non gli disse che potevo morire, perché appunto si sperava che non morissi. Allentai un po' la presa di Clint non avendo più forze, penso se ne sia accorto dato che fa una faccia seria e mi tira dei piccoli schiaffi per farmi rimanere sveglia.

<<Non c'è tempo di aspettarlo , ti portiamo in ospedale avviseremo dopo gli altri>>

Mi prese in braccio, non avevo le forze per aggrapparmi al suo collo, così lasciai le mie braccia a penzoloni. Non so neanche a che punto siamo, mi sembra come di aver perso i sensi, e di ritrovarmi in un vortice di emozioni, la paura è quella che prevale, vorrei muovere un braccio, ma non riesco.

***

Mi svegliai in una stanza, non ci misi molto a capire che era una stanza d'ospedale, dato il conta battiti, e le flebo. Non c'era nessuno, assolutamente nessuno. Mi tolsi le coperte, e poi con le braccia cercai di mettere i piedi giù dal letto. Fa male, molto male. 

emisi un piccolo gemito di dolore, non molto alto, e non troppo basso. Mi aggrappai al bastone della flebo e mi tirai in piedi per bene, con un dolore atroce cercai di camminare fuori dalla mia camera. Mi appoggiai allo stipite della porta, guardai fuori per vedere se c'era qualcuno. 

C'erano Tony Steve e Natasha. Cercai di camminare verso di loro, anche se il primo che si accorse della mia esistenza fu Tony, che diede una spallata a Steve. Ora Steve poteva chiaramente vedermi, e vedere le mie condizioni pietose.