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<<Come va?>>

L'orario di visite, non capisco perché lo mettano di sera, quando uno si annoia tutto il giorno e non vede l'ora di riposarsi un po', magari dormendo, c'è l'orario di visite, per carità non che mi desse fastidio. Ma con il dolore che mi ritrovavo, cercare di parlare con loro era davvero difficile

<<Intendi in generale o oggi? perché oggi ci hanno dato la gelatina alle fragole>>

Esclamai facendo ridere un po' tutti, Iniziai a tossire, mi bruciava tutta la gola. Natasha mi passa il mio bicchierino molto carino rosa con dentro l'acqua, anche se per bere bisognava usare la cannuccia che c'era. Bevvi un po' di acqua e finalmente il mio pizzichino svanisce. Anche se le visite erano finite Steve rimane per la sera, come se potessi scappare da qualche parte, non potevo andare da nessuna parte, quindi non capisco come mai volesse farsi una nottata su una scomodissima sedia, e mangiare cose schifose tutta la sera.

<<Puoi andare a casa se vuoi>>

Dissi mentre guardavo l'infermiera cambiarmi la flebo, fa un po' male, tanto che emetto una smorfia di dolore, nel momento in cui sento l'ago entrare a contatto con la mia pelle , d'istinto afferro la mano di Steve che si trovava poco di stante dal mio corpo, e ritraggo il braccio. Non mi è mai piaciuto dover assistere al cambiamento della mia flebo. L'infermiera si ferma subito, con ancora l'ago in mano.

<<Dobbiamo per forza?>>

Chiesi guardandola, mi fece un sorriso dolce prima di annuire, pian piano do di nuovo il braccio, in modo che potesse prenderlo in mano e tirarlo per far si che con il laccio che avevo riuscisse a vedere meglio dove infilare quell'ago.

<<Ci sono quasi>>

Disse, come se fosse consolatorio, strinsi gli occhi e mi morsi il labbro. Mi da una piccola pacca sulla schiena prima di uscire dalla stanza. Così e bom, pensavo fosse più lento, di solito ci mettono di più.

<<Davvero, Steve, vai a casa>>

Dissi mentre la guardavo, sorride e poi scuote la testa. Potrei essere sicura che non si sarebbe mossa neanche due secondi. Mi alzai dal letto e mi aggrappai al bastone della flebo e circumnavigai il letto, per poi guardare fuori dalla stanza, sul corridoio per vedere se c'era qualcuno.

<<Che stai facendo?>>

Chiese Steve mentre sentivo le sue mani che si poggiavano sul mio bacino. Lo guardai dall'alto della spalla. lo guardai sorridente prima di sgattaiolare fuori. Andai alle macchinette e presi le barrette preferite di Steve.

<<Tieni>>

Dissi porgendogliene uno, mi sedetti sul letto, misi la testa sulle sue gambe e lo guardai soridente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2021 ⏰

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~Let me escape~. //Steve Rogers//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora