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Ares

Io e i miei uomini siamo nascosti dietro gli alberi e cespugli che circondano il cottage di Santos García, finalmente manca poco alla sua fine. Ho spiegato per filo e per segno, per un sacco di volte, il piano ai miei uomini, voglio che tutto vada per il verso giusto, non ci deve essere neanche il più minimo errore. La talpa che lo avvisava di tutti i nostri attacchi ora mai è morta quindi questo attacco lo coglierà alle spalle. Lo ucciderò un volta per tutte così potrò riavere Kerem e la mia donna con in grembo del nostro secondo figlio di nuovo dentro casa che sembra essere diventa un deserto senza la loro voce e i loro sorrisi. Prima o avuto un momento di malore, si è rifatto vivo il dolore al cuore, lo stesso dolore che ho provato qualche mese fa quando Santos attacco casa mia è aggredì Gwen. Oramai ho capito del perché provo questo dolore, lo percepisco quando la mia bambolina sta male o gli venga fatto del male, ma se così fosse perché Aleksander non mi ha chiamato per avvisarmi. Che cosa è successo a Gwendolyn?

Noah:Ares.. Ares riprenditi, torna in mezzo a noi.. ci siamo e quasi l'ora

- Si.. finalmente -

Anche se risulta difficile scaccio via quei pensieri e mi concentro sul mio obbiettivo principale. Con delle pistole silenziate i miei uomni fanno fuori gli uomini di Santos che sorvegliavano la casa. Con un accenno di mano do inizio all'attacco. Entriamo come delle furie in casa cominciando ha sparare, presi alla sprovvista non hanno il tempo neanche di prendere le armi per difendersi che li uccidiamo tutti. Santos cerca di scappare ma gli sparo un colpo alla gamba, cade per terra urlando dal dolore.

- Finalmente, non sai quanto ho sognato questo momento Santos.. adesso te farò pagare per tutto quello che hai fatto. Hai distrutto tre miei depositi, due miei nightclub, hai osato alzare le mani sulla mia donna che era incita del mio secondo figlio e mi hia costretta ad allontanarla da me per tenerla al sicuro da te -

Santos:Come hai fatto ha trovarmi

- Quando sarai all'inferno potrai ringraziare un tuo uomo che si chiama Esteban.. prendetelo è legato -

Eseguono i miei ordini, tiro fuori dal borsone, che Noah mi aveva portato, i miei amatissimi oggetti di tortura. E comincia il divertimento. Le sue urla di dolore sono melodie per le mie orecchiette. Mi sta chiedendo pietà ma non ho nessuna intenzioni di fermarsi, rido al suo dolore, una risata malefica e terrificante.

Santos:Basta ti prego.. basta

- Stai zitto -

Prendo la pinza e gli tiro fuori la lingua, con un colpo secco gliela taglio e altre ulra di terrore si diffondo nell'aria, tutti i miei uomini stanno guardando in silenzio ma divertiti.

Decido di smettere dopo qualche ora, dopo essermi divertito abbastanza ha renderlo un corpo orribilante e uniforme dovute alle torture e ai pugni che io personalmente gli ho inflitto, quando sto per premere il grilletto mi fermo e decido di cambiare la sua pena di morte.

- Sai una morte così veloce sarebbe un gesto troppo clemente per un verme viscido come te -

Faccio segno con la testa a Noah che mi porge una tanica di benzina e gliela butto sul corpo e ne cospargo anche tutta la stanza .

- Prendete le altre taniche e cospargete la casa di benzina -

I miei uomini escono ed eseguono l'ordine. Santos capendo cosa voglio fare cerca di scappare ma lo blocco e gli assestato altri pugni e calci.

- Sta buono -

Dopo che i miei uomini hanno finito di eseguire i miei ordini escono tutti fuori, prendo l'accendino e mi avvicino a Santos che mi guarda con uno sguardo di suppliche. Gli lancio addosso l'accendino e prende subito fuoco, lo guardo con un sorriso sadico mentre si rotola per terra per cercare di spegnere le fiamme mentre la stanza intorno a lui prende velocemente fuoco.

Toxic And Sweet (Mafia Romance)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora