Annabeth intanto, era riuscita a prendere sonno, ma si era svegliata a soli dieci minuti dall'inizio della prima ora. Si vestì in fretta e furia e uscì di casa correndo senza neanche fare colazione.
Non si fermò nemmeno un istante per riprendere fiato e riuscì ad arrivare in classe, che ormai era affollata di studenti, proprio quando suonò la campanella.
Percy p.o.v.
"E' bellissima" pensai. Era sudata per una corsa, pensai, aveva i capelli scompigliati e non si era neanche truccata, ma per me era tutto quello che potevo desiderare: non c'era nessuna ragazza della scuola che potesse competere con Annabeth, ne ero certo.
Riprendiamo la storia in terza persona.
Tutti si girarono a guardare Annabeth mentre andava a sedersi vicino a Percy che, senza accorgersene, la stava fissando con una faccia da pesce lesso. Rinvenuto da quella momentanea trance richiuse la bocca e salutò Annabeth, che ricambiò con un sorriso.
Le ore di scuola passarono velocemente, tra le lezioni che si attingeva a spiegare il professore e quelle "private" che faceva Annabeth a Percy, data la sua dislessia. Arrivò finalmente l'ora di tornare a casa e Percy si offrì per accompagnare Annabeth a casa sua.
Durante il tragitto parlarono dei propri gusti e delle loro aspettative per il loro futuro: Annabeth voleva diventare un architetto, il che si poteva capire dalla sua ossessione per le opere architettoniche, mentre Percy voleva far parte dei nuotatori della Nazionale americana per poter partecipare alle Olimpiadi.
Essendo il giorno libero per Annabeth, si mise d'accordo con Percy per vedersi quel pomeriggio per aiutarlo a ripassare matematica, in cui era davvero negato.
Per la prima volta sarebbe entrato qualcuno nella casa di Annabeth, a parte lei stessa ovviamente, e questo le suscitava una certa inquietudine, dato che non voleva far sapere a Percy della sua vita auto sufficiente.
Ma per lei l'importante era passare più tempo possibile con lui per capire se poteva piacergli ed esserci qualcosa tra loro.
Dopo che Percy la salutò con un piccolo bacio simile a quello della sera precedente (Annabeth dovette usare tutto il suo autocontrollo per non arrossire), corse in casa, mangiò e pulì la casa da cima a fondo. "Tutto deve essere perfetto e in ordine" pensò Annabeth.
finiti i lavori di casa andò in bagno per farsi una doccia e si vesti come meglio potè. si sedette sul divano a leggere un libro, per ingannare il tempo, aspettando con impazienza l'arrivo del ragazzo che le aveva rubato il cuore.
_ANGOLO_AUTORE_
Ciao a tutti gli appassionati di Percy Jackson!! Volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato, votato e visualizzato i primi capitoli della storia!! ;) Ecco voi il quinto capitolo scusate ma ieri non ho avuto il tempo materiale per scrivere il capitolo ma oggi ho rimediato! Volevo avvertire i lettori che durante le vacanze di Pasqua non riuscirò a postare molti capitoli causa parenti, ma utilizzerò questa breve pausa per pensare a come sviluppare la storia!
grazie a tutti ciaoooo!!
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Colpi Di Fulmine [PERCABETH]
FanfictionAnnabeth, una ragazza di 17 anni che si è appena trasferita a New York da San Francisco, deve cominciare il nuovo anno nella Good High School, una nuova scuola appena inaugurata. Qui conoscerà diverse personalità tra cui una in particolare.. Ho dec...