P.O.V Annabeth
Stavo correndo per i corridoi della scuola, mentre l'unico pensiero resente nella mia testa era l'immagine di Percy e Rachel che si baciavano proprio mentre stavo uscendo dal bagno. "Che stronzo che è" pensai, e una lacrima solitaria cominciò a scendere lungo lo zigomo sinistro. "Non è successo veramente", "non può averlo fatto" continuavo a ripetermi, anche se sapevo che mi stavo sbagliando.
Corsi il più velocemente possibile verso l'uscita della scuola, cercando di non badare alle urla di Percy mentre mi rincorreva, che nel mentre aveva lasciato Rachel davanti al bagno e si era diretto verso di me.
Una parte di me voleva fermarsi e chiederle cosa fosse successo in quel minuto in cui si era assentata, ma l'altra parte di me, che vinse, mmi diceva di continuare a correre e non voltarmi per nessun motivo al mondo. Uscii da scuola piangendo e singhiozzando e mi diressi verso casa senza neanche fermarmi per riprendere fiato. Finalmente arrivai a casa e mi chiusi la porta alle spalle, e fu in quel momento che le lacrime che avevo cercato di nascondere cominciarono ad uscire ininterrottamente. Piansi, piansi per quelle che mi sembrarono ore, fino a quando non sentii il campanello suonare. Presi il citofono e chiesi chi era. "Sono Percy.. Per favore Annabeth aprimi" rispose il moro dall'altra parte del citofono. Ero più indecisa che mai sul da farsi. Decisi di lasciare chiuso il portone nella speranza che Percy se ne andasse. Naturalmente mi sbagliavo come al solito.
Dopo qualche minuto infatti risuonò il campanello: era sempre lui. Decisi allora di aprire e mi preparai psicologicamente a rivederlo. Mentre lo aspettavo mentre saliva le scale il tempo sembrò fermarsi. Ebbi un attimo di ripensamento, ma era troppo tardi, dato che Percy era appena entrato in casa.
Stranamente il sorriso che era sempre raggiante era spento, proprio come i suoi occhi, solitamente luminosi. - Cosa vuoi Percy?- risposi forse un po' troppo bruscamente. -Volevo spiegarti quello che era successo prima non è come stai pensando io...-. Non fece in tempo a finire la frase che cominciai a urlargli contro che era uno stronzo, un insensibile che non tiene conto dei sentimenti altrui, facendo uscire tutta la rabbia in ogni singola parola. Lui non disse niente, stava zitto, con il capo chino attento a non guardare Annabeth negli occhi. La lasciò finire di parlare e, una volta sicuro che Annabeth non parlasse più rispose - Ha fatto tutto Rachel.. io non me lo sarei mai aspettato. Annabeth è stato tutto un grosso malinteso ma devi credermi quando ti dico che non provo nulla per Rachel, io amo una ragazza sola, quella che mi ha rubato il cuore, e sei te Annabeth...-. Era diventato rosso e si grattava la nuca in segno di imbarazzo. A quelle parole non potei non credergli: erano piene di emozioni, di verità. Senza pensarci due volte mi gettai tra le sue braccia pronte a cingermi in un abbraccio che parlava per lui.
_Ti amo..- mi sussurrò, facendomi venire i brividi. Mi prese e ci sedemmo accoccolati sul divano e ci vedemmo un film, fino a quando non mi addormentai a metà film tra le sue braccia, non prima di sussurrargli - Ti amo pure io Testa d'Alghe..-
_ANGOLO_AUTORE_
Ciao a tutti!!!! Sorpresa sono riuscito a ricavare un po' di tempo per scrivere un piccolo capitolo dato che era da un po' di tempo che non aggiornavo!! Meno male che Annabeth non può resistere agli occhi da cucciolo di Percy ahah comunque spero che vi piaccia!!! Tra un po' come ho detto comincerò a postare i capitoli della mia nuova storia.. nel mentre chi non le ha ancora letta passi sul profilo di @eolide98 e vi consiglio "Remember me (Pernico:Percy Jackson x Nico Di Angelo)"
ciao a tutti e buona lettura!!!!
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Colpi Di Fulmine [PERCABETH]
FanfictionAnnabeth, una ragazza di 17 anni che si è appena trasferita a New York da San Francisco, deve cominciare il nuovo anno nella Good High School, una nuova scuola appena inaugurata. Qui conoscerà diverse personalità tra cui una in particolare.. Ho dec...