[Qualche mese dopo]
"Tua mamma?" chiese Christian, buttandosi sul letto, con i piedi a penzoloni, dopo una giornata faticosa di scuola.
Ne era passato di tempo dalla prima volta che si erano veramente parlati e Mattia non aveva mai detto al suo amico che effettivamente lo avesse già visto prima, che conoscesse quasi ogni suo comportamento, che per lui fosse come se già lo conoscesse.
Eppure aveva avuto modo di poterlo osservare ancora meglio da così vicino, aveva notato quanto, oltre al silenzio, ci fosse molto altro. Christian era timido, non parlava, ma con lui eccome se lo faceva. In poche settimane era entrato nelle sue grazie e aveva scoperto che avesse una sorella, che sua mamma avesse una scuola di ballo e che adorava le crêpes alla nutella.
Cosa che lui gli preparava ogni volta che andavano a casa sua nel pomeriggio dopo scuola.
Ormai era un'abitudine anche di Christian, che vedeva Mattia sparire qualche minuto per poi tornare sempre con quel dolce che amava alla follia.
Anche in quel momento gliene stava passando una porzione, in un piatto di porcellana bianco, con la nutella che strabordava dai bordi della pasta e un filo di zucchero a velo al di sopra, e quando notò che l'amico non fece per prenderlo, Mattia si voltò chiedendosi per quale motivo stesse facendo così.
Perciò, poggiò il piatto sulla scrivania e si sdraiò al suo fianco, facendo cadere la sua nuvola di capelli proprio accanto alla testa dell'altro."Mia mamma è al lavoro, come sempre, ma tu oggi sei più strano del solito" disse, fissando il soffitto e portando una mano in alto nella traiettoria della sua visione, mentre l'altro lo mise dietro la testa, così, tanto per mettere le braccia da qualche parte.
In risposta solo il silenzio.Il caro vecchio silenzio, un amico imprescindibile di Christian. E questa cosa l'aveva anche accettata Mattia, ma pensava di essere riuscito ad andare oltre al muro che il suo amico ogni tanto tirava su a caso, senza che effettivamente fosse successo nulla, ma, nonostante a volte sembrasse che il muro fosse abbattuto, accadevano ancora quei momenti in cui il nero si perdeva e al biondo non restava che aspettare solo che nella mente di Christian tornasse il sereno.
Così Mattia si voltò a guardarlo, non calcolando quanto vicini fossero esattamente. Cercò di non reagire a quella distanza così risicata esattamente come sentiva l'esigenza di fare, perché il suo istinto gli diceva di saltare immediatamente indietro, di non osservare da così vicino le sue lentiggini, di non sentire il suo profumo come in quel momento, come da mesi cercava di nascondere, ma che da tempo stava aumentando. Diventava sempre più difficile, ma non aveva minimamente intenzione di smettere di essere suo amico, di perdere quella grossa opportunità che gli era stata concessa."è che Martina mi ha scritto ieri" emise infine, quasi sottovoce, infine, Christian e Mattia quasi si strozzò con la sua saliva.
Martina.
La bellissima e seducente ex di Christian. Quella ragazza che, aveva scoperto qualche mese fa, l'amico aveva lasciato perché aveva semplicemente perso interesse nei suoi confronti.
Quando gli aveva raccontato i dettagli della loro relazione, di come il nero effettivamente non provasse nulla per la ragazza, Mattia aveva sentito una sensazione enorme di sollievo nel petto, come se in precedenza avesse pensato di dover competere con quella ragazza che nemmeno conosceva. Lo sapeva di non avere lo stesso tipo di relazione che lei aveva con lui, eppure si era sempre sentito così e forse proprio per questo la detestava a prescindere.
Ed in quel momento, quel peso che mesi fa era sparito e che per mesi non lo aveva ossessionato più, era tornato. Non aveva idea di come si sentisse Christian da quel punto di vista, forse perché non aveva il coraggio di chiederglielo, forse perché aveva paura che anche lui potesse chiedergli qualcosa di rimando, e la risposta quale sarebbe stata? Che gli piaceva lui da così tanto che non aveva mai avuto occhi per nessun altro? Sarebbe stato patetico e, peggio, avrebbe portato alla fine della loro amicizia.
E Mattia si era ripromesso di nascondere per sempre quei sentimenti, per poter stare accanto al suo amico. Per non perderlo. Perché potergli stare accanto, in qualunque modo fosse possibile e in cui volesse Christian, era ciò che importava a Mattia. Con i suoi sentimenti ci avrebbe fatto conto in un secondo momento, esattamente come faceva da mesi, ormai.
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Partire da te [zenzonelli]
Fanfiction"Solo il rumore assordante del silenzio. Solo delle dita totalmente rovinate, martoriate dallo stesso carnefice che le possedeva. Semplicemente Christian Il sogno proibito di Mattia." Un racconto semplice, onesto, in un universo alternativo, in cui...