Trovare posteggio fu un'impresa davanti a scuola, anche perché erano arrivati esattamente solo cinque minuti prima del suono della campana, dato che i due ragazzi avevano perso tempo davanti a casa di Mattia, anche se per un buon motivo.
Stavano insieme.
Definitivamente.
Davvero.
Mattia sentiva il cuore correre come un pazzo, felice, frastornato, incredulo di tutta questa felicità, di questa libertà che avevano, dato che ora anche le loro madri, che sembravano aver fatto una sorta di scommessa, sapessero di loro.
Ma proprio per come quella giornata era iniziata bene, per come quelle ultime settimane erano sembrate un sogno, il piccolo si sarebbe dovuto aspettare che qualcosa sarebbe andato storto. Niente avrebbe potuto rovinare la sua felicità, ma Mattia sapeva perfettamente che ci fosse solo una piccola cosa che loro due ancora non avevano affrontato.
Martina.
La ex di Christian.
Quella ragazza era riapparsa nelle ultime settimane, prima iscrivendosi ancora nella scuola di danza della mamma di Christian, poi presentandosi a scuola con la scusa che fosse stato il preside ad invitarla per aiutare i ragazzi. E per quanto il tutto fosse plausibile, nulla riusciva a togliere il pensiero di quanto tutta quella situazione fosse estremamente strana.
Nella mente del biondo quella piccola informazione, quella della sua presenza, era passata poco, aveva avuto poca importanza, proprio per quello che aveva dovuto affrontare per potersi mettere insieme al proprio ragazzo. E proprio per questa ritrovata felicità, una volta arrivati davanti al cancello, mano nella mano con Christian, fregandosene dei commenti degli altri, a Mattia venne in mente Martina e a come si sarebbe dovuto comportare.
Oggi era l'ultimo giorno in cui Christian si sarebbe dovuto andare ad allenare a scuola, per la pausa natalizia che avrebbe portato alla chiusura anche di quella. E se l'avesse incontrata?
Il biondo si voltò a guardare il più grande che, con espressione serena, entrava insieme a lui nella scuola, mano nella mano, come se nulla potesse rovinargli quel momento, come se finalmente l'ombra che lo portava ad essere quello silenzioso, quello misterioso, si fosse finalmente alzata e avesse rivelato lo scherzoso Christian che adorava prendersi gioco del permaloso Mattia, dimostrando prevalentemente in quel modo il suo amore.
Così il piccolo decise che no, non gli avrebbe chiesto come si sarebbe comportato con Martina, non gli avrebbe chiesto cosa avesse deciso di fare, perché forse era quello il punto: non c'era bisogno di decidere nulla, perché Christian aveva già nella mente ben chiaro cosa volesse davvero.
E come se la sua mente volesse avvisarlo, facendolo pensare a lei una volta arrivati davanti a scuola, se la ritrovarono in aula che parlottava con una ragazza della loro classe, evidentemente per perdere tempo, visto che quando li sentì entrare e si voltò verso di loro, verso Christian, Martina non chiese nemmeno scusa alla ragazza e si allontanò subito da lei per avvicinarsi al nero, ignorando totalmente Mattia, nonostante si stessero tenendo per mano.
"Chri! Allora, hai deciso? Vuoi che ti dia una mano?" chiese quella, spostando dalle spalle i lunghi capelli e cercando di mostrare il suo sorriso migliore. Da quando era tornata non l'aveva ancora vista comportarsi in quel modo e ringraziava che lui e quella ragazza non si fossero mai incontrati nella scuola di danza. Christian continuava a tenerlo per mano quando mise su la sua vecchia espressione indifferente, quella che per tanto tempo Mattia gli aveva visto indossare, quella fatta di silenzi, un silenzio che il biondo aveva imparato ad amare, ma che sembrava così rumoroso da quando aveva imparato a conoscere ed amare ancora di più la parte scherzosa e simpatica del proprio ragazzo.
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Partire da te [zenzonelli]
Hayran Kurgu"Solo il rumore assordante del silenzio. Solo delle dita totalmente rovinate, martoriate dallo stesso carnefice che le possedeva. Semplicemente Christian Il sogno proibito di Mattia." Un racconto semplice, onesto, in un universo alternativo, in cui...