"Ti prego, indossa una maglia o ti salto addosso qui, anche se qualcuno può entrare da quella porta" disse Christian mentre se ne stava con la borraccia in mano a fissare Mattia a petto nudo che faceva qualche passo di latino davanti allo specchio in un'aula della scuola di sua madre. Da sempre, infatti, il piccolo portava al collo due collane: un crocifisso d'oro e un rosario lungo in legno, che gli arrivava ad altezza stomaco. Christian aveva potuto notare questo dettaglio poche volte, dato che prima che diventassero intimi, non aveva mai avuto l'occasione di vederlo nudo.
Eppure ultimamente, passavano più tempo in quelle condizioni che con i vestiti addosso.
Sarà perché nessuno dei due riusciva a reggere lo sguardo dell'altro senza saltarsi addosso, ora che niente e nessuno li poteva fermare o perché Christian stava aiutando Mattia ad allenare, finalmente, quella caviglia debole che aveva infortunato qualche anno prima, per poterlo far tornare, prima o poi, a ballare insieme a lui.
E poi, a Christian piaceva fare da insegnante al suo ragazzo, nonostante lo vedesse muoversi in un modo distante dal suo, caratteristico del suo stile, ma adorava poterlo guardare costantemente muovere quei fianchi al ritmo della musica.
"Smettila di fissarmi, allora, perché ho caldo e non ho intenzione di mettermi una maglia solo perché tu non riesci a tenerlo nei pantaloni" sbottò Mattia, che ancora faceva leggermente fatica a tenere l'equilibro, soprattutto quando doveva fare dei giri sulla caviglia che ancora gli faceva male. Proprio come stava cercando di fare in quel momento davanti allo specchio, forse nemmeno rendendosi conto di come aveva appena risposto al suo ragazzo.
Christian lasciò cadere la propria borraccia a terra e corse verso il suo ragazzo, afferrandolo e sollevandolo per i fianchi, prendendolo alla sprovvista e facendolo urlare dallo spavento.
"Ma che fai?!" urlò il biondo, aggrappandosi al corpo del più grande istintivamente, per non cadere, anche se sapeva che quello non lo avrebbe mai lasciato andare giù, piuttosto si sarebbe buttato sotto di lui per fare in modo che non si facesse male.
Dopo qualche istante lo mise giù e lo appoggiò allo specchio della stanza, dove sicuramente sarebbe rimasto un grosso alone, per poterlo baciare approfonditamente. Non aspettò nemmeno qualche istante per infilargli la lingua in bocca e portarlo a gemere e a farlo eccitare, per stuzzicarlo proprio come piaceva fare a lui da sempre, anche se aveva passato mesi a farlo di nascosto, mentre ora poteva farlo così chiaramente che si potevano lasciare andare anche nell'aula di danza senza problemi che qualcuno potesse vederli.
Gli portò una mano sotto il mento, stringendoglielo mentre ancora lo baciava e poi si staccò per guardarlo negli occhi, che vide liquidi, proprio come desiderava lasciarlo ogni volta che lo prendeva così, alla sprovvista, quando meno se lo aspettava. Gli piaceva vedere quel desiderio scorrere nei suoi occhi e tra di loro, con la consapevolezza che se anche in quel momento si sarebbero trattenuti, sarebbe arrivato il momento in cui sarebbero rimasti soli. Nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Poco importava, perché avevano tutta la vita davanti.
Ed era strano pensarlo, perché mai avrebbe creduto di poter provare un amore che ti fa desiderare di stare insieme ad una persona per tutta la vita.
Ma eccolo lì, contro uno specchio, che poi avrebbe dovuto ripulire prima che la madre lo sgridasse, a tenere tra le braccia quello che riteneva il proprio migliore amico, suo fratello, l'amore della sua vita. Non aveva modo per poter descrivere Mattia, perché qualunque termine non sarebbe stato mai abbastanza per poter narrare del sentimento enorme che provava per lui.
Christian non era una persona che amava le parole, era più uno da gesti.
Se amava, lo dimostrava con tutto se stesso e pensava di averlo dimostrato a Mattia in ogni cosa, soprattutto mostrandogli il se stesso scherzoso, che adora prenderlo in giro, per farlo imbronciare e poi baciarglielo quel broncio arrabbiato. Ma, soprattutto, sapere di poter prendere parte alla ripresa della caviglia del suo ragazzo, per potarlo far tornare a ballare, beh, quello sperò fosse il gesto ultimo con cui dimostrava a Mattia tutto il suo amore.
Se anche in minima parte la danza fosse importante per Mattia, tanto quanto lo era per Christian, allora quella era la cosa più importate che il più grande potesse fare per il più piccolo.
E la risposta arrivò proprio lì, dopo che le loro labbra si furono staccate, rosse dal bacio e bagnate delle loro salive, contro quel vetro freddo, nel mese più romantico dell'anno.
"Grazie Chri, non avrei mai pensato di poter ballare di nuovo"
Christian sorrise, carezzandogli una guancia.
"Davvero, pensavo che avrei vissuto tutta la vita rimanendo dietro a questo infortunio, che mi avrebbe ricordato per sempre cosa mi fossi perso, quali opportunità mi ero mangiato. Ma adesso sono con te, che non ti arrendi anche quando vedi che la caviglia cede, che zoppico leggermente e me lo sento che grazie a te potrò tornare ad essere quello di una volta" ribadì, poggiando una mano a sua volta sul viso dell'altro, con gli occhi leggermente umidi per l'emozione entrambi.
Si amavano alla follia e a volte non sentivano nemmeno l'esigenza di dirselo a voce, perché quel sentimento fluiva tra loro così libero, così forte e potente, che sarebbero stati dagli sciocchi se non se ne fossero accorti.
"Chissà, magari un giorno andremo ad 'Amici'" se ne uscì il più grande, facendo scoppiare a ridere entrambi, mentre Mattia si asciugava una lacrima che usciva dagli occhi senza che potesse contenerla.
Dopo qualche istante il biondo, sorridendo, preso dal gioco del momento ammise con voce spezzata:
"Dove sicuramente tu vinceresti"Fine
(Se vi fa piacere seguitemi su insta: @/rosicapuano o su Twitter @/unissons_. Grazie per aver seguito la mia storia, spero che leggerla vi sia piaciuto tanto quanto è piaciuto a me scriverla, ma non è un addio, perché continuerò a scrivere altre storie su questa coppia che mi piace molto. Stay tunes)
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Partire da te [zenzonelli]
Fanfiction"Solo il rumore assordante del silenzio. Solo delle dita totalmente rovinate, martoriate dallo stesso carnefice che le possedeva. Semplicemente Christian Il sogno proibito di Mattia." Un racconto semplice, onesto, in un universo alternativo, in cui...