"Prova così, invece" gli disse Mattia, mettendogli le mani sui fianchi e posizionandolo nella maniera corretta che intendeva lui, quella che avrebbe aiutato Christian a fare il passo in modo perfetto.
Erano ancora nell'aula a provare, ma questa volta la sera successiva. Teoricamente avrebbero dovuto essere a casa di Mattia a studiare, ma il nero quel giorno sembrava distratto e il biondo pensò che l'unico modo per farlo tornare a concentrarsi fosse la danza.
Lo aveva visto molto distratto quel giorno, ancora più silenzioso del solito, e si chiese se quello che era accaduto il giorno prima potesse c'entrare. Alla fine Mattia la sua gelosia era riuscito a controllarla, categorizzandola come irrazionale, ma comunque decidendo di tenere sotto controllo Dario perché non si fidava totalmente di lui, ma Christian sembrava aver metabolizzato male qualcosa che aveva letto nei suoi occhi. Il biondo aveva provato tutto il giorno a farglielo dimenticare, avendo davvero il terrore che potesse decidere di parlare finalmente, ma di dire qualcosa di tremendo, o peggio, dirgli che aveva capito i suoi sentimenti e che decidesse, quindi, di porre termine alla loro amicizia.
Si guardarono entrambi attraverso lo specchio, negli occhi, come a volersi comunicare qualcosa, mentre le mani di Mattia bruciavano sui fianchi di Christian. Gli mancava il fiato, come se a ballare fosse lui, come se fosse lui che si stesse allenando da ore ormai, ma non era così.
Inaspettatamente, fu il nero a prendere l'iniziativa per primo.
Si voltò e le mani del biondo seguirono quel movimento, esattamente come era abituato a fare con tutte le ballerine con cui aveva avuto l'occasione di poter ballare. E quel dettaglio non scappò dagli occhi osservatori e indagatori di Christian.
"Come le sai fare tutte queste cose?" chiese, facendo un passo indietro, facendo cadere le mani del biondo, che improvvisamente tornarono fredde. Mattia non aveva mai pensato che tenere nascosto all'amico che avesse fatto danza, potesse diventare un motivo di litigio e non credeva nemmeno che lo sarebbe stato, perché aveva dei buoni motivi per non averlo fatto e gli parve strano vederlo reagire in quel modo. Non era da Christian. Probabilmente gli stava passando altro per la mente e se c'era un'altra cosa che Mattia si era ripromesso nei mesi, oltre che quello di tenere nascosti per sempre i propri sentimenti, era quella di aiutare l'amico qualora ne avesse bisogno, di esserci sempre per lui e stargli accanto anche nei momenti peggiori.
"Fino a qualche anno fa facevo danza latino-americana" decise, così, di rispondere sinceramente, sperando che il nero non decidesse per quello di liquidarlo.
Christian sgranò gli occhi e si portò una mano dietro la testa, come per trovare le parole giuste da dire e a Mattia venne da sorridere perché si accorse subito dai suoi occhi che questa cosa non li avrebbe portati ad allontanarsi. Poteva leggere dal suo sguardo basso, dalle spalle basse, che il nero si sentisse in colpa per il proprio comportamento, forse per aver parlato troppo, per aver infilato un coltello in una piaga di cui non sapeva nemmeno l'esistenza.
"Non ti preoccupare Chri, non te l'ho mai detto perché non ritenevo che fosse una cosa importante"
"Invece lo è"
Mattia si scosse, perché la voce del nero sembrava di un'ottava leggermente troppo alta, come se anche lui fosse alterato. Abbassò il capo per poterlo guardare meglio in viso e notò le sue lentiggini ancora più scure.
"Chri..." cominciò Mattia, ma venne bloccato dall'amico immediatamente.
"Lo so che era importante per te. Noto come mi guardi, come guardi tutti quando ballano. E dovevi anche essere bravo visto i consigli e il modo perfetto in cui porti"
Il biondo sorrise, pensando che Christian in fondo non si stesse sbagliando, che guardarli gli dava quel senso di nostalgia, che gli sarebbe tanto piaciuto ballare ancora, che a volte si chiedeva se la sua caviglia ce l'avrebbe mai rifatta a sopportare il peso di una nuova coreografia, di tanti allenamenti, ma con gli anni si era arreso all'idea di non poterlo più fare. Ma lui il nero lo guardava, lo osservava, per un altro motivo, che ancora il suo amico non aveva compreso.
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Partire da te [zenzonelli]
Fanfiction"Solo il rumore assordante del silenzio. Solo delle dita totalmente rovinate, martoriate dallo stesso carnefice che le possedeva. Semplicemente Christian Il sogno proibito di Mattia." Un racconto semplice, onesto, in un universo alternativo, in cui...