Capitolo 16

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Alla fine ad uscire da quella stanza di albergo ci erano riusciti. In un modo o nell'altro si erano dovuti staccare l'uno dalle braccia dell'altro, nonostante sapessero quanto sarebbe stato difficile tornare alla vita di tutti i giorni dopo una serata simile. Non erano pronti al rientro a scuola, non erano pronti a doversi fare effusioni di nascosto, ma avevano una consapevolezza in più: di essere più veri di quanto lo fossero mai stati. Entrambi sapevano ogni cosa dell'altro mai, niente più segreti, niente più sguardi nascosti, anche tutto il tempo che Mattia aveva passato ad osservare Christian, era saltato fuori e, nonostante fosse stata una cosa imbarazzante, da una parte era meglio così, dall'altra gli sarebbe mancata la sensazione che quel suo momento gli regalava.

Quando tutto attorno a lui spariva, perché improvvisamente appariva la splendida figura di quel ragazzo di cui non sapeva il nome, ma di cui sapeva già di essere innamorato, come fossero anime gemelle.

Ma con quello che era successo nelle ultime settimane, dopo averlo conosciuto pochi mesi prima, era come se il concetto di 'anime gemelle', fosse reale. Era stato inevitabile per loro entrare in contatto, conoscersi per davvero, come nelle favole. Tutto aveva portato a quel momento, a quel preciso istante in cui i loro cuori e i loro corpi si erano uniti e Mattia, che credeva tanto in queste cose, non avrebbe mai smesso di ringraziare dio per avergli regalato Christian, il più dolce, splendido e coglione tra i ragazzi che avesse mai conosciuto.

"Dobbiamo proprio andare a scuola?" chiese il grande, sulla soglia di casa sua, essendo passato a prendere Mattia per andare nel luogo dove avrebbero passato metà della loro giornata. Poi, probabilmente sarebbero finiti in un centro commerciale, a fare acquisti di Natale, dato che la festività era alle porte e data la nuova 'situazione' da gestire, entrambi non avevano avuto il tempo di pensare anche a quelle cose.

Esattamente, quanto tempo porta via l'amore?

Mattia gli mise le braccia attorno al collo, appendendosi praticamente a lui, arrivandogli ad un palmo dal viso. Non gli importava che fossero all'aperto, non gli importava che qualcuno avrebbe potuto vederli, aveva già pensato a tutto e sapeva che farlo vedere direttamente, anche ai propri genitori, per lui sarebbe stato il modo migliore di mostrare loro cosa provava per Christian, anche perché non era una cosa facile da descrivere a parole.

"Chri, è l'ultimo giorno, poi ci sono le vacanze di Natale. C'è lezione solo fino alle undici... che ti costa?" cercò di convincerlo ad un palmo dalla sua bocca, mentre il grande lo fissava, mantenendolo con le mani sui suoi glutei. Aveva potuto imparare, da quella loro prima notte insieme, quanto il ragazzo fosse ossessionato dal suo sedere, anche se lui non ci vedeva nulla di speciale.

Christian gli strinse una chiappa e poi si chinò a baciarlo, facendo sorridere Mattia che ricambiò immediatamente, aprendo la bocca per approfondire il bacio al meglio.

Vennero interrotti da qualcuno che si schiarì la voce alle loro spalle.

Mattia si voltò, facendo fatica a staccarsi da quel bacio e da quelle sensazioni che ogni volta il ragazzo gli faceva provare, tanto che sentiva di essere leggermente frastornato, ma tutto quello scomparve nel giro di qualche secondo, quando vide sua madre che li fissava, con una mano sulla bocca, trattenendo le risate. Sinceramente? Si aspettava qualunque reazione tranne che quella.

Gli facevano venire da ridere?

"Come dovrei reagire?" chiese retorica Giulia, la mamma del piccolo, facendo qualche passo in avanti. Solo in quel momento percepì le mani di Christian già lontane dal suo corpo, come se lui si fosse accorto di sua madre, ancor prima che potesse rendersene conto anche lui.

Prima stava ridendo di loro e ora chiedeva al figlio come avrebbe dovuto reagire?

"Mamma, noi..." provò ad iniziare, ma le parole gli morirono in gola, non sapendo davvero se la madre approvasse tutto quello o se le risate fossero amare. Pensava che quando qualcuno li avrebbe scoperti, in quel momento avrebbe saputo come reagire, per questo non ci aveva pensato molto, lasciandosi liberi di vivere come volevano, ma la madre lo aveva preso alla sprovvista e non pensava sarebbe accaduto tanto presto.

Partire da te [zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora