CAPITOLO 3: QUALCOSA NON VA

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( Zelda: Casa Spellman )

Non capisco come faccia mia nipote ad amare quel killer, insomma aveva tentato di ucciderla... come può passarci sopra. L'amore è proprio cieco davanti a tutto.
Mi richiamò alla realtà Sabrina, che improvvisamente prese il Wisky e se ne versò un pò nel bicchiere, ancora non riuscivo a credere che la ragazza che ho cresciuto beva... incredibile, è totalmente diversa dalla persona che ho cresciuto... non me ne capacito.

" Zia, Caliban domattina andrà via, deve ritornare all'inferno" " Va bene tesoro"," Ah, non chiamarmi *tesoro*, mi da alquanto fastidio"," Ok, calmati ora era solo una dimostrazione di affetto" " Non mi servono le due dimostrazioni inutili di amore "; " Va bene amore mio lascia stare, non arrabbiarti per loro"," Hai ragione amore mio, non ne vale la pena".

Ma come si permette, io non posso chiamare la persona che ho cresciuto * tesoro * mentre quell'uomo che l'ha quasi uccisa può chiamarla *amore mio*, non lo capisco proprio...è cambiata e anche molto... quasi non la riconosco.

( Sabrina e Caliban: Camera )

" Amore mi mancherai un sacco quando te ne andrai, non so come farei a stare senza di te", " Tranquilla... vi scriveremo via lettera o ci vedremo come proiezione astrale".

( Mattina )

Caliban è appena uscito da casa per tornare all'inferno, credo che le mie zie ( particolarmente Zelda ) non abbiano accettato il mio amore ne suoi confronti; pazienza... dovranno accettarlo che vigliano oppure no.
" Buongiorno zie, Ambros... come state, ieri sera mi sono proprio divertita...", " Bhe si è sentito per tutta la notte a quanto pare"... " Non permetterti di fare queste osservazione Zelda "," Sabrina ultimamente ti scaldi un pò troppo per cose inutili, sicura di stare bene ?" " Sto benissimo... ora vado, ho una questione da risolvere con dei piccoli mortali ".

Andai in un negozio di vestiti dove trovai la mia prima anima, mi accorsi da subito che dietro di me c'era mia zia Zelda che mi seguiva ma io avevo un bel lavoretto da svolgere perciò che mi segua pure: " Ciao Sergio, come stai ? Tutto bene ? Sai ho saputo da un uccellino che tu a quanto pare hai rapito 2 bambini non è così?," Bhe ti faccio i miei complimenti ma ora devo venire con me o meglio, con un mio caro amico.; schioccai le dita e da sotto la mia vittima si aprì una grande fossa di fuoco da dove uscì il mio servo, lo prese per la testa, mi consegnò il coltello infuocato e gli tagliai la testa.
Sentì da dietro di me una specie di sussulto e capì con certezza che alle mie spalle ci fosse mia zia; uscì dal negozio e andai dalla mia prossima vittima ( la procedura è sempre la stessa)

Lo strano ritorno di Sabrina MornigstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora