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**Allison
Mi sveglio e scendo a fare colazione. Oggi non ho proprio voglia di fare niente e poi mi fa malissimo il polpaccio a causa della corsa.

Vado a fare colazione e mangio i pancake con Nutella. Appena finisco faccio per alzarmi ma entra Richard.
"Ei Allison"
"Buongiorno Richard"
"Oggi salterai le lezioni e verrai con me"
"Non so se posso"
"Ti devo ricordare che sono il capo...forza vestiti che ti aspetto fuori in giardino" dice ed annuendo vado in camera. Mi faccio una doccia veloce ed indosso un body rosa trasparente e pantaloncini bianchi.

 Mi faccio una doccia veloce ed indosso un body rosa trasparente e pantaloncini bianchi

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Per il trucco metto soltanto un rossetto rosso, eyeliner e mascara. Lascio i capelli sciolti e scendo. Nella strada incontro Kol.
"Salve Kol"
"Dove vai, non dovresti avere allenamento?" Chiede in tono autoritario.
"Vado con il signor Richard" dico e lo saluto e vado in giardino.

Vado da Richard che e già salito su una bellissima macchina. Vado al lato del passeggero ed entro. Dopo ore di silenzio imbarazzante ci fermiamo in una vecchia villa abbandonata. Lo vedo scendere e faccio lo stesso guardandomi intorno.
"Mi vuole uccidere?" Chiedo sarcastica.
"E chi lo sa" dice ridendo.
"Forza vieni" dice e inizia a camminare entrando dentro la villa. La casa è ridotta malissimo. Tocco le pareti e noto un sacco di fiori di proiettili.

"Che è successo qui?" Chiedo un po incerta.
"Che cosa noti?" Chiede.
"Emm....vari fori di proiettili, cose rotte, segni di combattimento" dico continuando a camminare per notare i dettagli. Mentre cammino sento come uno scalino. Metto il piede avanti e indietro e sento come una piccola pressione.
"Sei ben preparata" dice Richard e tolgo il tappeto dalla parte interessata. Vedo una parte rialzata del pavimento e una maniglia quasi inesistente. Tiro la maniglia e vedo una botola.

"Cos'è?" Chiedo.
"Scoprilo da sola" dice e scendo gli scalini di ferro. Tocco la parete e sento un pulsante. Lo alzo e si accende tutto.

"Una cantina?" chiedo.
"Forza vai" dice mettendomi una mano sulla spalla e salto in aria dalla paura.
"Se voleva farmi venire un infarto c'è riuscito" 
"Ci vuole così poco per spaventarti?" Chiede e io gli faccio la linguaccia.

Percorro la cantina e mi trovo davanti una porta chiusa in metallo pesante. Prende una chiave che aveva in tasca e la apre. All'interno c'è un freddo cane e poi vedo una persona legata.
"Ma che diavolo...."
"Sai voglio che sarai la migliore in tutto e per questo ti servo io. Tutti torturano nella stessa tecnica alla lega tranne Demon, Kol ed io.....sei l'unica femmina e devi farti valere"
"Ma io non posso torturare, non sono ancora pronta e poi io...."
"Che c'è hai paura?" dice ridendo.
"Perchè devo farlo? Che c'entro con la tua famiglia?" Dico ma non risponde.

"Che ha fatto?" Chiedo con voce tremante.
"Lui è Koeni, si occupa di traffico di bambini. Noi siamo assassini ma non dei mostri"
"Perchè devo farlo?"
"Dimostra quanto vali" dice nel mio orecchio a bassa voce. Mi faccio coraggio e vado in un tavolino dove ci sono oggetti di tortura.
"Prima il tirapugni" dice Richard e lo prendo e lo metto.

Mi avvicino a passo lento e Richard toglie il nastro adesivo dalla bocca del tizio.
"Wow mi hai portato una puttana per divertirmi. Non ti facevo con buon gusto" dice leccandosi le labbra ormai rivive e piene di pellicine.

Non ci vedo più dalla rabbia e colpisco con un forte pugno nella faccia dell'uomo che sputa sangue.
"Puttana sei solo una puttana non riuscirai ad arrivare fino in fondo. Sei debole" dice e poi ride.

Non vedendoci più dalla rabbia continuo a tirargli pugni sul viso. Dopo un po di fermo
"E tutto qui quello che sai fare" dice sputando sangue.
"Oh ma non mi stavo fermando, solo mi annoia tirarti pugni e rovinare le mie mani con il tuo sangue schifoso" dico sadica e prendo una pinza.
"Questa a che serve?" Chiedo a Richard che mi sorride.
"Vieni ti aiuto" dice e allarga la bocca dell'uomo che si ribella.
"Stacchi i denti. Fai vedere chi comanda" dice.
"Con piacere" dico sadica e metto la pinza in bocca. Stringo un dente con la pinza e lo tiro fuori. Il tizio continua a sputare sangue e a mandarmi milioni di insulti e parole ma non lo ascolto...sono troppo concentrata.

Un altro dentro e poi un altro.
"Questo a che serve?"
"Questa e una mazza serve per rompere le ginocchia" dice e mi spunta un sorriso e l'uomo sbianca.
"Aspetta a-aspetta ti s-supplico, h-ho dei f-figli"
"Aspetta ma non sono più la puttana bastarda che non sa arrivare fino in fondo?" Chiedo guardandolo in modo dolce e accarezzandogli la faccia per poi dirgli quando sono faccia a faccia.
"Faresti meglio a stare rilassato perchè io andrò fino in fondo" dico e inizia a dimenarsi. Metto la mazza indietro e con la forza la faccio scontrare contro un ginocchio e poi l'altro.

"Le tue urla sono così belle, è come se..."
"Se ti spronano a continuare" dice Richard ed annuisco.

Appena finito prendo un coltello piccolo e molto appuntito e inzio a riempirgli il petto pieno di tagli alcuni profondi e altri meno.

"Sono stanca morta" dico guardando il sangue nelle mie mani.
"Manca ancora qualcosa"
"Cosa?"
"La lingua" dice e prendo una forbice. L'uomo urla dal dolore e dalla paura e uscendo la lingua la taglio. Sta per morire dissanguato e Richard mi da una pistola.
"Prendi la mira e spara un colpo in testa" dice autoritario e così faccio.

Vedia stanza piena di sangue, il suo corpo inerme tutti ricoperto di tagli, ematomi...guardo le mie mani ricoperte per la prima volta di sangue. Sono una peccatrice... un'assassina...

"Merda i vestiti" dico visto che il mio pantaloncino bianco è sporco di sangue

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"Merda i vestiti" dico visto che il mio pantaloncino bianco è sporco di sangue.
"Attenta alle parole" dice in modo autoritario.
"Possiamo andarcene tanto abbiamo finito"
"Non hai finito...manca la tua firma"
"E quale sarebbe?"
"Un simbolo che ti identifichi"
"Che tipo di simbolo"
"A te la scelta" dice e ci penso un po su ma poi ho come un'illuminazione.

Prendo il coltellino e mi abbasso vicino al cadavere. Nella sua fronte faccio un simbolo.

"Questo simbolo da ora in poi ti indetificherà"

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"Questo simbolo da ora in poi ti indetificherà"








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