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Iniziano i pazienti e finalmente tocca al psicopatico di James Blosson. Tutti a farmi complimenti, lusinghe, alcuni che cercano di sedermi in modi schifosi, ok ora mi ammazzo ahahaahah.

Entra il psicopatico James Blosson e si siede sulla sedia. Sorrido cordiale alla guardia che se ne va.
"Come ti senti James?"
"Sa detto sinceramente non sembra una psicologa"
"E cosa sembro?"
"Una puttana"

"Stando al suo fascicolo vedo che ha ucciso tutta la sia famiglia, 2 annegati, 1 fatto a pezzettini, 1 impalato, 2 con l'ascia, il padre non moltissime coltellate al petto e la madre con la gola tagliata"
"Sa leggere bene"
"Perchè l'hai fatto?"
"Non ho niente da dire"
"Andiamo avrai di che parlare, di come ti hanno trattato di merda, di come avrai esitato quando hai staccato la clavicola a tua sorella e poi sicuramente hai avuto un momento di riflessione e pentimento ma poi ha continuato"
"Lei non mi paice"
"Eh menomale, Se ti piacevo avresti ucciso pure me?" Dico guardandolo seria con un sorrisetto.

"Vuole sentirmi dire che mi sono pentito? Che ho sbagliato? Che non sono un assassino? Beh non lo sentirà mai" dice freddo avvicinandosi un po troppo a me.
"Sai James io avresti ucciso i miei fratelli davanti ai miei senza che loro potessero reagire, poi avrei ucciso mia madre davanti agli occhi di mio padre ed infine lui...se fossi stata nel tuo caso...ma non lo so"
"Chi è lei?"
"Io? Io sono solamente una psicologa"
"Non dica cazzate"
"Te l'ho detto sono semplicemente una psicologa"
"E io sono il coniglietto pasquale"
"Beh tu sei uno psicopatico"
"Sociopatico sarebbe preferibile"
"Il tempo è finito...ci si vede alla prossima seduta James" dico con un sorrisetto sul volto.

Faccio altri pazienti e per oggi ho finito.

Torno a casa e vado a farmi una doccia. Sistemo il trucco uguale a prima e ci vedo una maschera in silicone, identica alla pelle umana. Tolgo tutto e la poso. Mi butto sul letto e cado tra le braccia di Morfeo.

Mi sveglio alle 6 e mezza e mi preparo. Netto la maschera e vado al carcere. Continuo le mie sedute e la storia continua per 2 giorni.

Vengo convocata dalla direttrice.
"Allora signorina Smith come sta andando con i pazienti?"
"I risultati delle sedute glieli ho inviati tramite email e per quanto riguarda i pazienti c'è stato uno in particolare che non ha mostrare emozioni e cercato di aprirsi per parlare, James Blosson"
"Domani ci sarà il suo ultimo giorno qui dentro di prova. Dopo sceglierà se continuare o meno"
"Questo carcere è un po troppo lontano da casa mia. Credo che abbandonerò e mi recherò in uno più vicino, anche perchè mi sto per trasferire in un altro paese. Come ultimo giorno potrei chiedere di parlare con Blosson così da farlo aprire, sa non lavorando più qui sarà più facile farlo aprire"
"Ok, mi dispiace non averla con noi per sempre"
"Si anche a me. È stato un piacere conoscerla direttrice Anderson"
"Anche per me, per noi tutti"

Vado nella camera dove si fanno le visite e dopo pochi secondi mi portano Blosson.
"Ancora non si arrende Evelin"
"Può andare" dico alla guardia.
"Il mio nome non è Evelin, sono Allison"
"Wow a cosa devo questo cambiamento?"
"Semplice...non lavoro più qui. Vuoi essere libero? Uscire da qui?"
"Non ho voglia di fare i tuoi giochetti"
"Niente giochetti...potrai essere libero, avere una nuova identità...ma in cambio devi essere fedele a noi"
"Voi chi?"
"Dovrai uccidere per noi, dovrai obbedisci e non dovrai mai e poi mai mancarci di rispetto e tradirci"
"Smettila di dire cazzate, sei una ragazzina si vede"
"Si hai ragione...il mio compito era infiltrarmi per proporti un accordo. Lavorerai per noi?"
"Come farete a farmi uscire di qui?"
"Accetti?"
"Accetto" dice e sorrido.
"Durante la cena devi far scoppiare una lite. Vai nella sala delle guardie, che sarà libera a causa della lite e prendi la loro uniforme. Esci di qui e ci vediamo oltre il bosco"
"Come faccio a sare che ci sarai e che non è tutto una trappola?"
"Non lo sai...credo che dovrai fidarti di me James".

Finisco con James e vado in macchina oltre al bosco. Mi fermo e aspetto che esce.

**James
Facci come mi ha detto quella ragazza, Allison. Faccio scoppiare una lite, prendo la divisa di una guardia e appena osno fuori corro fino alla fine del bosco. Appena esco trovo una macchina ad aspettarmi. Salgo in macchina e vedo Allison.
"Mi dispiace ma non puoi sapere la strada" dice e subito dopo iniziano a mancarmi le forme e cado nel sedile in un sonno profondo.

**Allison
"Mi dispiace ma non puoi sapere la strada" dico e gli ignetto un sonnifero che lo farà dormire per un paio d'ore. Guido e arrivo fino alla base della lega. Agli occhi di tutti io me ne sono andata e questo prigioniero è scappato a causa di una porta non chiusa bene dalle guardie. Io sono intoccabile e non arriverebbero mai a me.

Vado nel reparto ospedale e vedo che lo portano dentro una stanza chiusa, tutta bianca, con solo un tavolino piccolo d'acciaio, un letto, una poltroncina, un quadro che mostra il mare ma non solo, in realtà è una specie di monitor che ci farà parlare con lui e delle telecamere. La porta è impossibile da scassinare.

Mi fermo guardandolo dormire attraverso la porta.
"Ei" dice Gemma.
"Ciao, ti occuperai tu di lui?"
"Si tranquilla è in buone mani"
"Ok"

"Ottimo lavoro sorellina"
"E brava la mia nipotina"
"Molto bene tesoro"
"Oddio potrei credere che vi state congratulando con me?" Dico sarcastica mettendomi una mano sul cuore.
"Scema" dice mio fratello dandomi uno sciaffetto amichevole.
"Ah oddio che male, denuncia subito, violenza"
"Oh come sei teatrale"
"Si, potrei fare l'attrice non credi?"
"Angelina Jolie dei poveri" dice mio fratello e lo fulmino con lo sguardo.
"Oh che peccato stranamente mi è caduta la mano sulla pistola ed è partito un colpo" dico sarcastica mostrando la pistola e ridono tutti.

"Papà"
"Si tesoro"
"Ucciderete James?"
"Che c'è tu sei affezionata a lui?" dice mio fratello sarcastico.
"No è solo che la sua famiglia l'ha abbandonato e....e non me la sento di vederlo morto"
"Dipende da come reagirà e affronterà le situazioni. Se è considerato una minaccia alla nostra incolumità e per la lega allora si..."


il suo punto deboleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora