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Usciamo da botola e mi fa strada verso un bagno, dove mi lavo le mani sporche di sangue.
"Perchè hai scelto proprio una fiamma?" Chiede curioso.
"Sinceramente? Non lo so...mi sento come ispirata. Oggi ho commesso un omicidio e si dice che la fiamma bruci le anime peccatrici come me e quelli che ucciderò in futuro"
"Metti questa, non puoi farti vedere in giro con i vestiti sporchi di sangue" dice e mi da la sua giacca.
"Grazie per tutto" dico e lo vedo sorridere ma subito lo nasconde. Entriamo in macchina e andiamo verso una meta sconosciuta.

Ci fermiamo dopo poco davanti a un ristorante. Entriamo e dopo che da il suo nominativo il cameriere ci fa strada verso un tavolo all'aperto con vista sul mare. Il cameriere se ne va e noto solo ora che c'è solo il nostro tavolo. Mi affaccio e guardo tutto.
"Ti paice il mare?"
"Si beh almeno credo" dico e ci sediamo. Ordiniamo e nel mentre parliamo.

"Come ti è sembrato oggi?" Dice anche se noto che un po esita.
"All'inizio ti odiavo, era la  prima volta che beh...quello che sai però devo dire che me lo aspettavo peggio. Pensavo che avrei vomitato o avrei pianto ma niente, come se non mi avesse toccato a fatto"

"Sei pronta a dirmi cosa ti turba?" Dice e io stavolta non esito. Sento come di potermi fidare.
"Delle volte di notte faccio degli incubi ma credo siano ricordi ma...preferisco non parlarne. Poi però ho altri ricordi che però non comprendo"
"Che tipo di ricordi?"
"Ricordo che stavo giocando a nascondino con una donna e mi ero nascosta sotto il letto. Però vidi un uomo che cercò di sparargli e subito dopo iniziano a lottare ma lei finisce a terra e poi vedo che non si muove più....dopo non ricordi niente, ricordo soltanto qualcuno che alza il letto e poi una voce che dice "andrà tutto bene, ora sei al sucuro" e poi mi sveglio"
"Puoi descrivere la donna?"
"Era tipo castana occhi azzurri e era dolce" dico e mi risponde.
"A volte la nostra mente per superare i traumi ne crea altri" dice.

"Quindi ti piace hackerare le cose?"
"Si è bello, ma l'unica volta che l'ho fatto è stata quando sono stata in un certo senso rapita da voi e credo che sia stata la prima volta. Sinceramente non so come ho fatto ad imparare ma mi piace questo mio lato" dico ridendo alla fine.
"Sai anche io ai tempi ero un bravo hacker"
"Sul serio?" Dico stupita e sorride.
"Mi racconti qualcosa?" Dico e lui annuisce.

"Tanto tempo fa mio padre, a quell'epoca il capo mi diede il mio primo computer. Devo essere sincero fin da piccolo sono stato addestrato e a me la cosa non dispiaceva...anzi ero attratto da questa vita. Pian piano col computer iniziai ad hackerare piccole cose, da delle telecamere dei parcheggi, a file della polizia e così via. Ero portato per l'informatica ma per le altre proprio no, facevo pena" dice e miscappa una risata.
"Quando mio padre lasciò il posto a me ero pronto, ed oggi sono quello che sono. Tutto quello che sono mi è stato insegnato da mio padre"

"Ti posso fare una domanda?"
"Se dico di no me la farai lo stesso?" chiede e io rido.
"Ovvio...perchè gli altri torturano in modo diverso e non lasciano la firma...ma io si"
"Tu hai del potenziale, come pochi, sei portata per questa vita e so che lo senti...come lo sentivo io" dice e dopo aver finito di pranzare torniamo a casa.
"È stato molto bello, grazie per tutto" dico ed entriamo a casa.

"Grazie per la giacca" dice e togliendola gliela do. Vado in camera e mi faccio una doccia rilassante. Mi cambio indossando un pantaloncino e una maglietta che arriva fino alla coscia. Scendo sotto e mi saluta Giulia, la governante.
"Salve signorina Allison, le posso fare qualcosa?"
"Si in realtà...mi saprebbe dire dove si trova una che va con me in addestramento che però farà il medico"
"Si trova sicuramente nell'infermeria"
"Grazie Giulia" dico sorridendo e andando verso l'infermeria. Mentre cammino a passo svelto e a testa alta vedo alcuni uomini che mi guardano male e altri in modo perverso. Che schifo...anche se mi piace fare questo effetto.

Entro in infermeria e vedo Gemma che mette dei punti ad un uomo nel braccio.
"E tu chi sei dolcezza. Sei venuta a goderti lo spettacolo?" Chiede con sguardo divertito l'uomo.
"In realtà ne ho visti di meglio"

"Allison che ci fai qui? Non dovresti allenarti o studiare?"
"In realtà ho il giorno libero e poi come potrei perdermi tu in azione" dico ridendo mentre lei finisce di curare il Tizio e poi gli mette un cerotto grande e se ne va non prima di avermi fatto l'occhiolino.

"Hai uno sguardo diverso. Che è successo?"
"Niente di che" dico e cerco di sviare l'argomento. So di essere un'assassina ma non sono abituata a sentirmelo dire in faccia.
"Mi aiuti con i compiti visto che non c'ero?"
"Certo...prendo i libri, dove ci vediamo?"
"Facciamo da me" dico e me ne vado.

Dopo pochi minuti qualcuno bussa alla porta e la faccio entrare.

"Ok quindi fa 9"
"Come fai ad essere così brava in tutto...sei una secchiona"
"Ma che dici" dico tirandogli un cuscino e scoppiano a ridere.
"Questo è quello che direbbe una secchiona. 

Finiamo di fare i compiti e lei se ne va. Scendo per cenare e vedo già Kol e Dimitri che mi aspettano.
"Allison vieni" dice Kol e mi siedo in silenzio. Iniziamo a mangiare e Kol cerca di fare conversazione.
"Allora con Richard com'e andata? Dove siete stati?" Dice e per poco non mi affogo.
"Oh em tutto bene, mi sono divertita. Siano andati credo in una vecchia casa della lega ma niente di che" dico cercando di sembrare il più normale possibile. Ma come sempre la fortuna non è della mia parte....






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