Passammo la serata presso un albergo. Mangiammo, parlammo e ridemmo come mai avevamo fatto. Lottammo con i cuscini e la vittoria andò, ingiustamente, a Nobara.
Fu la prima volta, dopo tempo, che ridevo tanto. Il fatto che la loro sola presenza mi facesse stare così bene era incredibile e completamente assurdo.
La notte calò in fretta ma il sonno non mi raggiunse. Così, restai nel grande giardino posteriore, immobile, mentre la mia mente vagava lontana e i miei occhi si perdevano nell'immensità della luna. Il ringraziamento più grande dovevo darlo al professor Gojo che mi aveva salvata, portandomi in un luogo e in un gruppo di persone strambe che chiamavo casa. Per quanto egli fosse un uomo strano e inquietante, lui è sempre stato la salvezza, il calore e l'affetto di cui avevo bisogno. Il secondo va a Nobara e a Yuji, che sono diventati i miei primi veri amici. Nonostante a volte mi lasci catturare dallo sconforto e dal pessimismo, arrivando a pensare che mi stiano usando o che comunque mi stiano accanto per motivi meschini..li amo. E non riuscirei a non farlo. Mi hanno aiutata così tanto. E a ciò hanno contribuito anche Maki, Inumaki e Panda. Sorrisi. Poi c'era quel bastardo dagli occhi blu che detestavo in maniera talmente profonda da provare qualcosa di strano. Posso solo ringraziarlo per avermi aiutata. Per avermi protetta. Per avermi fatto percepire con il cuore, con la mente, con l'anima e con il mio essere un qualcosa di tanto meraviglioso quanto spaventoso. E poi c'erano Mahito, il mio dominio e il mio cognome che erano il volto celato della stessa medaglia. Mi fece quasi ridere il notare come da una parte fosse quasi perfetto mentre dall'altra c'era solo disperazione. I miei pensieri vennero interrotti nel momento in cui venni raggiunta da una figura.
<<Ayame..dovresti venire a dormire..altrimenti domani non riuscirai mai a tenerti in piedi.>>
Mi voltai verso il ragazzo, porgendogli un dolce e gentile sorriso.
<<Hai ragione. Mi sono un attimo persa nell'ammirare la luna.>>
<<È davvero bella..>>
Si avvicinò a me, cominciando ad osservare nella mia stessa direzione, lodando quell'astro celeste.
<<Ayame..tu lo sai che ci sono per te vero?>>
Lo osservai con un piccolo sorriso sul volto quando rammentai tutto ciò che stava accadendo all'interno di altri cuori.
<<Mi dispiace. Non ci avevo mai pensato troppo. Mi sono lasciata distrarre. Tu come stai? Non hai paura?>>
<<Paura di cosa? Sto bene.>>
Sorrisi appena. Forse non se ne era nemmeno reso conto o se ne era completamente scordato. Ma immagino che anche lui, nella notte, si perdesse in un vortice senza via di fuga.
<<Di morire. Avete già trovato una decina di dita di Sukuna...e->>
Mi interruppi nel momento in cui udì le sue parole, che mi fecero a pezzi il cuore.
<<Si. Ho paura. Davvero tanta. A volte mi ricordo del mio destino e crollo..ma non posso mostrarmi fragile..giusto?>>
Yuji si voltò verso di me, sorridendo gentilmente. Notai i suoi occhi tremare, pronti a liberarsi del peso che la sua anima stava portando. Senza esitare lo abbracciai, stringendolo a me.
<<Non morirai. Farò di tutto perché tu non muoia. Perché nessuno di voi possa morire.>>
Il suo volto affondò nel mio collo, che ben presto venne bagnato dalle dolci lacrime del ragazzo. Per qualche minuto restammo così, accarezzati dalla luce lunare.
<<Ok ora basta. Andiamo a dormire o davvero domani non riusciremo a fare niente.>>
Ci dirigemmo all'interno, infilandoci nei rispettivi futon, pronti a cadere tra le braccia di Morfeo.
La mattina seguente venni risvegliata dalle urla di Nobara, che avvisavano l'intero globo del nostro ritardo. Aprì lentamente gli occhi, cercando di abituarmi alla luce solare. Poi, improvvisamente, sentì un rumore spiacevole, una specie di crack.
<<AHIA! MA SEI IMPAZZITA!? IL MIO POVERO PIEDE!>>
Le lamentele di Itadori mi misero in allerta costringendomi ad alzarmi.
<<MUOVETEVI! QUEL BASTARDO DI MEGUMI È GIÀ ANDATO E DOBBIAMO RAGGIUNGERLO IN FRETTA!>>
Rimasi un po' confusa. Perché mai Fushiguro se ne era andato senza di noi? Misi da parte i punti interrogativi che cominciarono a sorgere nel mio cervello, così da prepararmi.
In mezz'ora fummo tutti e tre al rispettivo punto di ritrovo dove ci attendevano il professor Gojo, Megumi, Inumaki, Maki, Panda e alcuni degli studenti di Kyoto. A ripensarci, me ne ero completamente dimenticata. Ma mi tornarono presto alla mente nel momento in cui notai Mai osservarmi incuriosita, mentre celava un qualche altro pensiero che non riuscì a ricettare.
<<Bene. Ora che siete tutti qui, questa sarà una specie di gara. Sarete divisi in squadre e mandati in diversi luoghi dove, entro un certo limite di tempo, dovrete esorcizzare più spiriti che potete->>
<<Sarà davvero divertente! Soprattutto per noi! Cercate di non deluderci-!>>
L'uomo dai capelli bianchi fece uno scatto, cercando di sfuggire all'ira di Utahime Iori, che lo stava per colpire.
<<Ci hai provato mia cara-! AHIA!>>
Il professor Gojo venne interrotto dal suo stesso lamento dopo aver ricevuto un pugno sulla nuca da parte della donna stupenda, sensei dei ragazzi di Kyoto e grande fan del caro professore dai capelli bianchi, che si era illuso di poterle sfuggire.
<<Bene. Quindi la prima squadra è composta da Kasumi Miwa, Megumi Fushiguro, Maki Zenin e Aoi Todo; la seconda da Momo Nishimiya, Nobara Kugisaki, Panda e Noritoshi Kamo; infine, terza e ultima squadra composta da Mai Zenin, Itadori Yuji, Toge Inumaki e Ayame Migashini.>>
Notai un particolare fastidio sorgere su due volti: quello di Mai e quello di Megumi. Mentre il ragazzo stette zitto, non proferendo parola, la ragazza ebbe da ridire.
<<No! Perché dovrei stare da sola in squadra con solo gente plebea di Tokyo?! Non sono alla mia altez-!>>
La Zenin venne bruscamente zittita da Utahime sensei, che lasciò poi prendere la parola al nostro professore, sapendo che a stuzzicare era il migliore.
<<Per caso pensi di non essere all'altezza dei miei ragazzi? Vuoi stare con un tuo compagno di scuola? Perché? Hai bisogno di un supporto?>>
La proposta di cambiare squadre non venne nemmeno presa in considerazione dalla ragazza, troppo infuriata dalle provocazioni dell'uomo.
<<Bene! Ora se non avete altro su cui lamentarvi, possiamo cominciare.>>
<<La squadra vincente. Cosa ottiene?>>
Todo chiese ciò che tutti noi avevamo scordato.
<<La squadra vincente potrà far fare tutto quello che vuole alle altre. Sarà davvero divertente! Ora muovetevi, bando ai convenevoli! La gara inizia...adesso!>>
Ogni squadra si diresse verso il rispettivo luogo. Prima che potessi partire venni colpita da uno sguardo. Sentì la mia schiena che veniva spogliata di ciò che la copriva. Decisi di non voltarmi, nonostante desiderassi farlo. Avrei risparmiato le domande per dopo. Avrei incontrato quelle iridi blu che mi stavano guardando, più tardi. Così mi affrettai a raggiungere i miei compagni, lasciandomi alle spalle il ragazzo dagli occhi blu abisso.
Spazio autrice
Ho deciso di pubblicare un altro capitolo in onore del compleanno del nostro scorbutico ragazzo dagli occhi blu! Auguri a Megumi e anche al caro Tobio-chan! (da oikawa kinnie dovevo dirlo ok) <333333333333
Vi consiglio di andare a vedere il video per il loro compleanno su tiktok sul profilo di @onlykurxo.
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Philofobia || megumi fushiguro
FanfictionAnd if somebody hurts you, I wanna fight But my hand's been broken, one too many times So I'll use my voice, I'll be so fucking rude Words they always win, but I know I'll lose And I'd sing a song, that'd be just ours But I sang 'em all to another h...