XXXIII

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Un forte fascio di luce raggiunse presto le mie palpebre, i cui celati occhi cominciarono a muoversi, infastiditi.
Il mio corpo si mosse appena per sistemarsi e in quel momento sentì una presenza estranea al mio fianco. Normalmente mi sarei spaventata ma così non accadde.
Le mie iridi uscirono allo scoperto, cercando di abituarsi alla luce mattutina, volgendosi verso colui che stava al mio fianco. Il mio capo era poggiato sul suo petto che si sollevava regolarmente nel sonno; i suoi occhi erano completamente rilassati, le labbra schiuse e il suo braccio avvolgeva il mio essere, tenendomi stretta.

Un semplice e puro sorriso comparve sulle mie labbra. Non avevamo abbandonato il tetto la sera prima, troppo incantati l'uno dall'altra e da quella luna splendida.
Cominciai a perdermi nei miei pensieri: i vestiti ancora addosso del giorno prima, incollati ai nostri corpi; la brezza mattutina che mi attraversava i capelli, rinfrescandomi la carne e poi la sua voce.

<<..Ayame..>>

Un sussurro che mi penetrò la cassa toracica, aggredendomi il cuore.

Mi voltai verso il ragazzo dei lupi e lo osservai: le sue iridi blu mi guardavano con attenzione, cercando di delineare ogni mio singolo tratto e forma, come per mantenermi nella sua memoria.
La sua mano si allungò verso una ciocca dei miei capelli che intrappolò tra le dita, cominciando a giocarci.

Fu in quell'istante che mi resi conto che ero innamorata. Follemente innamorata. Sarei rimasta a guardarlo per ore solo per far provare qualcosa di vero al mio cuore e alla mia anima.
Come conseguenza a questi pensieri non riuscì a impedirmi di arrossire.

Senza alcuna esitazione, non preoccupandomi degli aliti mattutini che in quel momento non avevano alcuna importanza, mi avvicinai a lui e lo baciai.
Le nostre labbra, con dolcezza devastante, si incontrarono, rapendosi in una casta e delicata unione che mi fece tremare le ginocchia.

Nel momento in cui mi allontanai per riprendere fiato, il maggiore, che mi ammirava come se fossi la cosa più bella e preziosa della terra, si sollevò.
La sua mano si posò sulla mia guancia, attirandomi a sé e facendo incontrare nuovamente le nostre labbra.

Un altro dolce, passionale e delicato bacio fece mescolare i nostri respiri mentre le nostre mani vagavano sul corpo dell'altro, giungendo a toccarne l'anima.

Improvvisamente il terrore e la paura di amare sembravano completamente scomparsi. C'eravamo solo noi, lui, io e i nostri sentimenti; i nostri cuori, le nostre essenze; le nostre anime.
La nostra coesistenza era l'unica cosa che aveva una qualche importanza in questo mondo malato.
Il cuore mi batteva come un forsennato nel petto: temevo abbandonasse la mia cassa toracica per finire in quella di lui e incontrare letteralmente il suo cuore.

Un'ultima esalazione quasi disperata si manifestò tra le nostre labbra prima che queste si separassero.
Le nostre iridi si incontrarono ed entrambi annegammo nelle profondità dell'altro.
Come due adolescenti alle prime armi con l'amore, sorridemmo. Quell'innocenza e ingenuità pure che compaiono solo nelle persone innamorate presero possesso delle nostre bocche, rivelando tutto ciò che fino a pochi istanti prima era rimasto celato.

Le labbra di Megumi si schiusero nuovamente ma non per baciarmi, piuttosto per parlare.

<<Io..ti-!>>

Con un'esitazione ansiolitica qualche sillaba abbandonò la trappola della sua gola prima che un frastuono assordante interrompesse quello scambio, facendo scomparire ciò che c'era stato.

<<NON LO TROVO! NON È QUI!>>

<<NEMMENO QUI!>>

<<DOVE CAZZO È FINITO QUEL DEFICIENTE?>>

Le urla disperate e soffocanti dei nostri compagni risuonarono nell'intero edificio quella mattina.

<<Lo avete visto?>>

Il ragazzo al mio fianco ed io rimanemmo sorpresi nel notare che il nostro caro professore dai capelli bianchi ci si poneva di fronte.
Il cuore mi risalì in gola, bloccandosi in essa nel momento in cui i miei occhi caddero sul suo bel volto, allora rovinato da un espressione corrucciata e preoccupata che a stento cercava di celare.
Scuotemmo le nostre teste prima di alzarci e chiedere informazioni su ciò che stava accadendo.
Il fatto era semplice: Yuji Itadori era scomparso.

I due uomini scesero dal tetto con dei movimenti aggraziati che però faticavano a nascondere l'ansia che li stava attanagliando.
Il mio professore era talmente sconvolto che non aveva fatto alcuna allusione sessuale e non aveva fatto riferimento ad alcun nomignolo riguardante il ragazzo ed io. Egli era così sconvolto che la sua espressione cupa e spaventata assomigliava a quella di un morto.
Satoru Gojo era talmente sconvolto che lo vidi tremare per la prima volta.

Un frastuono più assordante del precedente infranse i pensieri che stavano venendo a crearsi nella trappola del mio sistema nervoso.
Uno spesso strato di polvere si alzò, raggiungendo quasi il tetto e irritando i miei polmoni che cominciarono a soffocare: immediatamente tornai a toccare il terreno su cui posai i piedi, quando venni raggiunta da quella melodica voce che tanto apprezzavo.

<<CHE CAZZO SIGNIFICA?!>>

Mai era in preda all'ira, o almeno così voleva far credere. La sua carne era impregnata di terrore mentre i suoi occhi celavano un sentimento di sollievo. La pistola stretta nella mano tremante: ella era affiancata da Aoi Todo che stretto a sé teneva Itadori, legato.

<<Vorrai dire cosa significa tutto QUESTO?>>
Nobara avanzò, adirata, in cerca di una risposta che potesse giustificare il loro comportamento.

Un'accesa discussione si sollevò tra le anime degli studenti di Tokyo e quelli di Kyoto: l'atmosfera si fece presto soffocante.
Mi avvicinai ai miei amici, cercando di trovare un modo per comprendere la situazione e, per com'era possibile, risolverla.
Purtroppo non riuscì a intervenire tra la folle rabbia che si era installata tra Mai e Nobara: pensai che sarebbero giunte alle armi, ma così non fu.

In lontananza scorsi Utahime e Gojo discutere diplomaticamente al margine del bosco. Decisi di attendere poiché sapevo che la verità sarebbe presto giunta in superficie.

L'espressione del mio adorato professore, poco prima governata da quel terrore viscerale, era tornata a mostrare quel solito sentimento di atarassia.

I due adulti, dopo un piccolo scambio di informazioni, si erano avvicinati a noi e Utahime era prontamente intervenuta nella discussione che stava degenerando tra Nobara e la sua futura cognata.

<<Itadori Yuji è stato trovato presso l'istituto delle arti occulte di Kyoto mentre deturpava e mutilava, tramite assurde oscenità, il cadavere del nostro preside.>>

Il silenzio calò come l'ascia del boia. Nessuno osò battere ciglio. Era morto. E Yuji aveva peccato di vilipendio di cadavere.

Ero consapevole di non essere l'unica a pensare che ciò che era stato rivelato era impossibile e totalmente inconcepibile. Nonostante lo sgomento nell'udire di una tale oscenità, i miei occhi non riuscirono ad abbandonare il corpo e l'anima di Itadori.

Il suo fisico nudo era completamente tumefatto, i capelli erano disordinati, il volto stravolto e il cuore sembrava aver smesso di battere.
La sua espressione rivelava un terrore ancestrale, un senso di nausea che gli stava attanagliando le viscere, impedendogli di respirare.
Mi venne da piangere. Avrei voluto abbracciare quell'anima spaventata, consolare quella mente stanca e riparare quel cuore frantumato ma non mi mossi. Restai in silenzio, tenendo per me il mio dolore e mantenendo il mio sguardo sul sospettato.

Era uno dei miei più cari amici e vederlo in quella situazione mi squarciò in due lo stomaco: al mio fianco Megumi tentava di mantenere la calma, ferendo, inconsapevolmente, la sua stessa carne mentre Nobara ribolliva di una rabbia soffocante.
Il professor Gojo si nascondeva invece dietro quella sua benda nera e quella sua espressione impassibile, com'era solito fare.

Mi persi nell'indagine e nell'analisi dei sentimenti di coloro che mi circondavano ma ripiombai presto nella realtà.

<<Itadori Yuji è accusato dell'omicidio e di vilipendio di cadavere di uno degli anziani, nonché nostro preside. Per questo la sua esecuzione sarà anticipata ed essa avrà luogo tra una settimana esatta.>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 13, 2022 ⏰

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