VI

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Pregai. Quel giorno pregai come non avevo mai fatto.

<<Che ci fai qui? Ora sei anche una stalker?>>

Mi voltai quasi disgustata. La mia espressione restò immutabile nel vedere un singolo asciugamano, leggermente striminzito, legato alla sua vita, lasciando che la V del suo basso ventre restasse scoperta agli occhi. L'orgoglio era l'unica cosa che importava e, nonostante sentissi un fuoco divampare in me, non avrei mai lasciato trasparire nulla. Il suo petto magro e abbastanza scolpito era ricoperto di piccole gocce che imperlavano la sua pelle e così anche il suo viso e i suoi capelli. Appena incontrai le sue iridi che mi osservavano con un'intensità particolarmente scura, tremai, perdendomi per l'ennesima volta, per qualche secondo, in quell'abisso blu.

Tornai velocemente in me. Per quanto fosse una divinità greca, rimaneva uno stronzo e un individuo fastidioso.

<<E quale sarebbe l'altra cosa? Che sono seccante?>>

Incrociai le braccia al petto, sollevando un poco l'asciugamano che mi avvolgeva il corpo.

Un sospiro fuoriuscì dalle sue labbra e la sua mano ricadde dietro la propria nuca.

<<Mi dispiace per stamattina e per ieri..>>

Rimasi sconvolta. Si stava davvero scusando??

<<..e grazie per avermi evitato una grande ferita o la morte..>>

Le sue parole fuoriuscirono in un sussurro imbarazzato e io sorrisi compiaciuta.

<<Scusa non ho sentito bene..potresti ripetere?>>

Il ragazzo mi fulminò con lo sguardo mentre le mie iridi sprizzavano arroganza e il mio sorriso soddisfatto regnava sulla mia espressione.

<<Grazie per avermi salvato.>>

Un vero sorriso questa volta prese possesso delle mie labbra.

<<Non c'è di che.>>

Era un semplice grazie eppure a me risuonò come una delle frasi più belle del mondo.

Mi voltai facendo per andarmene quando mi richiamò.

<<Cosa stavi facendo quindi? Eri venuta semplicemente a curiosare sperando di trovare uno di noi o..?>>

Sollevai gli occhi al cielo in segno di esasperazione.

<<Si speravo di trovare uno di quei bei ragazzi e invece ho trovato te..>> mormorai sarcasticamente.

Il bluastro sorrise come se si aspettasse una risposta del genere.

<<E seriamente invece?>>

<<È questa la verità..è un peccato non mi sia imbattuta in Itadori o Inumaki o il professor Gojo.. bisogna anche però tenere conto di Panda. Le ragazze le ho già a disposizione quind->>

In mezzo secondo mi ritrovai incollata a lui. Sollevai il capo per incontrare il suo sguardo: le sue iridi blu erano dipinte di uno strano sentimento che mi divertí. Giurai di riconoscere della gelosia.

<<Nel nostro bagno non funziona la presa per il phon quindi siamo venute qua io e Nobara ma poi lei stava per crollare quindi è andata a dormire.>>

<<E tu perché sei ancora qui se hai i capelli asciutti?>>

Touché.

<<Mi stavo togliendo delle schegge che mi ha lasciato un'arma che mi ha dato Nobara.>>

Philofobia || megumi fushiguro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora