𝐉𝐎𝐑𝐆𝐄

122 2 3
                                    



Jorge Hamiton si presentò sotto casa di Ashley con un mazzo di rose rosse e controllò il suo riflesso più volte al vetro delle pareti del condominio dove la famiglia Van der Woodsen viveva. Ad aprirgli fu proprio Ashley. Vestita con una semplice t-shirt larghissima e dei pantaloni della tuta, sembrava tutt'altro che la figlia di una modella famosissima come Serena Van der Woodsen.

«Che ci fai qui?» Domandò senza mezzi termini e Jorge, coi capelli scuri tirati all'indietro e la pelle luminosissima a causa delle mille creme che si metteva quotidianamente, si chiese come fosse possibile che Ashley in tutta la sua semplicità fosse così bella da farle mancare il fiato.

Certo, Ashley raramente si curava come sua sorella o le altre ragazze dell'Upper East Side eppure risplendeva di una luce così pura e vera che non riusciva a sembrare in difetto. Per Jorge era la più bella di tutte. E questo lo pensava già l'anno precedente quando aveva conosciuto Ashley e si era innamorato di lei.

Jorge sorrise e le porse i fiori senza vergogna alcuna. «Volevo vederti.»

Ashley prese in mano il mazzo di rose, diventando dello stesso colore rosso vivo dei fiori. «Beh, ora mi hai vista, puoi anche andare.» Si sforzò di dire nel modo più freddo e duro possibile, ma le sue guance rosse e il cuore che le batteva forte nel petto sembravano suggerire tutt'altra cosa.

«E dai!» Esclamò ridendo Jorge. «Fammi felice e trascorri un pò di tempo con me. Abbiamo molte cose da dirci e molto tempo da recuperare.»

Ashley si guardò intorno come se avesse paura che qualcuno sentisse qualcosa. «Non pensavo neanche ti interessasse.» Disse abbassando la voce, ma prima che Jorge potesse ribattere Laurence entrò nel salotto interrompendo quella scenetta.

Ashley divenne ancora più rossa e non sapeva neppure lei se perché Laurence avesse notato il regalo che Jorge le aveva fatto o perché era seminudo di fronte a loro due.

«Ma chi vedo qui. Jorge!» Lo salutò Laurence come se fosse il più caro dei suoi amici, ma persino Jorge sembrava a disagio come se fosse stato beccato in fragrante a compiere qualcosa che non doveva. «Che bel gesto da parte tua!» Si complimentò indicando le rose che Ashley teneva pigramente in mano, rivolte verso il basso.

«Vado a metterle in un vaso.» Trovò la prima scusa plausibile per andarsene da lì e quando i due ragazzi rimasero soli Laurence abbracciò l'amico ridendo. «Hai capito lo straniero!» Esclamò, così Jorge fu costretto a zittirlo.

«Shh.» Gli fece segno di zittirsi con l'indice poggiato sulla bocca. «Tu piuttosto che ci fai qui?» Domandò facendo poi scendere gli occhi sul suo petto scolpito e spoglio.

Laurence, con l'espressione di uno che aveva una grande saggezza, disse; «Sono ospite nel letto di Allison per quest'oggi, ne devo approfittare».

Jorge alzò gli occhi al cielo, ma proprio in quel momento tornò Ashley che con un chiaro fastidio espresso nel volto paffutello disse a Laurence; «Torni di là o no?».

Probabilmente proprio perché conosceva bene Laurence ed ormai lo considerava parte della famiglia, seppur non riusciva a comprendere cosa ci trovasse sua sorella in uno così, non si limitava e spesso e volentieri, quando se lo meritava, gli rispondeva a tono. Laurence alzò le spalle e mise su la sua miglior espressione pentita risultando però solo falso e presuntuoso.

Una volta rimasti soli lei e Jorge, il ragazzo le disse scherzando solo in parte. «Il ragazzo di tua sorella gira per casa mezzo nudo? Devo cominciare ad essere geloso?» Ashley questa volta non riuscì a trattenersi e si lasciò contagiare dal sorriso spontaneo e bello di Jorge. «Ecco là! Sono riuscito a far ridere miss freddezza!»

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋, 𝐀𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora