𝐍𝐀𝐓𝐄

110 4 0
                                    




«Cosa, cosa significa questo?» Domandò Liam stralunato. Chiaramente non si aspettava un simile scenario; Liam non aveva mai conosciuto sua madre, il padre preferiva non parlarne e quindi era cresciuto ignorando quella mancanza inesprimibile. Non aveva mai incontrato sua madre prima a Londra, figuriamoci se poteva aspettarsi di ritrovarsela in America.

Nate posò una mano sulla spalla del figlio. «Vieni, siediti.» Quell'invito sembrava più un ordine, ma Liam non fiatò; era senza dubbio sotto shock.

Non riusciva a fare altro che fissare quella donna, di bassa statura, dal busto piccolo e corto, indossava dei jeans scuri che le fasciavano le gambe belle rotonde. «È tua madre, Liam. Si chiama Charlotte Sim, è appena arrivata da Londra.» Gli spiegò pazientemente Nate, che si era seduto accanto a lui. «Beh, da circa una settimana.» Si corresse poi, ridacchiando e suscitando nella donna un sorriso dolce, ma contenuto.

Liam continuava a guardarla sperando di trovare qualcosa che li accomunasse, gli sembrava una persona completamente diversa da come si era immaginato. La donna, che ora si era seduta sul divano di fronte al loro, aveva dei corti e ricci capelli scuri, il volto paffutello, ma delicato. Gli occhi grandi e circondati da folte ciglia erano scuri e persino la pelle sembrava essere più dura e spessa di quella di Liam. Come poteva essere stato nel suo grembo? Non sembravano affatto simili!

«Ciao Liam.» Gli rivolse per la prima volta la parola Charlotte. La sua voce era delicata, dolce e bassa. «È un piacere incontrarti.»

Liam avrebbe voluto ribattere, ma non gli veniva in mente niente; cosa avrebbe dovuto dire? Si limitò quindi a guardarla in silenzio, meravigliato e senza parole.

«Ehm...» Intervenne Nate, che sicuramente non aveva idea di cosa passasse per la mente del figlio; Liam era sempre stato un ragazzo modello, sempre educato e sorridente. In quel momento, non sembrava neppure essere lui. «Tua madre è qui per conoscerti, insomma, è passata da New York per lavoro e-...»

Liam lo interruppe. «Che lavoro fai?»

Charlotte non nascose il suo stupore, probabilmente non si aspettava che la loro primissima conversazione fosse riguardante il lavoro, ma rispose con tono pacato. «Sono consulente in un'azienda di gioielli. Mi occupo principalmente del settore del marketing e della comunicazione.»

Parlava con fierezza come se fosse orgogliosa del proprio lavoro ed effettivamente doveva essere una bella posizione. Liam sorrise ed annuì. «Complimenti, allora.»

Nella stanza calò il silenzio per qualche secondo, nel mentre che Charlotte e Nate si scambiavano degli sguardi confusi. Cosa avrebbero dovuto fare? Si aspettavano una moltitudine di domande da parte di Liam, tutte giustificate, invece, il ragazzo li guardava serenamente come se non avesse compreso che quella di fronte a lui fosse la donna che lo aveva messo al mondo.

«Grazie.» Rispose confusa Charlotte, che probabilmente si stava chiedendo che strano ragazzo fosse venuto fuori quel Liam.  «Tu frequenti la Constance Billard School?»

Liam annuì. «La conosci?» Aveva capito che sua madre fosse inglese ed, effettivamente, dal suo accento era chiaro, come sapeva della sua scuola?

Charlotte sorrise. «Era anche la scuola di tuo padre, ne abbiamo parlato qualche volta durante una delle nostre prime uscite.»

Cercò con lo sguardo Nate, il quale confermò. «Sì, è vero. Glielo avevo accennato.» Liam annuì.

«Tuo padre mi ha detto che sei uno studente modello, sono contentissima.» Sembrava sincera mentre parlava, ma Liam non riusciva a considerarla come una sconosciuta che si complimentava con lui dopo essere stato elogiato dal padre. «Hai già in mente cosa fare dopo il liceo? Proseguirai gli studi oppure andrai a lavorare con tuo padre?»

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋, 𝐀𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora