𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋, 𝐀𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨

𝐂𝐇𝐔𝐂𝐊

Chuck Bass era appena entrato all'evento organizzato da suo zio Jack ed aveva già salutato una dozzina di persone. Essere uno degli uomini più influenti d'America aveva anche degli svantaggi; mai un momento di pace.

«Complimenti per l'allestimento.» Disse senza preamboli a suo zio, il quale era in disparte che si godeva la buona musica e dello champagne. «Jack.» Chinò la testa in cenno di saluto.

«Chuck!» Ricambiò il sorriso lo zio. «Sì, effettivamente Georgina si è superata questa volta.» Si guardò intorno e dovettero ammettere che quella mezza pazza di Georgina Sparks sapeva come arredare un enorme sala da ballo; vi erano parecchi tavoli rotondi e in ciascuno di essi un enorme centrotavola di fiori bianchi.

«È qui?» Domandò Chuck guardandosi intorno. «Non vorrei che mia moglie la trovasse prima di me.» Ridacchiò, ma in fondo alle sue parole vi era una velata preoccupazione; Blair aveva intenzione di occuparsi da sola del problema Ines Williams e Chuck non si fidava a lasciarla agire senza il suo aiuto.

Jack fece scivolare i suoi occhi scuri e piccoli per tutta la sala, la fronte corrucciata mentre cercava la compagna. «Non so dove sia finita.» Concluse alla fine della perlustrazione, sorrise appena. «Ma immagino che non mi voglia tra i piedi, quindi lontano da qui.»

«Cosa è successo?» Domandò Chuck con un tono di voce che era un misto tra un rimprovero e una battuta. «Non mi dire che avete già litigato.»

Jack sorrise prima di dare una pacca sul braccio del nipote. «Certi amori non sono fatti per maturare.» Chuck avrebbe voluto ribattere, sapere di più, ma Jack se ne era già andato per salutare degli ospiti appena arrivati.

Qualsiasi cosa fosse successa, Chuck non avrebbe comunque compreso molto probabilmente.

Intravide dall'altro lato della sala anche Amber Sparks coi suoi folti capelli ricci e scuri che parlottava con delle signore di mezza età. Chuck si chiese se fosse il caso di intervenire e, soprattutto, cosa ci facesse una ragazzina in un evento di lavoro come quello. Avrebbe volentieri compiuto quel gesto un po' impulsivamente, probabilmente smosso dalle preoccupazioni che lui riversava per la propria figlia -Zara era solita ficcarsi nei guai-, ma una donna lo afferrò per il braccio prima che egli potesse partire in spedizione.

«Attacchi mia figlia ora, signor Bass?» Domandò Georgina continuando a guardarsi in giro e muovendo lei l'uomo con la presa elegante sul braccio di lui.

Chuck sorrise alla donna che si accorse di sottecchi di quel saluto. «Che ci fa una ragazzina ad un evento di lavoro così importante?» Rispose con un'altra domanda, mentre i due si spostavano ai lati della sala in un angolo più riparato.

Solo quando si fermarono e Georgina si parò di fronte a lui, Chuck poté vederla in tutto il suo splendore: aveva un completo scuro che le metteva in risalto la pelle bianchissima e le fasciava il corpo perfettamente snello e conservato, nonostante l'età. Gli occhi azzurrissimi erano contornati da un trucco color fumo leggero ed elegante. «Sei bellissima.» Si complimentò con lei.

«Ti ringrazio.» Sorrise freddamente Georgina, che non accettava mai sinceramente alcun complimento. «Amber partecipa sempre a tutti gli eventi in cui Jack è coinvolto.» Rispose la donna e controllò con lo sguardo dove fosse finita la figlia, si rassicurò quando la vide chiacchierare serenamente con Jack stesso. «Penso lo faccia per paura di perderlo, sapere che sarà sicuramente a un evento le assicura che lo vedrà.»

Chuck avrebbe voluto ribattere; improvvisamente la visione di Amber gli sembrava diversa. Non era più la ragazzina pericolosa ed infantile che aveva immaginato, ma era una piccola bimba in cerca di attenzioni da parte di un padre acquisito che non aveva alcun obbligo nei suoi confronti. Probabilmente aveva giudicato male Amber, l'aveva considerata viziata e spregiudicata come la madre era da giovane, ma lui sapeva bene che i figli non sono sempre come i genitori: lui ne era l'esempio.