𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋, 𝐀𝐦𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨

𝐀𝐋𝐋𝐈𝐒𝐎𝐍

In questo capitolo sono presenti scene esplicite spinte, è consigliato non leggerne il contenuto se si è sensibili o non interessati.
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Allison aveva preso alla lettera il consiglio della sorella minore, così dopo solo qualche giorno dalla conversazione con Laurence, Allison aveva accettato l'invito di un ragazzo ad uscire. Non aveva in realtà molto interesse per lo sventurato ragazzo, ma credeva che qualsiasi persona sarebbe bastata per applicare la familiare regola del chiodo schiaccia chiodo. Così, ignorando le domande curiose e preoccupate della madre, Allison uscì con Manuel Bloom.

La serata era trascorsa molto lentamente per Allison che non era abituata a persone logorroiche e noiose, ma era stata abbastanza paziente da finire la cena, con tanto di dolce, prima di liquidarlo alla svelta. Aveva persino pensato di invitarlo a salire, ma si sarebbe sorbita discorsi inutili sul capitalismo e la visione occidentale del mondo. Dunque, la serata non era andata bene e, nonostante fosse felice di essersi messa in gioco, era tremendamente spaventata dall'idea che tutti i ragazzi al di fuori di Laurence fossero come Manuel, ovvero noiosi, bruttini e tirchi.

Perlomeno aveva aggiornato il suo Instagram, postando delle foto del suo bellissimo abito nuovo.

Zara la chiamò mentre la bionda era in taxi, diretta verso casa. «Allora?!» Esclamò l'amica esuberante. «Dimmi che state andando in hotel a scopare.»

Allison alzò gli occhi al cielo, certa che la sua linea di eye-liner color oro fosse perfettamente intatta e che oramai non servisse più; aveva solamente voglia di andare a casa a mettersi il pigiama e dimenticarsi di quella uscita per sempre. «Mi spiace, Zara.» Sospirò Allison, guardando fuori dal finestrino del taxi giallo che l'avrebbe riportata a casa. «Ma era talmente noioso che non mi avrebbe neanche fatta bagnare.»

Ignorò le occhiate infastidite dell'autista e prestò la sua attenzione alla sua migliore amica. «Ohw, cielo. Questo succede quanto non lasci scegliere a me i ragazzi!» Allison sentì un vociferare in sottofondo. «Beh, perlomeno sei sempre in tempo per venire con me alla festa di questa sera!»

Allison riconobbe solo in quel momento la domestica di Zara che le bisbigliava qualcosa, ma non riusciva a comprendere cosa. «No, Zara, non-»

Venne, però, interrotta da un urlo isterico; «Basta Alexandra! Ho capito che l'autista è di sotto, ma io mi sto ancora preparando! Aspetterà!». Dopo un secondo, con un tono di voce completamente diverso -più paziente e dolce- disse ad Allison; «Allora? Vieni?».

Allison pensò alla povera Alexandra, che doveva sopportare Zara e il suo caratteraccio da una vita -letteralmente. Alexandra era stata la balia di Zara fin dalla culla perché Blair voleva che Zara avesse qualcuno come lei aveva avuto Dorota. Peccato che il carattere insopportabile e meschino di Zara non si limitasse neppure di fronte alla sincera riconoscenza che aveva nei confronti della sua balia.

«Non me la sento, non ho voglia.» Ammise Allison, sapendo di avere un rapporto tale da poter dire la verità; sapeva che l'amica non si sarebbe offesa.

Zara sospirò rumorosamente, imbronciandosi come una bambina. «Eddai! Solo perché non è andata bene con Manuel non vuol dire che non possa andare bene con qualcun altro. Anzi, ho già in mente chi può fare al caso tuo stasera, ti ricordi Paul? Quello che giocava a football lo scorso anno.»

Il taxi si fermò proprio sotto casa di Allison, così la ragazza fu costretta a scendere e pagare l'autista, il quale se ne andò rapidamente lasciandola sola al telefono con Zara. «No, Zara. Sono appena arrivata a casa e non ho proprio voglia di uscire. Sono stanca, però domani andiamo ad un brunch!»

Zara ribatté pigramente. «Ma domani non c'è scuola?»

«Eh vabbè.» Scrollò le spalle Allison, sorridendo al portinaio che le aprì la vetrata del suo condominio. «La saltiamo.» Essere i principi e le principesse dell'Upper East Side aveva i suoi vantaggi, dopotutto.