Parlare e andarsene, credo sia la soluzione migliore quando si deve ferire una persona, ma si farebbe di tutto per evitarlo. Vedere i suoi occhi spegnersi, il sorriso che ti riservava sparire, mille domande imprimersi sulla sua pelle incapaci di liberarsi per paura della risposta. O forse perchè una risposta sinceramente non c'è. Cercare la via più semplice per far soffrire meno una persona non esiste. Forse è solo un modo per sentirsi meno in colpa, egoisticamente. Ma posso e stò solo cercando di farlo soffrire per la cosa che può recargli meno dolore. Ed è questo che ho fatto pochi minuti fa, quando la delusione ha riempito i suoi occhi di tristezza, facendomi odiare me stessa. Mi odio perchè si, ho abbandonato il mio migliore amico alla persona sbagliata, dicendogli parole false.
"Su dai entra scema, che fai ancora lì?" cerca di trascinarmi dentro prendendomi la mano, ma mi tiro indietro facendo accigliare le sue sopraciglia bionde "che ti prende?" vedo un velo di preoccupazione attraversargli gli occhi.
"Luke io.." sospiro e cerco di farmi forza mentalmente "io non voglio più esserti amica, da quando sei tornato non è più lo stesso. Non ti vedo più come il mio migliore amico, mi sei quasi indifferente, ho fatto finta mi interessasse perchè speravo di poter ritornare a ciò che eravamo, ma sono stanca di mentire, mi dispiace" solo il tempo di vedere la delusione avvolgergli gli occhi e mi volto, me ne vado, lasciandolo sulla porta con mille domande tra le mani e una persona ingiusta a rassicurarlo, ad abbracciarlo alleviandogli quella maledetta incertezza che ha dentro.Ripenso a pochi minuti fa mentre cammino lontano da casa, su questa strada che ha l'orizzonde colorato dal sole. Le mie guance sono ancora bagate dalle lacrime che cadono solitarie appena i ricordi invadono la mia mente. Io ho desiderato con tutta me stessa riavere Luke al mio fianco, e io ora l'ho allontanato da me. Ho pianto così tanto per la sua mancanza, adesso lo farò ancora ma per colpa mia. Quanto avrei voluto dirgli che era tutto maledettamente finto, che nulla di tutto ciò che mi è uscito dalla bocca era vero. Parlavo e parlvo di cazzate, quando avrei dovuto dirgli la verità e stringerlo in un abbraccio di amicizia vera. Ora invece tutto quello che ho di Luke sono ricordi. Me lo porto dentro nei ricordi, dove i suoi occhi erano color del cielo dopo che è piovuto, felici. Risplendenti di una luce vera. E non spenti come ora.
Ricevo una chiamata da Tayla, ma la rifiuto, e continuo così anche con le altre chiamate. Non ho voglia di sentire nessuno in questo momento, il vuoto dentro è troppo pieno per farmi stare bene. Troppe emozioni sbagliate nello stesso momento.
Rietro a casa dopo una ventina di minuti e chiudendomi la porta della mia camera alle spalle, mi lascio cadere a terra sfogando nuovamente le lacrime. Perdere una persona è difficile, se se ne va puoi addossargli la colpa in parte e sentirti un pó sollevato con il tempo. Ma far uscire una persona dalla tua vita quando lei ancora vale troppo, distrugge ancora di più. La colpa è tutta tua. La solitudine da vivere ora ce l'hai tu.
Mi avvio a passi lenti verso il letto, alzo il cuscino e lo trovo sempre lì. Questa piccola lettera. Eravamo troppo piccoli, così ingenui. Mai ci saremmo detti addio. La nostra amicizia impressa in piccole parole disordinate e un disegno dalle forme deformate, eppure ai miei occhi appare così bello e perfetto. Completo delle nostre emozioni.
Poso un'orecchio al muro per accertarmi che Luke non sia in camera, passo attraverso la porticina e mi ritrovo invasa dal profumo della sua stanza. Trattengo il fiato con una mano alla bocca per non piangere, per non farmi sentire da lui quando mi accorgo che stà dormendo. Mi avvicino a lui, ha un'espressione cupa, triste e vuota in viso. Non riesco a decifrarla completamente. Il suo petto nudo si alza e si abbassa velocemente, sintomo che non è tranquillo. Passo una mano tra i suoi capelli scompigliati, con una pressione leggera, lasciandomi bagnare il sorriso dalle lacrime. Mi volto per allontanarmi, ma il computer accanto a lui, ancora acceso, attira la mia attenzione."Cara Mel ," e poi basta. Due parole mi fanno comprendere le sue intenzioni. Vorrebbe scrivermi una lettera, probabilmente di rabbia o di tristezza, ma io non voglio leggerla. Per questo cancello le due parole sostituendole ad altre di pari numero. Il "Mi manchi" che ho scritto risalta tra tutto quel bianco vuoto della pagina. E uscendo dalla sua camera, guardandolo per un'ultima volta, pronuncio "mi dispiace Luke" sapendo di averlo fatto per lui, incapace di dirgli la verità sulla persona che ama, ho preferito andarmene io per non togliergli l'amore. E infine poso il suo disegno, quello che tenevo sempre sotto al cuscino, come sua ultima lettera e mio ultimo addio.
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Salve ragazze! ♥
Finalmene con queste vacanze posso scrivere qualcosa, sperando sempre che voi continuate a leggere le mie storie. So che non sono il massimo, ma ci metto tutto l'impegno possibile per renderle speciali per voi.♥
Grazie a tutte coloro che sono ancora qui con me, nonostante tutto. Grazie che sopportate questi capitoli e anche me.♥Sempre io,
Jess.♡
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Crazy, stupid you and me || Luke Hemmings
FanfictionCi sono amicizie che nascono per caso, da bambini sembra ed è sempre tutto cosí facile. Si fanno promesse, si sogna e si fa la pace. Perchè tutti i bambini litigano e riescono sempre a risolvere le cose alzando il mignolino e stringendolo con quello...