Capitolo Ventesimo.

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"Perché mi sono svegliato con un'erezione?" sgrano gli occhi e il respiro mi si blocca in gola. Sono sul mio letto seduta a gambe incrociate e di fronte a me c'è Luke. Voleva parlarmi di cosa si era ricordato dopo la festa. Io temevo avesse ricordato il bacio, ma forse ciò che mi sta chiedendo è ancora peggio. Quindi lo fisso a bocca e occhi spalancati. Non so che dirgli.
"Alle tre di notte mi sono svegliato per andare a fare pipì, subito non ci ho fatto caso, però avevo questo piccolo inconveniente, e tu sai che i maschi non possono fare pipì in certe condizioni?" Mi sbatto una mano sulla fronte e scuoto la testa.
"Tu lo sai vero che io sono una donna? E che non posso sapere certe cose perché non ho ciò che hai tu?" inizio a ridere da sola, questa situazione è estremamente imbarazzante. Anche perché io so tutto di quella sera. "E poi perché te ne ricordi proprio ora?"
"Beh, perché stanotte ho sognato una situazione analoga e pensandoci stamattina mi è tornato in mente tutto. Allora vuoi spiegarmi?" Sbuffo lasciandomi andare sul letto.
"Secondo te io posso sapere come funzioni tu la sotto? È imbarazzante tutto questo, Luke, non pensavo saremmo mai finiti a parlare di certe cose" mi segue stendendosi accanto a me per guardarmi meglio in faccia, giusto perché non sono imbarazzata abbastanza.
"Ma siccome c'eri tu accanto a me in quel letto quella sera.."
"Non è successo niente tra di noi, se è questo ciò a cui alludi" mi acciglio cercando di essere più seria possibile.
"Ne sei proprio sicura? Nel mio sogno ci baciavamo. E in modo molto spinto anche" lo guardo interdetta. I sogni non dovrebbero rispecchiare i nostri desideri nascosti? Maledetto Freud, lui e la sua teoria da quattro soldi mi hanno ingannata, forse dovrei rivedere i sogni che faccio io la notte con Johnny Deep.
"No no no aspetta, quella parte mi sa che è solo frutto della tua immaginazione, puoi stare tranquillo, anche perché sarebbe strano che io e te facessimo certe cose Luke" alzo le spalle tanto per cercare di rafforzare il mio discorso da 'mentitrice'.
"E perché dovrebbe essere così strano?" si sporge verso di me "Non vorrai dirmi che non ti sei mai fatta certi pensieri su di me? Siamo in piena fase ormonale, non ci sarebbe da meravigliarsi" inizia a farmi il solletico e non riesco a smettere di muovermi convulsamente.
"Smettila!" rido quando si ferma "Io non ho certi pensieri, tanto meno sul mio migliore amico, altrimenti non ti considererei tale" e scoppiamo a ridere, anche se mi sento un po' in colpa dopo avergli mentito nuovamente.
"Hai ragione, neanche a me è mai successo, quindi capisco ciò che dici" mi scocca un bacio sulla guancia e mi lascia lì, con un unico pensiero che mi ronza in testa. Ciò che è successo cos'era allora?

Ditemi che mia mamma sta scherzando. 'Gita tra famiglie che si ritrovano allo zoo' è il tema di oggi. Quando eravamo piccoli, una volta all'anno la mia famiglia e quella di Luke si riunivano per andare allo zoo, fare un bel picnic nel parco interno tra gli animali e infine immortalare il tutto con delle foto di gruppo imbarazzantissime. Non pensavo l'avrebbero rifatto. Ormai siamo grandi, insomma, a chi interessa andare allo zoo con la propria famiglia? A Luke di sicuro, visto che si può riunire al suo gruppo pinguini, e coronare il suo sogno si marciare con loro.
"Mamma, è imbarazzante questa cosa. E di cose imbarazzanti ne ho già sentite abbastanza oggi" smetto di mangiare le patatine e mi levo il sale dalle dita.
"È una tradizione!" continua a ripetermi mentre prepara i tramezzini per oggi.
"Era mamma, dieci anni fa!" si sono messi tutti d'accordo per farmi frustrare oggi.
"Tu e Luke potete andarvene da soli dopo, mi mancano queste cose, fallo per me" e quando una mamma tira fuori questa sua arma di compassione segreta, come si può dire di no?
"Vado a prepararmi" sbuffo e me ne vado prima che il suo entusiasmo mi travolga.

"Andiamo a vedere le giraffe! I pinguini! I leoni! I pinguini! Le zebre! E poi ancora i pinguini!" Luke mi trascina ovunque, non ne posso più di correre. Pinguini, pinguini e pinguini, vede solo quelli! Li abbiamo già visti per tre volte e gli avrò scattato minimo ottanta foto con loro. Persino i bambini che passavano si sono messi a ridere quando l'hanno visto camminare come loro avanti e indietro. E per fortuna l'ho fermato, stava per prenderne uno e portarselo a casa.
"Sono palle di pelo volanti!" esclama fissandoli sbalordito per la terza volta della giornata.
"Piume Luke, hanno le piume" rido guardandolo, sembra lo stesso bambino di dieci anni fa, mai cresciuto quando si tratta di certe cose.
"Andiamo a vedere le scimmie?" inizia camminare a lunghe falcate, passi lunghi quanto le sue gambe che io non ho.
"Luke calmati" lo prendo per mano "È tutta oggi che corriamo, abbiamo ancora tempo, possiamo vedere tutto ciò che vuoi" ed ho pure male ai piedi.
"Tu ci vai in gita con la scuola il prossimo mese?" mi chiede mentre ora camminiamo con calma.
"Credo di sì, Calum vuole che ci vada ad ogni costo, anche se Parigi non mi ispira molto come meta, avrei preferito Barcellona o qualche altro posto dove si mangia sicuramente meglio" il cibo è la parte più importante della mia giornata. "Tu ci vieni vero?"
"Non so, non vorrei ritrovarmi solo là" il suo sguardo è perso, mi fa male vederlo così.
"Ci sono io, non dirlo neanche per scherzo, non ti lascerei mai solo" gli scompiglio i capelli facendolo ridere.
"Calum? Ti dice niente questo nome?" Mi guarda pensieroso, ma so che sta facendo apposta.
"Io e Calum abbiamo tutto il tempo che vogliamo anche al di fuori della gita"
"Ci sei sempre Melissa, sei la migliore amica che potrei mai desiderare, ma non puoi ignorare e vietarti di state con Calum per me. Lui potrebbe starci male, capisci? Io verrò in gita così potrò farmi anche nuove amicizie e tu dovrai avere i tuoi spazi, capito?" annuisco abbracciandolo di getto. "Però non ci provare nemmeno ad allontanarti da me o a trascurarmi, sennò ti rinchiudo in camera mia e non ti lascio più andare"
"Meglio che inizio a scappare allora" gli faccio l'occhiolino iniziando ad allontanarmi da lui.
"Aspetta che vorresti dire? Non puoi volermi ignorare sul serio!" corro più velocemente e mi volto solo per vedere se mi sta rincorrendo, e lo vedo correre dietro di me, che ride sinceramente e divertito, e non potrei sentirmi meglio.

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I'm sorry, but I'm still alive.
Jess.❤

Crazy, stupid you and me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora