Capitolo Quarto.

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"Mamma, papà, noi saliamo in camera" annuncio alzandomi in piedi mentre Luke fa lo stesso appena terminiamo di mangiare.

"Certo, immagino avrete tante cose di cui parlare" sorride mia madre guardandoci. Faccio segno con la testa a Luke di seguirmi.

"Non è cambiato nulla in tutti questi anni, mi ricordo perfettamente questo posto" afferma guardandosi attorno mentre percorriamo il corridoio. Sorrido nel vederlo perso a guardare da un lato all'altro.

"E questa é.."

"La tua stanza. Te l'ho detto che non ho dimenticato nulla!" mi interrompe lui aprendo la porta della camera e entrando lasciandomi sbalordita.

"Sempre la solita disordinata, ancora il letto disfatto come al solito. Non sei cambiata in nulla eh" mi imbroncio leggermente "ahaha la solita permalosa" aggiunge ridendo al mio gesto.

"E tu sei il solito sbruffone vedo" incrocio le braccia al petto.

"Aaah questo letto" si butta portando le braccia dietro la testa e incrociando le gambe "dormivamo sempre insieme e non è mai successo nulla, ero proprio ingenuo"

"Luke!" lo richiamo "eravamo due bambini e solo amici!" aggiungo sedendomi accanto a lui sul letto.

"Stò scherzando" sorride "aspetta, a te non sono mai piaciuto vero?" si solleva di colpo iniziando a fissarmi mettendomi a disagio. Provate voi a trovarvi un biondo tuttofigo così accanto a dovergli dire che non vi é mai piaciuto.

"N-no, cioé, mi piacevi come amico, ma non eri proprio un bel bambino ecco" abbasso lo sguardo imbarazzata.

"Ecco perché mi rifiutavi sempre.. Ma vorrei proprio vedere se mi rifiuteresti anche ora" porta una mano sulla mia guancia e si avvicina al mio viso con il suo. Ora che me ne accorgo ha un profumo buonissimo, forte come il battito del mio cuore che ha deciso di pompare al massimo. Ma appena chiudo gli occhi per paura di vedere il suo gesto qualcosa di bagnato mi striscia sulla guancia.

"Luke! Mi hai sbavato tutta la guancia con la tua linguaccia!" dico mentre mi asciugo.

"Hahahaha vedo che ti da ancora fastidio che io lo faccia!" si butta sul letto contorcendosi dalle risate.

"Scemo che non sei altro! Lo facevi perchè mi faceva schifo e continui anche! Aspetta, ora che ci penso anche a te dava fastidio una cosa" mi avvicino con sguardo minaccioso.

"Non farlo! Mel non ci provare!" ma non gli dó retta e inizio a spettinargi i capelli mentre lui cerca in tutti i modi di fermarmi.

"Aspetta" ad un tratto mi blocca "cos'è questo rumore?"

"Quale rumore?" chiedo incuriosita. Luke muove la testa sul mio cuscino e porta poi una mano sotto di esso estraendo la lettera che avevo trovato ieri sera.

"La mia lettera?" mi chiede alzandosi con il busto e io lo assecondo.

"L'ho trovata ieri sera nel nostro posto. Da quando te ne eri andato non avevo più avuto il coraggio di entrarci. Ma quando ho saputo che saresti tornato ho deciso di andarci, non riuscivo a dormire." dico tenendo lo sguardo sulla coperta sotto di me.

"Quindi dopo nove anni l'hai letta? Ieri sera?"

"Si. Ho anche provato a passare per la porta che collega il posto con la tua camera ma è bloccata.."

"Ci ho lasciato davanti io il comodino prima di partire. Sapevo che prima o poi avresti tentato di tornare nella mia stanza, ma non avendo la sicurezza di tornare da te avevo paura che potesse farti male rivederla. Non sai quanto é stato difficile per me dirti addio. Quella sera che sono venuto qui a salutarti mentre dormivi ho passato la notte insonne. Ho pianto così tanto sapendo di averti lasciata sola. Pensavo che se qualcuno avesse voluto farti del male nessuno più ti avrebbe diffesa, perchè non c'ero io al tuo fianco. E poi io me ne andavo perdendo non solo la mia migliore amica, ma anche la bambina della quale ero innamorato.. Sapevo di non piacerti ma.."

Crazy, stupid you and me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora