Capitolo decimo.

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MELISSA'S POV.

Mi sveglio lentamente tenendo ancora gli occhi chiusi, facendo mente locale di dove sono e come vi sono finita. Infatti sento il materasso sotto di me che non è lo stesso, è piú morbido e il cuscino è piú soffice, uno di quelli dove il piacere di sprofondarvi la testa nasce appena lo vedi. Riesco a focalizzare le immagini della serata precedente e tutto mi ritorna in mente. Ora probabilmente sono sul letto di Luke e la cosa che sento tra le braccia dovrebbe essere il suo braccio..

'Sono le due di notte Mel, che ne dici di dormire adesso? Domani non riusciremo mai ad alzarci per andare a scuola' esclama Luke sbadigliando mentre passa una mano sul ciuffo biondo e lo tira leggermente verso l'alto.

'Direi che è meglio si' mi sistemo sotto le coperte e mi aggrappo al suo braccio come farebbe un panda ad un albero. Beh, diciamo che Luke è abbastanza alto e snello che potrebbe rappresentarlo benissimo, un vegetale sexy diciamo, mentre io farei il panda non perchè sono coccolosa, ma perchè le mie occhiaie devono essere spaventose.

'Ti do fastidio così Luke?' chiedo prima di chiudere gli occhi e guardandolo un'ultima volta.

'Se serve a farti addormentare e a farti passare la paura no, non mi daresti mai fastidio, nemmeno se mi usi come pupazzo' sorrido spettinandogli il ciuffo.

'Buonanotte Lukey' mi coccolo al suo braccio inspirando il suo profumo forte e lasciandomi andare al sonno.

'Buonanotte a te Mel'

Stringo di piú quello che dovrebbe essere il braccio di Luke visto che le mie braccia sono ancora saldamente strette attorno a qualcosa. Non ricordavo che i suoi muscoli fossero cosí morbidi e avesse così tanti peletti sulle braccia.. Decido allora di aprire gli occhi e mi ritrovo ad abbracciare il pinguino di Luke. Sorrido nel vederlo strittolato tra le mie braccia.

"Certo che se avessi stretto così il mio braccio stanotte ora mi ritroverei senza la sensibilità e un arto in cancrena!' esce beato dal bagno della sua stanza grattandosi la nuca e sorridendo. Il suo ciuffo come sempre è perfettamente in ordine e immagino l'abbia appena pettinato perchè, ragazzi e ragazze, anche Luke Hemmings si spettina durante la notte rigirandosi nel letto. Anche se con me aggrappata al braccio lo vedo un pó strano da attuare.

"Perchè stò abbracciando il tuo pinguino?" Mi sollevo dal letto con il busto tenendo comunque il piccolo pupazzo tra le mani.

"Mi sono svegliato che ancora mi stavi appiccicata al braccio mentre dormivi beatamente. Ma avevo un urgente bisogno di scaricare la vescica, quindi ho sfilato il mio braccio e per non farti sentire troppo sola ho preso il pinguino e l'ho usato al posto del mio corpo. Mi dispiaceva troppo lasciarti li tutta sola, eri troppo dolce mentre dormivi" racconta mentre mi si avvicina. Io non posso fare altro che essergli infinitamente grata.

"Grazie di tutto Luke" mi alzo e lo raggiungo abbracciandolo. Poi mi avvio sorridente verso la mia stanza, preparandomi per scuola.

"Ehi! Dove vai con il mio pinguino?" mi volto verso di lui e lo trovo imbronciato con le mani ai fianchi mentre cerca di non ridere.

"Mio Pinguino!" affermo sicura e ritorno sui miei passi raggiungendo la mia stanza lasciandolo con il suo sorrisetto stampato sul volto.

Giusto il tempo di una doccia veloce prima che Tayla come per abitudine passi per casa mia e mi accompagni a scuola. Come al solito però la mia permanenza sotto la doccia dura più del previsto e quando mancano esattamente dieci minuti al suo arrivo mi ritrovo ancora avvolta nell'asciugamano arancione mentre corro avanti e indietro tra stanza e bagno. Afferro i vestiti, ritorno sui miei passi e facendo i salti mortali sul pavimento umido del bagno li infilo. Piastro velocemente le punte dei capelli biondi e trucco leggermente le ciglia. Ritorno in camera per afferrare le converse blu che se ne stanno sole sul pavimento ma sbadatamente inciampo su qualcosa.. o forse meglio dire addosso a qualcuno biondo, alto e azzurro oceano. Perchè è l'unico colore che ora si imbatte con il mio sguardo. Non mi ero mai accorta bene del colore dei suoi occhi, o forse si, da piccola adoravo fissarli. Ma con il passare del tempo i suoi colori erano andati sfumandosi nei ricordi.

Crazy, stupid you and me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora