Crazy, stupid you and me || Luke Hemmings

Capitolo Diciasettesimo.

"Quindi se x-1 moltiplicato per 2 tutto sotto radice quadrata, aperta parentesi tonda x+3 per 3 meno 6 chiusa parentesi alla seconda.. trova il valore di x. Ma stiamo scherzando?" Sbuffo lasciandomi andare sul letto portando le mani sul viso per attenuare il rumore di un grido disperato. Ma come fa Tayla a capirle certe cose senza nemmeno applicarsi per studiarle? E come ho fatto io a non pensarci prima? Mi illumino improvvisamente. Afferro il telefono selezionando il contatto della mia amica.
"Pronto?" Sento ridacchiare dall'altra parte.
"Tayla? Ci sei?" Ricevo una risposta dopo averle sentito dire di fare silenzio.
"Ooh ciao Mel! Smettila Ash, lasciami parlare" ci mancava solo Mr. Bandana.
"Nulla lascia stare, vedo che sei occupata. Ci sentiamo" riattacco salutandola. Cerco così di concentrarmi nuovamente sul libro e sui vari appunti presi durante le lezioni. Inizio a fare vari schemi, a cercare soluzioni possibili, ma che neppure si avvicinano a quella esatta data dal libro.
'Concentrazione, concentrazione' mi ripeto mentalmente mentre massaggio le tempie con le dita. Il suono di notifica del mio cellulare attira la mia attenzione. Non so se controllare o meno, ma potrebbe essere qualcosa di importante, no? Magari Ed ha iniziato a seguirmi su Twitter, non si può mai sapere. Quindi afferro il mio malandato Samsung dal comodino e controllo la situazione.

Luke
'Hey Mel, mi annoio a giocare al gioco dei pinguini sul mio cellulare. Che poi mi hanno addirittura bannato perchè li ho offesi, ma non è colpa mia se sono stupidi!
Quindi, hai felicemente Calum tra i piedi (o forse dovrei dire tra le gambe?) o sei libera per il tuo amico annoiato?'

Non posso non ridere mentre leggo il messaggio del mio vicino di casa, soprattutto perchè un muro ci divide e nient'altro. Quindi decido di farglielo notare.

A: Luke
'Sei idiota, e se non di più, come i quasi volatili del tuo gioco, non per niente tutti ti paragonano ad un pinguino. Lo sai vero che sono ad un metro neanche di muro da te?'

Aspetto con il cellulare tra le mani una risposta, Luke non tarda mai a rispondere.

Luke
'È un invito? Posso venire da te?'

Sorrido al messaggio, riuscendo quasi ad immaginare il suo viso speranzoso, la sua espressione dolce.

A: Luke
'Ti aspetto qui scemo'

Sento immediatamente bussare alla porta. Come può essere già qui? Mi affretto ad aprire la porta, evitando con un salto alcuni fogli accartocciati sul pavimento.

"Luke? Come fai a..?" non riesco a terminare la frase perché mi fornisce la spiegazione.

"Stavo solo aspettando che mi aprissi" non posso fare altro se non sorridere davanti alla sua aria innocente, mentre guarda verso di me con le sopracciglia alzate e le mani nei suoi skinny jeans neri. Lo lascio entrare spostandomi di lato.

"Cosa studi?" afferra un foglio dal mio letto e capisco dalla sua aria imbronciata che sta notando i miei errori. Apre la bocca per dire qualcosa, ma mi affretto a strappargli il pezzo di carta dalle mani.

"Lo so sono una frana in certe cose, non ci capisco nulla" mi lascio andare sul letto e i fogli iniziano a volare per la stanza a causa della mia mancata eleganza nel sedermi. Raccolgo alcuni fogli per poi buttarli a casaccio insieme agli altri.

"Stanno trasmettendo CSI, potremmo guardarlo" solleva le spalle rivolgendomi un sorriso.

"Quale parte del 'non capisco nulla di questa roba' non hai compreso Hemmings?" gli sbatto il quaderno a fiori sul petto.

"Non puoi alle dieci di sera continuare a fare esercizi su queste semplicissime cose, bisogna guardare la televisione e soprattutto CSI, potresti imparare a scovare un assassino" si stende beato sui miei fogli e accende la TV. Non mi ero accorta avesse afferrato il telecomando.