Capitolo Sesto.

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"Luke, quando ti ho detto 'vuol dire che ti farai perdonare' non intendevo che dovessi farlo davvero! Non serve!"

"Smettila di lamentarti e lasciami fare"

Stiamo camminando da circa venti minuti a passo veloce, forse solo per me visto che Luke gambelunghe non fa nessuna fatica e ad ogni suo passo io ne faccio due. Un vento fresco soffia leggermente mentre tutte le foglie ingiallite cadono dagli alberi avvertendomi che l'autunno è in piena fase. Luke mi tiene per un polso delicatamente mentre mi trascina dietro di sè. I suoi capelli sono leggermente scompigliati dalla brezza ma rimane comunque perfetto, invece i miei capelli sembrano lottare contro il vento e il mio aspetto credo sia simile a quello di un riccio con gli aculei pronti a diffendersi. Ogni volta che Luke leggermente si volta per rispondere alle mie lamentele faccio a gara per sistemarmi con il risultato che dopo poco mi arrendo sbuffando.

"La smetti di sbuffare? Cercare di farti una sorpresa è difficile come far accoppiare un topo e un elefante grazie al tuo entusiasmo"

"Non sbuffo per te ma per i capelli che non smettono di stare al loro posto a causa di questo maledetto vento!" lui si ferma facendomi smettere di camminare a mia volta e si volta a guardarmi portando le mani ai fianchi.

"Mel, stai bene anche con i capelli tutti arruffati. Ora perfavore dimmi solo che la mia sorpresa ti piacerá e che mi perdonerai completamente perchè è stata l'unica idea decente che ho avuto, anche perchè non sono bravo in queste cose e tutti gli altri ragazzi sembrano essere sempre perfetti, mentre io faccio schifo. Quindi ti prego cerca di apprezzare il gesto"

"Sono sicura che sarà una sorpresa degna di perdono completo, anche se ti avevo già perdonato dopo il discorso che mi avevi fatto a casa"

"Quindi io ho passato quasi tutta la notte a cercare su internet come fare una sorpresa ad una ragazza mentre Aleisha si è convinta fosse per lei, con il risultato che non ho trovato nulla sul web e che ho passato un'altra ora a pensare da solo, che mi sono svegliato alle sei per preparare tutto, e tu mi dici che mi avevi già perdonato?" Dice divertito.

"Si? No, no. Ooh Luke, sai che non riesco a rimanere arrabbiata con te, anche se quello che hai detto ancora mi fa stare male se ci rispenso.."

"Non dire altro. Ora faremo in modo che tu dimentichi quelle cazzate enormi che ho detto e che ti possa fidare ancora di me" afferra nuovamente il mio polso e qndiamo avanti a camminare per pochi minuti. Alla fermata dell'autobus ci sediamo sulla panchina piena di scritte indelebili in attesa.

"Ecco il nostro autobus" eslama alzandosi dalla panchina e strofinando le mani sui suoi skinny jeans. Saliamo e andiamo a sederci sugli ultimi posti.

"Quanto ci sarà di attesa?" chiedo guardando fuori dal finestrino le case in movimento.

"Un'oretta quasi" mi volto a sorridergli e mi scappa uno sbadiglio.

"Riposati se vuoi, guardo io quando saremo arrivati e ti sveglierò" sorride.

"Grazie Luke" poggio la testa al sedile e cerco la posizione migliore.

LUKE'S POV.

Mel continua a muoversi sul sedile sbuffando ancora una volta.

"Appoggiati a me" le parole mi scappano di bocca.

"Cosa?" Si volta a guardarmi un pó confusa ma con il suo solito sorriso sul volto.

"Non riesci a trovare la posizione giusta per dormire..appoggiati a me, per quanto io possa essere comodo" mi grato la nuca nervosamente, senza neppure sapere perchè. Lei mi sorride e non se lo fa ripetere due volte. Nel giro di pochi minuti la sento rilassarsi su di me, segno che si è addormentata. Controllo il cellulare trovando alcuni messaggi.

Crazy, stupid you and me || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora