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Lucy stava facendo colazione con Harry, gli zii e Dudley nella sala da pranzo del numero 4 di Privet Drive quando suonarono alla porta. Zio Vernon subito si alzò dalla sedia e attraversò l'ingresso a passo spedito per vedere chi fosse a quell'ora, per poi tornare indietro livido di rabbia. «Voi due» abbaiò ai Potter «In salotto subito!»

Stupiti dalla sua reazione lo seguirono senza dire una parola. Ovviamente si chiedevano cosa diamine avessero combinato questa volta per aver scatenato l'ira dell'uomo ma non gli veniva in mente niente, erano sempre stati attenti a non rispondere troppo male e a fare tutto ciò che voleva quindi proprio non si spiegavano perché quel repentino cambiamento d'umore.

Appena entrarono nel salotto lui chiuse la porta e guardandoli male disse «Dunque è appena arrivato questo» sventolò davanti ai loro occhi un foglio di carta violetto «Una lettera che parla di voi» aggiunse.

La moretta si voltò a fissare il fratellino confusa per vedere se ne sapesse qualcosa, ma trovò lo stesso sguardo negli occhi smeraldo identici ai suoi. Davvero non capivano cosa centrassero loro con una lettera che non avevano mai visto, senza ombra di dubbio non era di Hogwarts... chi poteva essere? chi aveva scritto allo zio per parlargli di loro?

Alla sua domanda silenziosa rispose Vernon che prese a leggere ad alta voce «Cari signori Dursley,
non siamo stati mai presentati, ma sono certa che abbiate sentito parlare molto dei miei figli da Harry e Lucy. Come vi avranno detto i vostri nipoti, la finale della Coppa del Mondo di Quidditch si terrà il prossimo lunedì sera, e mio marito Arthur è appena riuscito a procurarsi dei posti in tribuna grazie alle sue conoscenze all'ufficio per i Giochi e gli Sport Magici. Spero ci permetterete di portare Lucy e Harry a vedere la partita, perché si tratta davvero di un'occasione che capita una volta nella vita; la Gran Bretagna non ospita la Coppa da trent'anni e i biglietti sono molto difficili da trovare. Naturalmente saremmo lieti di avere da noi i ragazzi per quel che resta delle vacanze estive, e di premurarci che prendano il treno per la scuola. Sarebbe meglio che Harry o Lucy ci spediscano la vostra risposta al più presto per via normale, perché il postino babbano non ha mai consegnato una lettera a casa nostra, e non sono nemmeno certa che sappia dove si trovi. Augurandoci di vedere presto i piccoli Potter.
Sinceramente vostra
Molly Weasley
P.s. Spero di aver messo abbastanza francobolli» finito di leggere con il fumo che quasi gli usciva dalle orecchie si infilò la mano nella tasca della giacca ed estrasse qualcos'altro «Guardate qui» ringhiò.

Lucy prese in mano la busta che stringeva e se la rigirò tra le mani cercando di non scoppiare a ridere. Sia lei che Harry si trattenerono con difficoltà, la busta era ricoperta di francobolli tranne per un piccolo quadratino sul davanti, nel quale era stato incastrato l'indirizzo di casa Dursley.

«Quindi ci ha messo abbastanza francobolli» l'anticipò il minore osservando più che divertito l'oggetto in questione.

A quel punto lei si mise una mano davanti alla bocca per soffocare le risate che stavano per uscire, la faccia rossa dello zio non premetteva nulla di buono e se fosse scoppiata a ridere avrebbe solo aggravato la situazione.

Stay With Me || Fred Weasley ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora