• ʀɪᴘᴜʙʙʟɪᴄᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴄᴏɴ ʀᴇᴠɪsɪᴏɴᴇ •
Lucy Potter aveva solo due anni quando la sua vita cambiò radicalmente. Rimasta orfana si ritrova ad essere la sorella maggiore del bambino-che-è-sopravvissuto e le loro sventure di certo non sono finite lì.
Cresci...
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Lucy era nella sala comune dei Grifondoro con Ginny e Hermione, stava provando a fare i compiti ma la sua concentrazione era da tutt'altra parte, non riusciva a leggere più di due parole di Trasfigurazione senza perdere il filo del discorso. Dopo l'ennesimo tentativo fallito sospirò sconfitta, mise definitivamente il libro da parte e nascose il viso tra le mani.
Erano passate tre settimane dal ballo, tre settimane in cui non aveva fatto altro che evitare Draco in tutti i modi possibili. Aveva persino saltato le lezioni di Pozioni pur di non essere costretta a vederlo, oltre ovviamente gli orari dei pasti, dove lui impotente si limitava a fissarla insistentemente sperando si decidesse ad incrociare il suo sguardo ma lei non lo aveva mai fatto. Aveva saputo che Piton gli aveva tolto ben 100 punti e dato una punizione di due settimane, ma nulla le faceva credere che se si fosse presentata a lezione le avrebbe anche fatto il favore di cambiarle banco e non sapeva neanche per quanto avrebbe ancora potuto saltare le sue lezioni, senza incorrere in qualche guaio. Insomma era a un punto morto.
Soprappensiero, come ormai capitava sempre più spesso da quella maledetta sera, si passò una mano sul collo. Grazie alla piccola Weasley, che le aveva prestato una pomata magica che le aveva fatto sparire il morso nel giro di poche ore, non aveva più un segno eppure le sembrava di sentirlo ogni qualvolta ci passava sopra i polpastrelli. Fortunatamente era riuscita a nascondere quello che era successo a Harry e a Ron, ma con la Granger non aveva avuto scampo -dato che quando era tornata in camera quella era ancora sveglia- e le aveva fatto promettere di non dire niente, soprattutto a suo fratello. Non aveva bisogno di un motivo in più per odiare il principe delle serpi.
Comunque non poteva continuare così. Non poteva tergiversare ancora e rimandare l'inevitabile. Doveva affrontare Draco e mettere le cose in chiaro, dirgli che fosse davvero finita... eppure una piccola parte di sé le suggeriva, che prima di mettere un punto definitivo alla loro relazione, doveva dargli modo di spiegarsi. Certo, quello che aveva fatto era orribile ma non era da lui. Per quanto in quegli anni era stato un vero stronzo, non le aveva mai fatto del male fisico ed era stato rispettoso, in un certo senso, sin dall'inizio di quel che erano diventati. Era così combattuta che ormai stentava a capirsi.
Persa in quei pensieri che ormai erano una costante degli ultimi giorni, come per magia un gufo planò, proprio in quell'istante, sul cornicione della finestra riportandola alla realtà. Le bastò un veloce sguardo per capire di chi fosse e che stesse cercando lei. Tuttavia non si mosse dalla sedia, obbligandolo a picchiettare più e più volte il becco contro il vetro della finestra. Ad aprirgli fu Hermione, che spazientita dal ticchettio, si alzò capendo che la destinataria stesse deliberatamente ignorando l'animale, scambiandosi nel frattempo un'occhiata in tralice con Ginny. Dal canto suo era pienamente d'accordo con la rossa, Malfoy si era rivelato il verme che era e non meritava il perdono dell'amica, ma questo non doveva assolutamente interferire con la loro vita scolastica come invece stava facendo in quel momento.
