i need you ... (3)

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REVISIONATO

Terrore. Si avvicinò, mi iniziò a trascinare fuori dal bagno e mi guardò con aria volenterosa. Io mi allontanai e lui mi diede uno schiaffo, trattenni le lacrime che pulsavano violentemente verso una via di fuga. Caddi a terra, pestai violentemente la testa contro un mobile e iniziò a uscirmi sangue, mi alzai gli tirai un calcio nelle palle e scappai, l'unica cosa a cui pensai fù correre. Guardai l'ora e in quel preciso istante mi accorsi di aver concluso la punizione. Sinceramente... Non ebbi voglia di tornare a casa, dopo la morte di mia madre e di mio padre dovetti rimanere sola con le mie due sorellastre e la mia matrigna, per loro ero come un essere inesistente.
FLASHBACK: Io: "Mamma, papà che succede?" Mia madre era in lacrime e mio padre triste, mi guardarono, mia madre si avvicinò versò di me, mi prese le mani e le mise sulle sue, erano fredde... Lei invece era pallida, mentre pronunciava il mio nome svenne. Io mi misi a piangere disperata, avevo solo 9 anni... Mio padre la prese in braccio a modo di principessa, corse verso la macchina e andammo all'ospedale, le attaccarono la flebo e chi più né a più ne metta. Il monitor segnava i battiti del suo cuore, e durante la sera si fermò. Me lo venne a comunicare il dottore... Io ero
impanicata, le gambe mi cedettero, ero in ginocchio, le lacrime uscivano e non riuscivo a farle smettere, mi mancava il respiro. Il mio primo attacco di panico. Dopo due anni mio padre si sposò con una donna a me perfida, mi maltrattava ma non ebbi la possibilità di dirlo a mio padre, finalmente era felice. Avevo undici anni e la mia vita faceva già schifo. All'età di 13 anni mentre mio padre stava tornando dal lavoro fece un'incidente, niente di grave mi disse la mia matrigna senza nemmeno versare una lacrima, mio padre era in ospedale, in coma... La cosa più brutta? Io non lo sapevo mi sedetti vicino a lui, gli presi le mani e gli parlai fino a quando il monitor non segnò più i suoi battiti, i dottori fecero interruzione nella stanza e urlavano, urlavano e urlavano, mio padre ricevette scosse, senza svegliarsi, io ero seduta con le lacrime agli occhi. E i dottori sussurrarono: "Lo abbiamo perso..." Ed eccolo arrivare, il mio secondo attacco di panico.
FINE FLASHBACK
POV MARGARET:
Tornai a casa, nessuno mi salutò e mi chiese come fosse andata a scuola, io andai in bagno presi una garza e mi disinfettai la ferita sul capo, che bruciore. Mi sedettisul letto, e iniziai a dirigermi verso in bagno, aprì l'acqua e mi feci una doccia bollente. Mi misi a letto e presi il mio libro preferito, lo continuai a leggere sta volta senza interruzioni. Mi addormentai ma iniziai a urlare vedevo i miei genitori piangere e li vedevo uno dopo l'altro morire. Mi svegliaisudata, la mia
matrigna aprì la porta e mi urlò contro: "Margaret Miller si può sapere che diavolo stai facendo? Mettiti subito a letto." Me lo ordinò ferrea. Vide la mia situazione e si accorse che in quel momento io stessi male, ma ovviamente non le fregò minimamente di me.

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